Nothing Special   »   [go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

United Launch Alliance

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
United Launch Alliance
StatoStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Forma societariaazienda privata
Fondazione2006
Sede principaleCentennial
GruppoBoeing e Lockheed Martin
Persone chiaveTory Bruno (presidente e CEO)
SettoreAerospaziale
ProdottiVulcan, Atlas V, Delta IV
Dipendenti3400
Sito webwww.ulalaunch.com/

United Launch Alliance (ULA) è una joint venture costituita nel dicembre 2006 da Lockheed Martin e Boeing, combinando i rispettivi team attivi nel settore dei veicoli spaziali. Tra i principali clienti figurano il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e la NASA.

L'ULA fornisce ben sei diversi servizi di lancio -Vulcan, Delta II, Delta IV, Delta IV Heavy, Atlas V, Altas V serie 400 e Atlas V serie 500. I sistemi di lancio Atlas e Delta sono stati utilizzati per più di 50 anni per trasportare una vasta gamma di carichi utili compresi i satelliti meteo, delle telecomunicazioni e della sicurezza nazionale, così come per lo spazio profondo e le missioni esplorative interplanetarie a sostegno della ricerca scientifica. ULA ha inoltre fornito servizi di lancio per satelliti non governativi. Le missioni Cygnus numero 5 e 6 della Orbital, saranno lanciate con un vettore pesante Atlas V dirette entrambe per la ISS.

Il programma di gestione, progettazione, test e supporto alla missione dell'ULA ha sede a Centennial, in Colorado. Le attività di produzione, assemblaggio e le operazioni di integrazione hanno sede a Decatur, in Alabama, e a Harlingen, in Texas. Le operazioni di lancio hanno sede a Cape Canaveral, in Florida e alla base di Vandenberg, in California.

Sede di ULA a Centennial, in Colorado

Formazione della joint venture

[modifica | modifica wikitesto]

Boeing e Lockheed Martin annunciarono di essere intenzionate a formare la joint venture il 2 maggio 2005. ULA ha unito la produzione e l'operazione dei servizi di lanci spaziali delle due aziende in un impianto centrale a Decatur, in Alabama, e ha unito il reparto ingegneristico in un'altra struttura a Littleton, in Colorado. Le responsabilità del marketing e delle vendite dei veicoli Delta e Atlas sono tenute dalla aziende madri.

Sia il Delta IV di Boeing Integrated Defense Systems sia l'Atlas V di Lockheed Martin Space Systems sono lanciatori sviluppati per il programma Evolved Expendable Launch Vehicle (EELV) del governo statunitense nei tardi anni '90. Il programma aveva lo scopo di fornire al governo accesso assicurato allo spazio [1].

ULA aveva un picco di sette strutture per lanci spaziali tra il 2005 e il 2011. Annunciò un accorpamento a cinque nel 2008 con l'intenzione di chiudere due delle tre piattaforme per il Delta II,[2] e chiuse il complesso di due rampe di lancio a Cape Canaveral dopo l'ultimo lancio del Delta II, nel 2011.[3]

SpaceX ha sfidato la legge sull'antitrust degli Stati Uniti per il monopolio sui servizi di lancio il 23 ottobre 2005, creando una competizione con sistemi di lancio riutilizzabili.[4] La FTC ha dato l'autorizzazione il 3 ottobre 2006.[5]

Dal 2006 ULA gestisce i veicoli Atlas V, Delta IV, e Delta IV Heavy.[6] L'Atlas V e il Delta IV sono sviluppati rispettivamente da Lockheed Martin e da Boeing come parte del programma EELV, e sono stati lanciati per la prima volta nel 2002,[7] mentre il Delta II è stato costruito precedentemente e lanciato da Boeing. L'ultima missione del Delta II è avvenuta nel 2018,[8][9][10] e ULA ha ritirato le varianti single-stick del Delta IV nel 2019.[11][12] I razzi Delta IV Heavy continueranno a volare per soddisfare le richieste riguardanti i lanci di payload pesanti.[13]

Flotta di ULA, dall'alto verso il basso: Delta IV, Delta IV Heavy, Atlas V serie 400, Atlas V serie 500

Nel 2014, ULA iniziò lo sviluppo del veicolo Vulcan Centaur, veicolo ideato per soddisfare requisiti di carichi medi e pesanti, e rimpiazzerà sia l'Atlas V sia il Delta IV.[14] Lo sviluppo di Vulcan iniziò nel tentativo di abbassare i costi e smettere di fare affidamento sui motori russi RD-180, usati nella prima fase dell'Atlas V. Vulcan userà gli RL10 per alimentare lo stadio superiore del Centaur V una coppia di motori BE-4 per lo stadio principale.[15][16] Il volo di inaugurazione del Vulcan in programma per metà 2021[15] , ha subito diversi ritardi ed è stato effettuato con successo l'8 Gennaio 2024.

La linea temporale di dieci anni di prodotti include anche un nuovo stadio superiore chiamato Advanced Cryogenic Evolved Stage, che si è pianificato che sostituirà il Centaur V sul Vulcan da non prima del 2023.[17][18]

Il primo lancio eseguito dalla ULA era di un Delta II, eseguito dalla base di Vandenberg, il 14 dicembre 2006.

  1. ^ M. Coleman, U.S. Expendable Launch Vehicle Performance History, in 36th AIAA/ASME/SAE/ASEE Joint Propulsion Conference and Exhibit, 36th AIAA/ASME/SAE/ASEE Joint Propulsion Conference. July 24–28, 2000. Las Vegas, Nevada., 2000, DOI:10.2514/6.2000-3281, AIAA-2000-3281.
  2. ^ Amy Butler, Aerospace Daily & Defense Report New Rocket, White Tails In ULA’s Long-Term Strategy, in Aviation Week, 17 febbraio 2015. URL consultato il 22 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2017).
    «[the] plan to field a new rocket engine with Blue Origin called the BE-4 is only step one of a larger strategic plan to take the company from a sole-source benefactor mentality to competing in a burgeoning commercial market. ... The Atlas V and Delta IV ... both have a limited future.»
  3. ^ William Graham, ULA Delta II successfully lofts OCO-2 to orbit, in NASASpaceflight.com, 2 luglio 2014. URL consultato il 22 febbraio 2015.
  4. ^ Is SpaceX Undercutting the Competition Even More Than Anyone Thought?, su fortune.com, Fortune Magazine, 17 giugno 2017. URL consultato il 24 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2019).
  5. ^ (press release), FTC gives clearance to United Launch Alliance, su spaceflightnow.com, Spaceflight Now, 3 ottobre 2006.
  6. ^ Valerie Insinna, SpaceX left out of next stage in Air Force's next-generation rocket program, in Defense News, 10 ottobre 2018. URL consultato il 30 luglio 2018.
  7. ^ William Graham, ULA Atlas V successfully launches with AFSPC-11, in NASASpaceFlight.com, 14 aprile 2018. URL consultato il 30 luglio 2018.
  8. ^ Eric Berger, The Delta II rocket came, it saw, and for a time it conquered, in Ars Technica, 17 settembre 2018. URL consultato il 3 ottobre 2018.
  9. ^ Alan Boyle, Final Delta 2 rocket launch puts NASA’s ICESat-2 satellite in orbit to monitor ice, in GeekWire, 15 settembre 2018. URL consultato il 3 ottobre 2018.
  10. ^ Amy Thompson, The Rocket That Gave Us GPS and the Mars Rovers Retires, in Wired, 21 settembre 2018. URL consultato il 3 ottobre 2018.
  11. ^ Justin Ray, Could Delta rockets soon be a thing of the past?, in Spaceflight Now, 4 marzo 2015. URL consultato l'8 dicembre 2016.
  12. ^ Mike Gruss, ULA's Vulcan Rocket to be Rolled out in Stages, in SpaceNews, 13 aprile 2015. URL consultato il 30 luglio 2018.
  13. ^ Mike Gruss, ULA Targets 2018 for Delta 4 Phase-out, Seeks Relaxation of RD-180 Ban, in SpaceNews, 3 marzo 2015. URL consultato il 20 agosto 2018.
  14. ^ Mike Gruss, ULA's Next Rocket to Be Named Vulcan, in SpaceNews, 13 aprile 2015. URL consultato il 30 luglio 2018.
  15. ^ a b Loren Grush, ULA picks an engine for its next generation rocket — just not the main one, in The Verge, 11 maggio 2018. URL consultato il 30 luglio 2018.
  16. ^ Loren Grush, Military's primary launch provider picks Blue Origin's new engine for future rocket, in The Verge, 27 settembre 2018. URL consultato il 3 ottobre 2018.
  17. ^ Mike Gruss, ULA’s Vulcan Rocket To be Rolled out in Stages, Space News, 13 aprile 2015. URL consultato il 6 marzo 2016.
  18. ^ Amy Butler, Industry Team Hopes To Resurrect Atlas V Post RD-180, in Aviation Week & Space Technology, 11 maggio 2015. URL consultato il 6 marzo 2016 (archiviato il 12 maggio 2015).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Astronautica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di astronautica