Coordinate: 47°16′06″N 11°23′36″E

Innsbruck

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Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo distretto austriaco, vedi Distretto di Innsbruck-Land.
Innsbruck
città statutaria
Innsbruck – Stemma
Innsbruck – Bandiera
Innsbruck – Veduta
Innsbruck – Veduta
Maria-Theresien-Straße
Localizzazione
StatoAustria (bandiera) Austria
Land Tirolo
Amministrazione
BezirkshauptmannSindaco: Georg Willi (Die Grünen) dal 6-5-2018
Territorio
Coordinate47°16′06″N 11°23′36″E
Altitudine574 m s.l.m.
Superficie104,91 km²
Abitanti131 059 (1-1-2021)
Densità1 249,25 ab./km²
Distretti confinantiInnsbruck-Land (Comuni di Absam, Aldrans, Ampass, Götzens, Hall in Tirol, Lans, Mutters, Natters, Patsch, Rum, Scharnitz, Schönberg im Stubaital, Seefeld, Sistrans, Thaur, Völs, Zirl)
Altre informazioni
Cod. postale6020, 6010–6040 e 6080
Prefisso0512
Fuso orarioUTC+1
Codice SA7 01 01
TargaI
Cartografia
Mappa di localizzazione: Austria
Innsbruck
Innsbruck
Innsbruck – Mappa
Innsbruck – Mappa
Sito istituzionale

Innsbruck[1] (in dialetto tirolese Innschprugg,[2] in ladino Dispruch) è capoluogo del Tirolo Settentrionale e dello stato federato austriaco del Tirolo, ed è anche la capitale di una regione storica, la Principesca Contea del Tirolo. Situata a 574 m s.l.m., è la quinta città più grande dell'Austria (dopo Vienna, Graz, Linz e Salisburgo). Insieme a Bolzano, è sede congiunta della Convenzione delle Alpi e dell'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino.

Territorio e clima

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Geografia fisica

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Innsbruck vista dal Hafelekar (Monti del Karwendel)

Innsbruck è situata 574 metri sopra il livello del mare; in un'ansa dell'Inn alla confluenza con la Sill. A nord la città è delimitata dai monti del Karwendel e sud dal Patscherkofel uno dei monti principali delle Prealpi del Tux, a ovest dall'altopiano di Mieming.

La temperatura media è di 8,6 °C mentre le precipitazioni annue ammontano a 856 mm. I mesi più caldi sono luglio ed agosto, con una temperatura media rispettivamente di 18,1 e 17,4 °C. Invece dicembre e gennaio sono i mesi più freddi con una media di −1,1 e −2,8 °C. Il mese più piovoso è sempre luglio con 121 mm e quello con il minore numero di precipitazioni è febbraio, con 40 mm.

Innsbruck. Complesso di case nei pressi dell'Innbrücke

Innsbruck ha un clima fortemente continentale, con parziale carattere alpino. Il föhn è un fenomeno ventoso molto noto in città e spira dai quadranti meridionali o orientali. Questo vento di caduta, caldo e secco, può manifestarsi in qualsiasi stagione, ma con maggiore frequenza in autunno. La velocità del vento può toccare nell'area urbana i 120 km/h (200 km/h sul Patscherkofel). In inverno il föhn arriva ad innalzare la temperatura fino a farle raggiungere punte sui +18 °C. Sempre in inverno sono frequenti le nevicate, anche abbondanti per via dello stau, e a volte il termometro scende fin sotto i −15 °C. D'estate il caldo è raramente eccessivo e sono frequenti rovesci e temporali, spesso accompagnati da grandine.

Dati climatici
  Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura massima media (°C) 3 5 11 15 20 24 26 25 21 16 8 3 14,3
Temperatura minima media (°C) −7 −4 0 4 8 11 13 12 9 5 0 −4 3,8
Piogge (mm) 53 40 42 57 75 104 121 116 77 61 57 53 856
Fonte: The Weather Channel
Innsbruck da un acquerello del 1495 di Albrecht Dürer
Veduta della città nel XIX secolo da una litografia di Gustav Wilhelm Kraus

La città di Innsbruck si è originata sul luogo di quello che fu l'antico castrum romano di Veldidena, i cui resti oggi fanno parte del quartiere di Wilten. Prende il suo nome da Inn e bruck, cioè ponte sul fiume Inn (Eno) e rimase una località di confine per tutta l'epoca dell'Impero Romano. Le prime notizie sulla città successive al periodo romano risalgono al 1133 in un documento in cui il monastero praemonstratense di Wilten dona una zona della riva destra dell'Inn al conte di Andechs, zona in cui sorgerà dal 1180 quella che oggi è la città vecchia.[3] In un documento del 1187 è citato un nuovo mercato chiamato Innsbruck nei possedimenti dei conti di Andechs i quali fecero poi costruire delle mura e torri difensive a protezione della zona dei commerci che si sviluppò molto rapidamente.

Capitale del Tirolo

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Il 9 giugno 1239 il duca Ottone II conferì ad Innsbruck il rango di città. Alla morte di Ottone II, nel 1248, non avendo eredi la città passò tra i domini dei conti del Tirolo, per poi essere ceduta assieme al territorio tirolese cis- e transalpino a Rodolfo IV d'Asburgo nel 1363. Fu capitale del Tirolo nel 1420, sostituendosi a Merano (che lo era stata fin lì). Divenuta residenza ufficiale dell'Imperatore Massimiliano I, la città conobbe un periodo di grande splendore e di incremento economico tra il XVI ed il XVII secolo. Nel 1669 fu aperta l'università di Innsbruck. Con la Pace di Presburgo (1805) passò alla Baviera, per poi tornare all'Austria con il Congresso di Vienna nel 1815.

Storia contemporanea

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Durante il periodo irredentista, anche a Innsbruck vi furono degli scontri, come ad esempio i cosiddetti Fatti di Innsbruck scatenati da studenti pangermanisti del 1904, per protesta contro l'apertura di una facoltà in lingua italiana presso la locale università, che fu assalita e successivamente chiusa[4] e che vide coinvolti gli allora studenti trentini Cesare Battisti e Alcide De Gasperi[5].

Nel 1918 Innsbruck come Bolzano e Trento venne occupata temporaneamente dalle truppe italiane del X Corpo d'Armata (9ª Divisione - Brigate Chieti e Valtellina - e 32ª Divisione - Brigate Acqui e Volturno) che vi rimasero fino al 1920[6].

Durante la seconda guerra mondiale la città venne gravemente bombardata.

Panoramica, Valle dell'Inn

Monumenti e luoghi d'interesse

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Uno dei simboli di Innsbruck: il Tettuccio d'oro
Casa Helbling
la Basilica di Wilten

Edifici civili

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Edifici religiosi

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Altre architetture

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  • La Maria-Theresien-Straße
    Alte Innbrücke (il vecchio ponte sull'Inn)
  • Annasäule
  • Maria-Theresien-Straße
  • Tiroler Landestheater Innsbruck (teatro)
  • Triumphpforte
  • La nuova Hungerburgbahn, disegnata da Zaha Hadid

Evoluzione demografica

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Evoluzione Demografica
Anno Popolazione
2008 118 902
2003 114 888
2001 113 392
1991 118 112
1981 117 289
1971 116 010
1961 100 695
1951 95 055
1939 81 710
Anno Popolazione
1934 78 797
1923 70 240
1910 65 221
1900 49 727
1890 38 463
1880 32 157
1869 26 573
1500 circa 5 000

Nota: originalmente furono contati sia abitanti con domicilio principale che con domicilio secondario. Per il censimento del 2001 si potevano censire solamente gli abitanti con domicilio principale. Così si spiega il calo del numero degli abitanti dal 1991 al 2001.

Il dialetto parlato ad Innsbruck appartiene alla lingua bavarese e in particolare al bavarese meridionale parlato anche in Tirolo, in Carinzia, nella parte occidentale della Stiria e in Alto Adige. Il dialetto di Innsbruck però è influenzato maggiormente dal tedesco standard ed è perciò più facile da capire che in altre parti del Tirolo. Una caratteristica tipica di questa regione è la pronuncia dura della k.

Chiesa cattolica

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Innsbruck è sede di una diocesi della chiesa cattolica, nata in seguito della prima guerra mondiale, quando la parte settentrionale fu scorporata dalla Diocesi di Bressanone. Il territorio comprende tutto il Tirolo del Nord fino al fiume Ziller e il Tirolo dell'Est. La parte restante del territorio del Tirolo del Nord cade sotto la competenza dell'arcidiocesi di Salisburgo. Circa il 70% della popolazione di Innsbruck è di religione cattolica. Inoltre Innsbruck è sede di una nota Università teologica dove insegnavano tra gli altri Pietro Canisio e Karl Rahner.

Comunità evangelico-luterana

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Nel 2004 la sede della diocesi di Salisburgo-Tirolo fu spostata da Salisburgo a Innsbruck. La città ha due parrocchie: la Innsbruck Christuskirche e la Innsbruck Ost. La comunità è composta da circa 2 000 fedeli.

Comunità ebraica

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Innsbruck è sede della comunità ebraica del Tirolo e del Vorarlberg.

Altre comunità religiose

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Nel territorio cittadino si possono trovare luoghi di culto dei mormoni, dei musulmani e dei Testimoni di Geova.

Innsbruck è sede di due università pubbliche (Università di Innsbruck[7] e Università Medica di Innsbruck[8]) e del Management Center Innsbruck[9].

Ferdinandeum

La città è sede del quotidiano regionale Tiroler Tageszeitung, fondato nel 1945.

Eventi culturali ricorrenti

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  • Festival der Träume (festival dei sogni)
  • Capodanno tra le montagne
  • World Music Festival
  • New Orleans Festival
  • Innsbrucker Sonnwend
  • Internationales Film Festival Innsbruck (festival internazionale del cinema)
  • Tiroler Dramatikerfestival
  • Tournée dei quattro trampolini
  • Innsbrucker Tanzsommer
  • Alpenländischer Volksmusikwettbewerb
  • AfroMeeting
  • Mercatino di Natale

Infrastrutture e trasporti

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Innsbruck è collegata tramite autostrada, strada e ferrovia attraverso il Passo del Brennero all'Italia, e verso valle al resto dell'Austria e della Germania. Verso ovest si raggiunge per strada il Vorarlberg e poi la Svizzera.

A ovest della città si trova anche un aeroporto internazionale mediamente trafficato, e di modeste dimensioni, l'aeroporto di Innsbruck-Kranebitten. L'aeroporto dispone di un solo terminale con servizi aeroportuali (ufficio di cambio, autonoleggio, taxi), e presso l'aeroporto si trovano diversi autonoleggi. Il collegamento da e per l'aeroporto è previsto con autobus (Linea F: Aeroporto-Hauptbahnhof (stazione ferroviaria) di Innsbruck).

In città il trasporto pubblico è composto da autobus e tram.

Amministrazione

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Innsbruck è gemellata con:

È sede di numerose squadre di calcio, la più importante delle quali, il Wacker Innsbruck, milita in Erste Liga.

Durante i Campionati europei del 2008 lo stadio Tivoli-Neu ha ospitato tre incontri del girone D.

La 16ªtappa del Giro d'Italia 1988 si è conclusa a Innsbruck con la vittoria di Franco Vona; il 15 maggio 2009 ha ospitato la partenza della 7ªtappa del Giro d'Italia 2009.

Ha ospitato i mondiali di ciclismo su strada 2018, vinti dallo spagnolo Alejandro Valverde.

Football americano

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La città è rappresentata dai Tirol Raiders, 3 volte campioni nazionali, 3 volte vincitori dell'EFAF Eurobowl e una volta vincitori della EFAF Cup.

Sport invernali

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Nel 1964 fu sede dei IX Giochi olimpici invernali e nel 1976 dei XII Giochi olimpici invernali, in seguito al ritiro della città di Denver, nel Colorado, a cui era stata assegnata originariamente. Le gare furono ospitate nella città stessa e in altre località vicine; alla periferia di Innsbruck, sul Monte Isel, sorge il trampolino Bergisel, che ospita regolarmente una tappa del Torneo dei quattro trampolini.

Nel 2012 ha ospitato i I giochi olimpici giovanili invernali.

Nel 2018 ha ospitato i campionati europei di bob e di skeleton per la prima volta, presso l'impianto olimpico.

È inoltre sede della squadra di hockey su ghiaccio HC TWK Innsbruck e di una delle più celebri cliniche per curare gli infortuni causati dallo sci alpino.

Galleria d'immagini

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  1. ^ Voce tedesca, composta di Inn, nome del fiume che attraversa la città, e Brücke ‘ponte’; letteralmente “ponte dell'Inn”.
  2. ^ Entrambi i nomi di luogo sono dal latino Œnipons (nome antico della città): Mappa - Innsbruck, su mapnall.com. URL consultato il 12 giugno 2021.
  3. ^ Martin Bitschnau, Hannes Obermair, Tiroler Urkundenbuch, Sez. II, Vol. 2, Innsbruck, Universitätsverlag Wagner, 2012, ISBN 978-3-7030-0485-8, pp. 281ss. n. 758.
  4. ^ Euregio, Tirolo Alto Adige Trentino - Uno sguardo storico. Trento 2013, ISBN 978-88-907860-2-0
  5. ^ Università e nazionalismi Innsbruck 1904 e l'assalto alla Facoltà di giurisprudenza italiana, a cura di Günther Pallaver e Michael Gehler, Quaderni di archivio trentino, numero 25, Fondazione Museo Storico del Trentino, 2010
  6. ^ Andrea di Michele, Trento, Bolzano e Innsbruck: l'occupazione militare italiana del Tirolo (1918-1920) (PDF), su agiati.it, Accademia Roveretana degli Agiati di Scienze, Lettere e Arti. URL consultato il 27 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 22 agosto 2017).
  7. ^ (DE) Universität Innsbruck, su uibk.ac.at. URL consultato il 18 marzo 2016.
  8. ^ (EN) myPoint, su i-med.ac.at. URL consultato il 18 marzo 2016.
  9. ^ MCI Management Center Innsbruck, su mci.edu. URL consultato il 18 marzo 2016.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Città organizzatrici dei Giochi olimpici giovanili invernali Bandiera olimpica

Innsbruck (2012) · Lillehammer (2016) · Losanna (2020)

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