Sigismondo I d'Este

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Sigismondo I d'Este
Medaglia di Sigismondo I d'Este, Sperandio, 1463/1477, National Gallery of Art.
Signore di San Martino in Rio
Stemma
Stemma
In carica1490 –
1507
PredecessoreNuovo titolo
SuccessoreErcole d'Este
Altri titoliPrincipe di Ferrara,
Modena e Reggio
Signore di Campogalliano, Castellarano, San Cassiano e Rodeglia
NascitaFerrara, 31 agosto 1433
MorteFerrara, 1º aprile 1507 (73 anni)
Luogo di sepolturaChiesa di Santa Maria degli Angeli (non più esistente) e poi nel Monastero del Corpus Domini
DinastiaEste
PadreNiccolò III d'Este
MadreRicciarda di Saluzzo
FigliLucrezia
Bianca
Diana
Ercole
ReligioneCattolicesimo
MottoNec spe nec metu
Marchesato di Ferrara
Este

Alberto V
Figli
Niccolò III
Figli
Leonello
Figli
Borso
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Sigismondo d'Este (Ferrara, 31 agosto 1433Ferrara, 1º aprile 1507) fu signore di San Martino, Campogalliano, Castellarano, San Cassiano e Rodeglia; governatore di Reggio, governatore e luogotenente del Ducato di Ferrara; capitano generale delle Armate del Duca di Ferrara.

Sigismondo nacque il 31 agosto 1433 a Ferrara; figlio del marchese di Ferrara, Modena e Reggio, Niccolò III d'Este e di Ricciarda di Saluzzo.

Nel 1434 viene battezzato e armato cavaliere da Sigismondo d'Ungheria; crebbe con il fratello Ercole I d'Este alla corte di Alfonso d'Aragona re di Napoli. Tornato a Ferrara, ebbe come precettore Guglielmo Capello.

Nel 1463 venne nominato governatore di Reggio Emilia da Borso d'Este.

Nel dicembre del 1470 combatté contro il conte Guido Pepoli, reo di aver saccheggiato le sue terre, e, per rappresaglia, fece lo stesso con quelle del conte.

Alla morte del duca Borso d'Este, il successore Ercole I d'Este riconfermò il fratello Sigismondo, quale luogotenente di Reggio Emilia, con il compito di controllarne i confini.

Sigismondo, quando il fratello era assente, assumeva l'incarico di governare il Ducato di Ferrara. Tra il 1467 e il 1488, partecipò a diversi conflitti, alla guida delle truppe ferraresi; dal 1488 svolse solo compiti di rappresentanza.

Monastero del Corpus Domini, a Ferrara. Lapide nella sala del coro che ricorda la presenza dei resti mortali di Sigismondo I d'Este traslati in quel luogo dalla scomparsa chiesa di Santa Maria degli Angeli.

Sul finire di gennaio del 1490, il conte di Scandiano e Capitano di Reggio, Matteo Maria Boiardo, secondo le disposizioni ricevute dal duca Ercole I d'Este, investe Sigismondo di giurisdizione sul territorio di San Martino in Rio; di lì a pochi giorni il Capitano di Modena, Niccolò Ariosto, padre di Ludovico Ariosto, con analoghe disposizioni, ricevute parimenti dal Duca di Ferrara, investe Sigismondo delle giurisdizioni di Campogalliano, Castellarano, San Cassiano e Rodeglia[1].

L'11 maggio 1501 e successivamente nel 1505, il duca Ercole I d'Este gli riconferma la signoria e la piena giurisdizione sui territori concessi nel 1490[2].

I successori della linea degli Este di San Martino, dominarono il vasto feudo, tra alterne vicende, fino al 1752.

Morì il 1º aprile 1507 a Ferrara.

Dalla moglie Pizzocara, ebbe tre figlie:

  • Lucrezia (? - 20 gennaio 1544[3]), sposò Antonio Alberico II Malaspina, marchese di Massa e signore di Carrara;
  • Bianca (? - dopo il marito), sposò nel 1495 Amerigo Sanseverino, marchese di Bordolano e conte di Pandino (? - ca. 1510);
  • Diana (? - 30 dicembre 1555), sposò nel 1497 Uguccione II Contrari, conte di Vignola (? - 10 maggio 1516).

Da Cecilia Rachesi, ebbe un figlio naturale, successivamente legittimato:

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Obizzo III d'Este Aldobrandino II d'Este  
 
Alda Rangoni  
Alberto V d'Este  
Lippa Ariosti  
 
 
Niccolò III d'Este  
Alberto Albaresani  
 
 
Isotta Albaresani  
 
 
 
Sigismondo d'Este  
Federico II di Saluzzo Tommaso II di Saluzzo  
 
Ricciarda Visconti  
Tommaso III di Saluzzo  
Beatrice di Ginevra Ugo di Ginevra  
 
Isabelle d'Anthon  
Ricciarda di Saluzzo  
Ugo II di Pierrepont Simon de Pierrepont  
 
Marie de Châtillon  
Marguerite de Pierrepont  
Bianca di Coucy Raoul de Coucy  
 
Jeanne d'Harcourt  
 
  1. ^ Fabio Pederzoli, San Martino in Rio. Il feudo dei "veri" estensi, in Quaderni del Ducato, Le piccole capitali delle terre estensi, Modena, Terra e Identità, 2020, pp. 174-178.
  2. ^ Mauro Severi, San Martino in Rio. La Collegiata e la facciata del Piermarini., Silvana Editoriale, 2017, pp. 24-25.
  3. ^ Luigi Staffetti, Julio Cibo Malaspina, CARLO V A SPIRA NEL 1544: DA DOCUMENTI CONTEMPORANEI. In Archivio Storico Italiano, SERIE V, Vol. 10, No. 187 (pp. 35-63), Olschki, 1892.
  4. ^ Ercole d'Este - Arbre généalogique Franck Jacques - GeneaNet
  • Ugo Caleffini, Croniche 1471-1494, Deputazione Provinciale Ferrarese di Storia Patria. Serie Monumenti - Volume XVIII, Ferrara, 2006.
  • Luciano Chiappini , Gli Estensi: mille anni di storia, Corbo, Ferrara, 2001.
  • Clinio Cottafavi, San Martino in Rio. Ricerche storiche (dal 1050 al 1859), Reggio Emilia, 1885.
  • Claudio Donati, Una famiglia lombarda tra XVI e XVIII secolo: Gli Este di San Martino e i loro feudi, in Fregni Euride (a cura di), Archivi territori poteri in area estense (secc. XVI-XVIII), Bulzoni, Roma, 1997.
  • Ludovico Antonio Muratori, Delle antichità estensi ed italiane, vol. 2, Arnaldo Forni, Sala Bolognese, 1984.
  • Fabio Pederzoli, San Martino in Rio. Il feudo dei "veri" estensi, in Quaderni del Ducato, Le piccole capitali delle terre estensi, Terra e Identità, Modena, 2020.
  • Mauro Severi, La rocca cuore di San Martino, in Ugo Bellocchi (a cura di), San Martino in Rio. Vicende e protagonisti, Comune di San Martino in Rio, Tecnostampa, Reggio Emilia, 1984.
  • Mauro Severi, La Collegiata e la facciata del Piermarini, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2017.
  • Mauro Severi, Una capitale estense. San Martino e la sua rocca. Storia e restauri, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2022.
  • Giuseppe Trenti , Angelo Spaggiari, Gli stemmi estensi ed austro-estensi: profilo storico, Aedes Muratoriana, Modena, 1985.


Voci correlate

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Altri progetti

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Predecessore Signore di San Martino in Rio Successore
(Nuovo titolo) 14901507 Ercole d'Este

Predecessore Governatore di Reggio Successore
14631507?
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