Nothing Special   »   [go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Massimo De Francovich

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Massimo De Francovich con Mila Vannucci ne Le ragioni degli altri di Pirandello 1977

Massimo De Francovich (Roma, 8 gennaio 1936) è un attore italiano.

Figlio della pittrice Eva Quaiotto e di Geza De Francovich, docente di storia dell'arte medioevale all'Università di Roma. Ebbe la sua formazione all'Accademia nazionale d'arte drammatica di Roma, dove consegue il diploma nel 1957[1]: il suo esordio sul palcoscenico avviene lo stesso anno con Vittorio Gassman con il quale porta in scena un'opera teatrale Ornifle di Jean Anouilh.[2].

Successivamente collabora con la Compagnia dei Giovani in spettacoli come Sei personaggi in cerca d'autore di Pirandello, Diario di Anna Frank di Goodrich, Tre sorelle di Čechov, La fiaccola sotto il moggio di D'Annunzio e I due gentiluomini di Verona di Shakespeare[3].

Nel 1964 è Orazio in Amleto di Shakespeare, regia di Franco Zeffirelli e nel 1967 Biff in Morte di un commesso viaggiatore di Miller regia di Edmo Fenoglio, con Evi Maltagliati e Tino Buazzelli, attore con il quale condividerà il palcoscenico per altri sei anni, interpretando numerosi spettacoli tra i quali La rigenerazione di Svevo. Nel 1975 fonda una cooperativa teatrale con Mila Vannucci, Lucia Catullo, Vittorio Sanipoli, Maria Fabbri e Carlo Bagno in cui recita e mette in scena testi di Svevo, Pirandello e Joyce. In seguito lavora con Giancarlo Sepe è Massimo in Come le foglie di Giacosa accanto a Lilla Brignone, Gianni Santuccio, Umberto Orsini e Paola Bacci e con Giuseppe Patroni Griffi in Sei personaggi in cerca d'autore di Pirandello e Zio Vanja di Čechov. Interpreta a fianco di Valeria Moriconi, Filumena Marturano di De Filippo, regia di Egisto Marcucci, e Antonio e Cleopatra di Shakespeare, regia di Giancarlo Cobelli. Nel 1990 inizia il suo lungo rapporto artistico con Luca Ronconi, prima al Teatro Stabile di Torino, poi al Teatro di Roma e infine al Piccolo di Milano: partecipa a moltissimi suoi spettacoli, fra i quali Strano interludio di O'Neill, Gli ultimi giorni dell'umanità di Kraus, L'uomo difficile di von Hofmannsthal, Re Lear di Shakespeare, verso Peer Gynt da Ibsen, I fratelli Karamazov di Dostoevskij, Candelaio di Giordano Bruno, Phoenix di Marina Cvetaeva, Baccanti di Euripide, Memoriale da Tucidide, Pericle e la peste di Enzo Siciliano, Professor Bernhardi di Schnitzler, Il ventaglio di Goldoni, Inventato di sana pianta di Broch, Lehman Trilogy di Massini. Nel 1992 recita in Terra di nessuno di Pinter, regia di Guido De Monticelli, e, nel 1999, ne L'invenzione dell'amore di Stoppard, regia di Piero Maccarinelli. Diretto dallo stesso Maccarinelli interpreta, nel 2003, Gin game di Coburn, con Valeria Moriconi e Frammenti di un discorso amoroso di Barthes. Nel settembre del 2004 è protagonista di Paolo Borsellino essendo Stato, scritto e diretto da Ruggero Cappuccio.

Carmelo Rifici lo ha diretto ne I pretendenti di Jean-Luc Lagarce, Il gatto con gli stivali - Una recita continuamente interrotta di Tieck / Tessitore, Nathan il saggio di Lessing, Giulio Cesare di Shakespeare. Serena Senigaglia l'ha diretto ne La cimice di Majakovskij e in Prospettive sulla guerra civile da H.M. Enzensberger. Nel 2010 è stato protagonista per il Teatro Stabile di Trieste de La notte dell'angelo testo e regia di Furio Bordon. Nel 2011 è stato protagonista di Sarabanda di Ingmar Bergman accanto a Giuliana Lojodice per il Teatro Stabile della Toscana con la regia di Massimo Luconi. Nel 2013 e nel 2014 è stato coprotagonista accanto a Luca Zingaretti (anche regista) della Torre d'avorio di Ronald Harwood.

Nella stagione del 2015 e quella del 2016 è Henry Lehman nella Lehman Trilogy di Stefano Massini, ultima regia di Luca Ronconi, per il Piccolo Teatro di Milano. Dal 2015 al 2019 ha interpretato il ruolo di Mr. Green in Visiting Mr. Green di Jeff Baron affiancato da Maximilian Nisi e diretto da Piergiorgio Piccoli. Nel 2018 è stato Edipo nell'Edipo a Colono di Sofocle, regia di Yannis Kokkos al Teatro greco Siracusa e al Teatro Greco di Epidauro. Nel 2019 e nel 2020 è stato protagonista accanto a Franco Branciaroli di Falstaff e il suo servo di Nicola Fano per la regia di Antonio Calenda. Nel 2020 registra per Radiotre La coscienza di Zeno di Italo Svevo in 25 puntate.

Da segnalare l'interesse che De Francovich ha sempre nutrito nei confronti del teatro di Italo Svevo, di cui ha portato in scena sette commedie, alcune fino ad allora sconosciute, concludendo questo percorso con uno spettacolo elaborato a partire dall'epistolario dell'autore e intitolato Caro bon bon nel 1991.

Per il grande schermo è stato interprete di Pasolini, un delitto italiano di Marco Tullio Giordana, Le mani forti di Franco Bernini, Onorevoli detenuti di Giancarlo Planta, La vita altrui di Michele Sordillo, Il manoscritto del Principe di Roberto Andò, La grande bellezza di Paolo Sorrentino.

Nel 2004 fa parte del cast del film Ovunque sei accanto a Stefano Accorsi e Barbora Bobuľová. Fra il 2008 e il 2010 interpreta il Vecchio in Romanzo criminale - La serie per la regia di Stefano Sollima e nel 2009 recita nella fiction Boris.

Fra i numerosi riconoscimenti, il premio Armando Curcio nel 1990, il premio Ubu e il premio Le Fenici nel 1991, e il premio E. Flaiano nel 1994, la Sacher d'oro di Nanni Moretti nel 1994 per il film Pasolini, un delitto italiano, il premio Salvo Randone nel 2000 e nel 2006 ancora il premio Ubu, il Premio della Critica Italiana, il Premio Veretium di Borgio Verezzi, il Premio Olimpici del Teatro per Professor Bernhardi di Schnitzler. Nel 2019 gli viene conferito il Premio Flaiano alla carriera e nel 2022 al Teatro romano di Verona il premio Renato Simoni per la fedeltà al teatro.

Era sposato con l'attrice Paola Bacci[4], deceduta il 18 marzo 2024.

Prosa teatrale

[modifica | modifica wikitesto]

Prosa televisiva Rai

[modifica | modifica wikitesto]

Prosa radiofonica Rai

[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia parziale

[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ Dal sito dell'agenzia NCE
  2. ^ Intervista a Teatro.org, su teatro.org. URL consultato il 7 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2013).
  3. ^ a b Premiati Luzzati e De Francovich di Rodolfo di Giammarco da La Repubblica del 30 maggio 1990.
  4. ^ Claudia Provvedini, De Francovich: «Scelsi l'Accademia per pigrizia», su Corriere della Sera, 16 gennaio 2005, p. 61.
  5. ^ Albo d'oro dei premiati, su premiflaiano.com. URL consultato il 18 maggio 2022.
  6. ^ Sciacca, il riconoscimento anche per Proclemer, Fantoni, De Simone e De Francovich di Accursio Soldano, da La Repubblica del 9 agosto 2000.
  7. ^ Premi Flaiano, tutti i vincitori, su il Centro, 26 giugno 2019. URL consultato il 10 luglio 2019.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN90376299 · ISNI (EN0000 0004 3385 2680 · SBN TSAV024755 · LCCN (ENno2014052471