Luciano Borzone
Luciano Borzone (Genova, 1590 – Genova, 12 luglio 1645) è stato un pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di Silvestro e Veronica Bertolotto, venne avviato dalla famiglia agli studi letterari che abbandonò in favore della pittura, influenzato dalla sua frequentazione dello zio pittore, Filippo Bertolotto.[1]
Grazie all'interesse di Alberico I Cybo-Malaspina, principe di Massa, entrò alla scuola di Cesare Corte. Conobbe Giovanni Carlo Doria, per cui realizzò varie opere e che seguì, intorno al 1614 a Milano come consulente d'arte. Nella città meneghina il Borzone venne a contatto con l'arte lombarda del seicento e ricevette numerose commissioni.[1]
Ritornato a Genova, aprì bottega per conto suo, specializzandosi nel ritratto, di grande e piccolo formato.[1][2]
Fu legato da amicizia a Bernardo Castello e Gabriello Chiabrera.[1]
Realizzò inoltre il frontespizio de Ra Çittara Zeneize, raccolta di poesie in lingua ligure di Gian Giacomo Cavalli, che accoglie anche due componimenti del Borzone stesso: Se Ballin piggia in man ro sigorello e L'anno chi ne pareiva unna Trattuga.[1]
Borzone, sposatosi con la nipote del maestro di musica Gerolamo Morello, ebbe tre figli tutti pittori: Francesco, Giovanni Battista e Carlo.[1] Tra i suoi allievi, oltre ai figli, vanno citati Giovanni Battista Monti[3], Gioacchino Assereto, Silvestro Chiesa ed il Baciccio.Tra le sue opere la pala d'altare Madonna del Rosario tra i santi Domenico e Caterina da Siena per la chiesa di San Giacomo a Sedrina nel 1626.[4]
Morì cadendo da una scala mentre stava completando la sua ultima opera, il Presepe, conservata nella cappella della Madonna degli Angeli della basilica della Santissima Annunziata del Vastato in Genova.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g BORZONE (Bolzone), Luciano, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Il costume antico e moderno o storia del governo, della milizia, della religione, delle arti scienze ed usanze di tutti i popoli antichi e moderni, Volume 8, Parte 3, pag.181
- ^ Delle vite de' pittori, scultori ed architetti genovesi, pag.257
- ^ Simone Facchinetti, Diego Gimondi, Maria Elena Massimi, Bruno Caccia, San Giacomo Maggiore Apostolo in Sedrina, Bergamo, Litostampa istituto grafico, 1998.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Raffaello Soprani, Delle vite de' pittori, scultori, ed architetti genovesi, Tomo II scritto da Carlo Giuseppe Ratti, a cura di Carlo Giuseppe Ratti, Stamperia Casamara, Genova, da Cinque Lampadi, su licenza di Superiori; numérisé par Googlebooks d'Oxford University il 2 febbraio 2007, 1769, pages 243-254.
- Anna Manzitti, Luciano Borzone, SAGEP, 2015 (monografia dell'artista)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Luciano Borzone
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Borzóne, Luciano, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Orlando Grosso, BORZONE, Luciano, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- (EN) Luciano Borzone, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.
- Franco Sborgi, BORZONE, Luciano, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 13, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1971.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 74784472 · ISNI (EN) 0000 0000 6684 3677 · CERL cnp00580770 · Europeana agent/base/96394 · ULAN (EN) 500015932 · LCCN (EN) no2015109374 · GND (DE) 124418449 · BNF (FR) cb14965499q (data) |
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