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London '66-'67

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
London '66–'67
Lingua originaleInglese
Paese di produzioneRegno Unito
Anno1968
Durata
  • VHS 30 minuti
  • DVD 60 minuti
  • EP 28 minuti 30 secondi
Dati tecniciB/N e a colori
RegiaPeter Whitehead
Produttore
  • Colin Miles
  • Mark Rye
MusichePink Floyd
Interpreti e personaggi
Pink Floyd

London '66–'67 è un film del 1967, per la regia di Peter Whitehead e presenta i Pink Floyd durante le loro sessioni di registrazioni dell'11 e 12 gennaio del 1967, negli studi della Sound Techniques, a Londra.

Le registrazioni alla Sound Techniques riguardano l'inedita Nick's Boogie ed una lunga versione di Interstellar Overdrive. Nelle medesime sessioni dell'11 e 12 gennaio i Pink Floyd registrarono, inoltre, anche Arnold Layne e Candy and a Current Bun, non presenti però nel filmato.

I Pink Floyd sono anche ripresi nel leggendario club underground UFO Club di Londra e al 14 Hour Technicolor Dream, svoltosi all'Alexandra Palace in aprile (nella stessa data erano presenti all'evento anche Yōko Ono, John Lennon e John Dunbar).

Peter Whitehead dedica esplicitamente il film, come riporta la copertina della VHS, a Syd Barrett.

Nel 2005 è stato pubblicato il DVD contenente ulteriori capitoli aggiuntivi.

Nel 2014 viene pubblicato anche l'EP Pink Floyd - London 1966/1967.

  • VHS & DVD
  1. Interstellar Overdrive (16:46)
  2. Nick's Boogie (11:50)
  • solo nel DVD
  1. Interviews with Mick Jagger, Michael Caine, David Hockney & Julie Christie
  2. Footage capturing the London Scene in the late sixties
  3. Overview with Director Peter Whitehead

CD 2014

  1. Interstellar Overdrive (16:46)
  2. Nick's Boogie (11:50)

Tonite Let's All Make Love in London

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Lo stesso argomento in dettaglio: Tonite Let's All Make Love in London.

Tonite Let's All Make Love in London è il film, sempre di Peter Whitehead, che raccoglie le performance presenti in London '66-'67 e altre esibizioni e apparizioni di Mick Jagger, Vanessa Redgrave, Lee Marvin, Julie Christie, Allen Ginsberg, Eric Burdon, Michael Caine e tanti altri, caratterizzanti la Londra della fine anni sessanta.

Collegamenti esterni

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