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Die Young (Kesha)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Die Young
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaKesha
Pubblicazione25 settembre 2012
Durata3:34
Album di provenienzaWarrior
GenereElettropop
Dance pop
Musica house
EtichettaRCA
ProduttoreDr. Luke, Cirkut, Benny Blanco
Registrazione2012
FormatiDownload digitale
Certificazioni
Dischi d'oroGermania (bandiera) Germania[1]
(vendite: 150 000+)
Dischi di platinoAustralia (bandiera) Australia (5)[2]
(vendite: 350 000+)
Canada (bandiera) Canada[3]
(vendite: 80 000+)
Danimarca (bandiera) Danimarca (2)[4]
(vendite: 36 000+)
Italia (bandiera) Italia[5]
(vendite: 30 000+)
Messico (bandiera) Messico[6]
(vendite: 60 000+)
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda[7]
(vendite: 15 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[8]
(vendite: 600 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (6)[9]
(vendite: 6 000 000+)
Svezia (bandiera) Svezia[10]
(vendite: 40 000+)
Venezuela (bandiera) Venezuela (2)[11]
(vendite: 40 000+)
Kesha - cronologia
Singolo precedente
(2011)
Singolo successivo
(2012)

Die Young è un singolo della cantante statunitense Kesha, pubblicato il 25 settembre 2012 come primo estratto dal secondo album in studio Warrior.

Durante il 2012, il singolo ha venduto negli Stati Uniti 1 645 000 copie,[12] riscuotendo anche un buon successo commerciale su scala globale.

Il brano è stato scritto nel 2011, in seguito al viaggio di Kesha intorno al mondo. Prima di incidere il suo secondo album di inediti, la cantante ha fatto un viaggio spirituale. Ripercorrendo le esperienze svolte nutrendo i cuccioli di leone o nuotando con i pescecani, Kesha ha dichiarato «di esserne rimasta colpita e di voler che il disco fosse veramente positivo, vulnerabile e sulla magia della vita».[13]

Il brano è fondamentalmente elettropop, anche se non mancano influssi relativi alla musica house.

Video musicale

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Per la promozione del singolo, in rete sono stati pubblicati due teaser trailer. Un lyric video è stato pubblicato sul canale VEVO di Kesha il giorno dell'uscita del singolo.[14] Il 24 settembre 2012, il truccatore di celebrità e blogger della rivista People, Scott Barnes, ha rivelato sul sito della rivista di essere in procinto di lavorare con Kesha per il video musicale di Die Young.[15] Sul video stesso e la sua professione di make up ha detto:

«... è bello stravolgere le aspettative della gente, perché questo crea qualcosa che non si è mai visto prima - perciò state lì a guardare che cosa realizzeremo stavolta.[15]»

La cantante è stata paparazzata sul set del video in alcuni scatti che sono approdati in rete. Jenna Hally Rubenstein di MTV è stata del parere che «Kesha non vuole praticamente vestirsi in questi giorni... e fa sembrare che la moda del non portare niente addosso stia continuando».[16]

Nel video Kesha veste i panni della sacerdotessa di una setta, che è trasportata dai suoi adepti velata in un tempio nel Messico rurale, per poi scatenarsi assieme ad essi in diverse forme di dissolutezza sessuale.[17] Secondo la rivista Billboard, il video è un atto di fede agli Illuminati.[17]

Riguardo al brano

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Le stazioni radio statunitensi hanno cominciato a boicottare Die Young (it: Morire giovani), e altre canzoni con testi che potevano turbare gli ascoltatori, dopo la strage del 14 dicembre 2012, in cui 20 bambini e sei adulti sono stati uccisi in una scuola elementare di Sandy Hook per mano dell'assassino Adam Lanza.[18]

Anche la stessa cantante ha esternato il suo disagio riguardo al testo del brano, ammettendo di considerarlo «ormai inappropriato» dopo la strage, attraverso il suo profilo Twitter:

«Non volevo cantare questo testo, ma sono stata costretta[18]»

La frase è stata immediatamente rimossa e la casa discografica si è rifiutata di commentare le sue dichiarazioni.[18]

Riguardo al video

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Dure critiche ha ricevuto anche il video musicale, a causa delle molte simbologie occulte in esso presenti, tra cui l'Occhio di Horus che tutto vede, croci rovesciate, pentacoli e triangoli.[17][19]

  1. ^ (DE) Ke$ha – Die Young – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 18 novembre 2022.
  2. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2020 Singles, su aria.com.au, Australian Recording Industry Association. URL consultato il 15 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2020).
  3. ^ (EN) Die Young – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 29 maggio 2021.
  4. ^ (DA) Die Young, su IFPI Danmark. URL consultato il 29 maggio 2021.
  5. ^ Die Young (certificazione), su FIMI. URL consultato il 29 maggio 2021.
  6. ^ (ES) Certificaciones, su Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 15 dicembre 2022. Digitare "Die Young" in "Título".
  7. ^ (EN) NZ Top 40 Singles Chart - 3 December 2012, su nztop40.co.nz, Recording Industry Association of New Zealand.
  8. ^ (EN) Die Young, su British Phonographic Industry. URL consultato il 19 febbraio 2021.
  9. ^ (EN) Kesha - Die Young – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 18 settembre 2024.
  10. ^ (SV) Kesha – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 29 maggio 2021.
  11. ^ https://media.wix.com/ugd/ff1e07_13cc06642b654b95979ea5d7fb76d27a.pdf
  12. ^ (EN) Chart Watch Extra: The Year’s Top Songs, su music.yahoo.com. URL consultato il 31 dicembre 2012.
  13. ^ Ke$ha 'Die Young' Hits Airwaves, Party Anthem Boasts Stripped, 'Hippie Rock' Sound, in The Huffington Post, AOL. URL consultato il 1º ottobre 2012.
  14. ^ Sarah Polonsky, Ke$ha - "Die Young" (Official Lyric Video), in Vibe. URL consultato il 1º ottobre 2012.
  15. ^ a b Scott Barnes, Scott Barnes's Blog: Seriously, Take a Beauty Cue from Ke$ha, in People, Time Inc. URL consultato il 2 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2012).
  16. ^ Jenna Hally Rubenstein, Ke$ha Is A Leather-Clad Wild Child On The Set Of Her 'Die Young' Video (PHOTO), in MTV, Viacom. URL consultato il 2 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2012).
  17. ^ a b c Jason Lipshutz, Ke$ha Shouts-Out Illuminati in 'Die Young' Video: Watch, in Billboard, Prometheus Global Media. URL consultato il 9 novembre 2012.
  18. ^ a b c Ke$ha: "Die Young uno sbaglio dopo Newtown", su tgcom24.mediaset.it, TGcom24. URL consultato il 20 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2012).
  19. ^ (EN) News, Ke$ha Clarifies "Die Young" Controversy, su Fuse. URL consultato il 19 novembre 2019.
  20. ^ (EN) Andamento di Die Young nella classifica dell'Australia, su australian-charts.com. URL consultato il 27 ottobre 2012.
  21. ^ (DE) Andamento Die Young nella classifica dell'Austria, su austriancharts.at, charts.com. URL consultato il 1º agosto 2015.
  22. ^ (NL) Andamento di Die Young nella classifica delle Fiandre, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 27 ottobre 2012.
  23. ^ (FR) Andamento di Die Young nella classifica della Vallonia, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 27 ottobre 2012.
  24. ^ (EN) Canadian Hot 100 - Week of November 10, 2012, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 3 novembre 2012.
  25. ^ (EN) Andamento di Die young nella classifica della Danimarca [collegamento interrotto], su danishcharts.com. URL consultato il 21 dicembre 2012.
  26. ^ (FI) Andamento die young nella classifica della Finlandia, su finnishcharts.com, IFPI. URL consultato il dicembre 2012.
  27. ^ (FR) Andamento di Die Young nella classifica della Francia, su lescharts.com. URL consultato il 6 ottobre 2012.
  28. ^ (DE) Andamento di Die Young nella classifica della Germania [collegamento interrotto], su musicline.de. URL consultato il 3 novembre 2012.
  29. ^ (EN) Billboard Japan. October 24, 2012., su billboard-japan.com, webcitation.org. URL consultato il 3 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2012).
  30. ^ (EN) IRMA Charts, su chart-track.co.uk. URL consultato il 3 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  31. ^ titolo: Classifiche settimanali dal 14 al 20 gennaio 2013, su fimi.it. URL consultato il 24 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2013).
  32. ^ The Official Lebanese Top 20 - Kesha
  33. ^ Mexico Airplay, su billboard.biz, 8 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2013).
  34. ^ Andamento Die Young nella classifica della Norvegia, su norwegiancharts.com. URL consultato il 19 novembre 2012.
  35. ^ (EN) Andamento di Die Young nella classifica della Nuova Zelanda, su nztop40.co.nz, charts.org.nz. URL consultato il 10 dicembre 2012.
  36. ^ (NL) Andamento di Die Young nella classifica dei Paesi Bassi, su dutchcharts.nl. URL consultato il 27 ottobre 2012.
  37. ^ (EN) Andamento di Die Young nella classifica del Regno Unito, su chartarchive.org. URL consultato il 2 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2012).
  38. ^ (CS) Andamento di Die Young nella classifica della Repubblica Ceca, su ifpicr.cz. URL consultato il 3 novembre 2012.
  39. ^ Official Romania chart, su romaniantop100.wordpress.com. URL consultato il 3 marzo 2013.
  40. ^ (CS) Andamento di Die Young nella classifica della Slovacchia, su ifpicr.cz. URL consultato il 3 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2007).
  41. ^ (ES) Andamento di Die Young nella classifica della Spagna, su spanishcharts.com. URL consultato il 6 ottobre 2012.
  42. ^ (EN) Gary Trust, Kesha Album & Song Chart History, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 3 novembre 2012.
  43. ^ Media Guide, su mediaguide.co.za. URL consultato il 19 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2011).
  44. ^ (SW) Andamento di Die Young nella classifica della Svezia, su swedishcharts.com. URL consultato il 3 novembre 2012.
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  50. ^ (EN) Billboard Hot 100, su billboard.com. URL consultato il 15 dicembre 2012.
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  52. ^ Classifiche annuali 2013: un anno di musica italiana, su fimi.it. URL consultato il 7 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2014).
  53. ^ Hot 100 Songs: 2013 Year-End Charts | Billboard
  54. ^ Éves összesített listák - Archívum - Hivatalos magyar slágerlisták

Collegamenti esterni

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