Boulangerite
Boulangerite | |
---|---|
Classificazione Strunz | 2.HC.15 |
Formula chimica | Pb5Sb4S11[1][2][3] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | ortorombico[1], monoclino[2][3] |
Classe di simmetria | prismatico[2] |
Parametri di cella | a: 32,443, b: 21,183, c: 4,505[1] |
Gruppo puntuale | 2/m[2] |
Gruppo spaziale | P21/b P1 1 21/b P1 21/c 1 P1/1/a[2] |
Proprietà fisiche | |
Densità | 5,7-6,3[1] g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 2,5[1][2][3]-3[2][3] |
Sfaldatura | imperfetta secondo {001} e {010}[1], distinta o buona secondo {100}[2] |
Frattura | fragile[1] |
Colore | grigio piombo[1][3], grigio blu[1], grigio[1], nero |
Lucentezza | metallica[1][2] |
Opacità | opaca[1][2] |
Striscio | bruno rossastro[1], bruno[2], grigio-nera con sfumatura rossastra |
Diffusione | rara[3] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La boulangerite è un minerale, un solfuro di piombo e antimonio. Il nome deriva dall'ingegnere minerario francese Charles Louis Boulanger[1][2] (1810–1849). Scoperto e descritto dal mineralogista Thaulow nel 1837[2].
Abito cristallino
[modifica | modifica wikitesto]I cristalli sono prismi allungati striati longitudinalmente[3], aghiformi[1][3] e piumosi[1].
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]Di origine idrotermale di bassa[1][2] e media temperatuta[2], ha paragenesi con jamesonite[3], zinkenite[3], stibnite, plagionite e sfalerite.
Il minerale si trova in vari giacimenti metalliferi insieme a blenda, galena, pirite, e vari solfuri di antimonio e di piombo[3].
Forma in cui si presenta in natura
[modifica | modifica wikitesto]Si presenta in cristalli, in aggregati granulari, fibrosi o feltrosi, massivi[1].
Caratteri fisico-chimici
[modifica | modifica wikitesto]Gli aghi sono flessibili[2]. Viene decomposto parzialmente da HNO3, solubile in HCl concentrato[3] a caldo con formazione di H2S. Fonde al cannello.
Le comuni impurità della boulangerite sono: rame, zinco, stagno e ferro[2]
- Peso molecolare: 1887,90 grammomolecole[1]
- Densità di elettroni: 5,12 g/cm³[1]
- Indici quantici[1]:
- Indici di fotoelettricità[1]:
- PE: 1093,55 barn/elettroni
- ρ: 5600,36 barn/cm³
- Indice di radioattività: GRapi: 0 (Il minerale non è radioattivo)[1].
Località di ritrovamento
[modifica | modifica wikitesto]- In Europa: a Molières nel Gard (Francia) dove il minerale fu scoperto originariamente[3]; a Trepča (Kosovo) da dove provengono i campioni migliori[3]; nella zona delle Alpi Tauri (Austria)[3]; a Surrein presso Sedrun in Val Tavetsch nel Cantone dei Grigioni (Svizzera)[3]; a Salisburgo, Clausthal e Wolfsberg (Germania); a Příbram (Repubblica Ceca); a Sala e Boliden (Svezia); a Nertchinsk (Siberia);
- In Italia: nella zona delle gola di Lugomagno sono state trovate delle concrezioni aciculari di boulangerite su quarzo[3]; in aggregati di sottilissimi aghetti simili a feltro è stata trovata nella miniera di Brosso (in provincia di Torino)[3]; rarissima è nella miniera di fluorite di Corvara nella Val Sarentino[3], nella Valle Aurina[3] e nel comune di Sarentino (provincia di Bolzano); infine in una miniera presso Seravezza nelle Alpi Apuane, ove frugando in alcune discariche si riusciva fino a qualche tempo fa a trovare qualche microcristallo di questo minerale[3] e nella miniera di piombo del Bottino, nel comune di Stazzema (provincia di Lucca); in alcune geodi del marmo di Carrara;
- In America[3]: in una miniera presso Mazapil (Messico); in una miniera dello stato di Washington (USA) da dove viene una struttura compatta e fibrosa.
Varietà
[modifica | modifica wikitesto]Se i cristalli aciculari hanno consistenza feltrosa, si ha la varietà plumosite[3]. La falkmanite è una varietà di boulangerite ricca di piombo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w Scheda tecnica del minerale
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Scheda tecnica del minerale
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w Autori vari, Boulangerite in "Come collezionare i minerali dalla A alla Z, vol. I, pagg. 172-173, Peruzzo editore (1988), Milano
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Boulangerite
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Webmin, su webmineral.com.