Andreas Andersson
Andreas Andersson | ||||||||||||||||||||||
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Andersson al Milan nel 1997 | ||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Svezia | |||||||||||||||||||||
Altezza | 186 cm | |||||||||||||||||||||
Peso | 80 kg | |||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||
Ruolo | Attaccante | |||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2005 | |||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||
Claes Andreas Andersson (Stoccolma, 10 aprile 1974) è un ex calciatore svedese, di ruolo attaccante.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Nativo di Österhaninge, quartiere a sud di Stoccolma, Andersson è cresciuto a Hova, nella Svezia centrale, dove ha svolto tutta la trafila delle giovanili.
Nel 1994 giocò 9 partite con il Tidaholms GoIF segnando 6 reti, prima di passare al Degerfors con cui fece il suo esordio nel massimo campionato svedese, giocando parte del campionato 1994 e l'intero torneo 1995. Nel frattempo svolse un provino con il Liverpool, con esito negativo[1].
Andersson fu acquisito dall'IFK Göteborg nel 1996, anno in cui la squadra biancoblu vinse il titolo nazionale anche grazie alle 19 reti messe a segno dallo stesso giocatore, che chiuse la stagione in vetta alla classifica marcatori e ottenne il riconoscimento di giocatore svedese dell'anno[1].
Nell'estate del 1997 il Milan, che già aveva affrontato Andersson l'anno prima in Champions League, preleva l'attaccante svedese per 3 miliardi di lire. Il 5 ottobre 1997 firmò la sua unica marcatura in Serie A grazie a un colpo di testa nel corso di Empoli-Milan, terminata 0-1.
La sua parentesi con i rossoneri di Fabio Capello durò pochi mesi, poiché nel gennaio 1998 fu ceduto agli inglesi del Newcastle Utd, transazione conclusa con versamento di 9,8 miliardi di lire.[2] Rimase in forza alla formazione inglese per una stagione e mezzo, durante la quale giocò una finale di FA Cup persa a Wembley contro l'Arsenal. Al Newcastle chiuse con 4 gol in 27 presenze in Premier League: queste prestazioni negative portano il Daily Mail a piazzarlo in trentatreesima posizione in una classifica dei 50 peggiori attaccanti nella storia della Premier League.[3]
Nell'estate 1999 è ritornato in Svezia, questa volta all'AIK che per averlo pagò 19 milioni di corone agli inglesi, in quello che fu il trasferimento più costoso nella storia del club[4]. Con la squadra arrivò alla fase a gironi di Champions League 1999-2000 (in cui segnò una doppietta all'Arsenal[5]) ma qualche mese più tardi, alla quarta giornata del campionato 2000, si ruppe il legamento crociato anteriore del ginocchio destro[4], rientrando solo l'anno successivo dopo un lungo stop. Nel 2001 e 2002 fu il miglior marcatore della sua squadra, rispettivamente con 9 e 8 reti. Nel 2003 si infortunò nuovamente al legamento crociato, e la sua assenza dai campi durò 21 mesi[4]. Rientrò in campo nel 2005, con l'AIK nel frattempo retrocesso in seconda serie, ma dopo 6 partite comunicò l'intenzione di ritirarsi.
Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Convocato nella nazionale svedese per 43 volte, ha segnato 8 gol. Ha partecipato anche ai Mondiali 2002 di Corea e Giappone, durante i quali sfiorò il gol contro l'Argentina, colpendo la parte inferiore della traversa[4].
Dopo il ritiro
[modifica | modifica wikitesto]Ricopre il ruolo di opinionista presso la più famosa televisione a pagamento svedese e per un canale monotematico dedicato all'hockey su ghiaccio.
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Cronologia presenze e reti in Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Andreas Andersson, il regalo di Capello al Milan, su tuttomercatoweb.com, 23 agosto 2006.
- ^ Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 14 (1997-1998), Panini, 6 agosto 2012, p. 10.
- ^ (EN) Tom Bellwood, THE LIST: The worst strikers to have played in the Premier League, Nos 40-31, in The Daily Mail, 8 ottobre 2009. URL consultato il 16 novembre 2014.
- ^ a b c d (SV) ANDREAS ANDERSSON - SKYTTEKUNGEN SOM STOPPADES AV KNÄSKADOR, su aik.se (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2014).
- ^ (EN) Tabellino di AIK-Arsenal, su uefa.com, 2 novembre 1999.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Andreas Andersson
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Andreas Andersson, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Andreas Andersson, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Andreas Andersson, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN) Andreas Andersson, su soccerbase.com, Racing Post.
- (SV) Andreas Andersson, su svenskfotboll.se, Federazione calcistica della Svezia.
- (EN, ES, CA) Andreas Andersson, su BDFutbol.com.
- (EN, RU) Andreas Andersson, su eu-football.info.