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Cupressus macrocarpa

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Cipresso di Monterey
Cupressus macrocarpa
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisionePinophyta
ClassePinopsida
OrdinePinales
FamigliaCupressaceae
GenereCupressus
SpecieC. macrocarpa
Nomenclatura binomiale
Cupressus macrocarpa
Hartw. ex Gordon, 1849
Areale


Il cipresso di Monterey (Cupressus macrocarpa Hartw. ex Gordon, 1849) è un albero della famiglia Cupressaceae[2] originario delle coste della California (di preciso della Baia di Monterey), dove cresce in pendii rocciosi e inerpicati esposti al mare. Fu introdotto in Europa nel XIX secolo come pianta ornamentale per la sua bellezza e il suo portamento elegante, ed è oggi una delle piante ornamentali più diffuse nei parchi e giardini.

L'albero può raggiungere i 20 metri di altezza e ha una chioma prima conica e poi espansa, che con l'età assume un portamento a ombrello. Il tronco è diritto e robusto, con una corteccia di colore bianco-grigiastra o nocciola chiaro. Le foglie sono squamiformi, persistenti e di colore verde scuro. I fiori sono maschili e femminili e si sviluppano in primavera. I frutti sono dei galbuli globosi o ellissoidali di colore bruno scuro.

È una pianta che predilige terreni sciolti e ben drenati. Nei primi anni di vita è consigliabile proteggerlo dal vento forte. Le piante giovani hanno bisogno di protezione anche dal freddo, in caso di temperature inferiori allo zero. Può essere esposto in pieno sole o all'ombra, ma è importante che abbia una buona luce durante tutto il giorno.[3]

Strofinando o potando le foglie la pianta emana un intenso e caratteristico profumo di limone.

Distribuzione e habitat

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Il suo areale è ristretto alle aree costiere della contea di Monterey, in California (USA).[1]

"Lone Cypress", un Cupressus macrocarpa vecchio 250 anni sulla 17-Mile Drive, California.

Conservazione

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La IUCN Red List classifica Cupressus macrocarpa come specie vulnerabile.[1]

Se coltivata in piena terra all'aperto, non necessita di annaffiature.

Per la coltivazione in vaso, nel periodo estivo le annaffiature andrebbero fatte una volta a settimana. Gli eccessi di acqua possono far marcire la pianta.

Il terreno ideale deve essere sciolto e ben drenato, composto da 3 parti di torba e 1 di terriccio, sostanze organiche animali o vegetali, ed elementi inerti come pomice,o agriperlite.

In primavera e in autunno si possono fare degli interventi di difesa con insetticidi e fungicidi, per prevenire attacchi di afidi che sono facilitati da piogge frequenti e un alto tasso di umidità.

Le potature se necessarie andrebbero fatte a fine inverno.

La pianta può essere esposta in pieno sole o all'ombra, l'importante che abbia una buona luce durante tutto il giorno, e che sia riparata da vento forte. Se la pianta è giovane è consigliabile coprirla con un sacco trasparente o riporla in una serra se le temperature scendono sotto lo zero.

  • Cupressus macrocarpa cultivar Goldcrest, è di forma colonnare-conica
  • Cupressus macrocarpa cultivar Wilma, di dimensioni molto più ridotte e di colore più chiaro
  1. ^ a b c (EN) Farjon A. 2013, Cupressus macrocarpa, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Cupressus macrocarpa, in The Plant List.
  3. ^ ecosostenibile, Cupressus macrocarpa: Sistematica, Habitat, Coltivazione, su Un Mondo Ecosostenibile, 9 novembre 2018. URL consultato il 1º novembre 2023.

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