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Cisti epatica

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Cisti epatica
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM751.62
ICD-10K76.8
Sinonimi
cisti epatica non parassitaria
cisti epatica semplice
cisti epatica solitaria
cisti epatica uniloculare

Il termine cisti epatica si riferisce alle cisti singole non-parassitarie del fegato, conosciute anche come cisti semplici.

Lo stesso argomento in dettaglio: Echinococcosi cistica.

La causa di cisti semplice non è nota, ma si crede sia una condizione congenita. Tipicamente, il fluido all'interno della cisti ha una composizione in elettroliti simile al plasma. Bile, amilasi e globuli bianchi sono assenti. Il fluido delle cisti è continuamente secreto dal rivestimento epiteliale della cisti. Per questo motivo, l'agoaspirato delle cisti semplici non è risolutivo.

In alcuni casi le cisti epatiche rappresentano uno stadio del ciclo vitale di alcuni parassiti, come l'echinococco.

Segni e sintomi

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Le cisti semplici di solito non danno sintomi. Le grandi cisti possono causare occasionalmente qualche dolore sordo o gonfiore nel quadrante in alto a destra. L'ittero (pigmentazione gialla di cute e sclera), causato dalla ostruzione del dotto biliare, è raro.

Esami di laboratorio e strumentali

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Per la diagnosi di cisti semplice il medico può effettuare un semplice esame fisico (palpazione addominale), e fare un'indagine dello storico clinico. Può anche essere effettuata una TAC addominale.

Diagnosi differenziale

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Le lesioni cistiche del fegato includono, oltre alle cisti semplici, cisti multiple (malattia del fegato policistico o PCLD), cisti da parassiti o cisti idatidea (echinococco), tumori cistici (cistoadenoma, cistadenocarcinoma) e ascessi.

Le cisti semplici in genere non richiedono trattamento, a meno che non diventino abbastanza grandi da causare dolore.

Nel caso sia necessario ridurne le dimensioni, i medici possono rimuovere il liquido dalla cisti. Si procede all'aspirazione del liquido per via percutanea, vale a dire tramite l'inserimento di un ago attraverso la pelle sotto la guida degli ultrasuoni.

Tuttavia, le cisti tendono a riempirsi di nuovo dopo la procedura. Per limitare la riformazione delle cisti, dopo che il liquido è stato tolto, i medici possono iniettare una sostanza–detta sclerosante–nella cisti per incollarne le pareti. La sclerosante più frequentemente usata è l'alcool.

In alternativa, si può procedere per via chirurgica alla fenestrazione laparoscopica della cisti, ovvero alla rimozione di parte della parete della cisti.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • eMedicine, su emedicine.medscape.com.
  • Britishlivertrust, su britishlivertrust.org.uk. URL consultato il 7 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2011).
  • Clevelandclinic, su my.clevelandclinic.org.
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