Coordinate: 46°09′08.28″N 13°44′39.48″E

Santa Lucia (Tolmino): differenze tra le versioni

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'''Santa Lucia d'Isonzo'''<ref>Cfr. il toponimo "S. Lucia" a p. 55 sull'''Atlante geografico Treccani'', vol I, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008.</ref> (in [[Lingua slovena|sloveno]]: ''Most na Soči'') è una frazione del comune sloveno di [[Tolmino]] di 445 abitanti<ref>[http://www.citypopulation.de/php/slovenia-goriska.php Popolazione dei comuni e degli insediamenti del Goriziano Sloveno]</ref>.


== Geografia fisica ==
== Geografia fisica ==
Santa Lucia d'Isonzo è abbarbicata su uno sperone roccioso in prossimità della confluenza dell'[[Idria (fiume)|Idria]] nell'[[Isonzo]]. In passato gli alvei dei due fiumi, profondamente scavati nella roccia, fornivano all'insediamento un'eccellente protezione dai nemici. A causa del limitrofo bacino idrico di [[Canale d'Isonzo|Doblari]], i meandri del fiume furono interamente inondati e ai piedi del paese si costituì uno specchio d'acqua che ora attrae sia pescatori che visitatori, i quali possono ora percorrere sentieri panoramici. Anche i basamenti calcarei di Chiusa di Tolmino<ref name=carta1938>{{Cita libro |titolo =Carte geologica e pedologiche delle provincie di Gorizia e Trieste e del territorio delle bonifiche della Bassa Friulana |autore =Arturo De Varda|autore2 =Francesco Blasi |autore3 =Guido Randich |url =https://www.biblioest.it:443/SebinaOpac/.do?idopac=TSA2214571 |editore =Fondazione per la Sperimentazione agraria |città =Firenze |anno =1938}}</ref> (''Pod Ključem'') sono di interesse geologico.
Santa Lucia è abbarbicata su uno sperone roccioso in prossimità della confluenza dell'[[Idria (fiume)|Idria]] nell'[[Isonzo]]. In passato gli alvei dei due fiumi, profondamente scavati nella roccia, fornivano all'insediamento un'eccellente protezione dai nemici. A causa del limitrofo bacino idrico di [[Canale d'Isonzo|Doblar]], i meandri del fiume furono interamente inondati e ai piedi del paese si costituì uno specchio d'acqua che ora attrae sia pescatori che visitatori, i quali possono ora percorrere sentieri panoramici. Anche i basamenti calcarei di Pod Ključem sono di interesse geologico.

== Origini del nome ==
Durante il dominio asburgico, il paese era chiamato in sloveno ''Sveta Lucija ob Soči'', in italiano ''Santa Lucia'' o ''Santa Lucia di Tolmino'', e in tedesco ''Sankta Luzia<ref name=":2" />'' o ''Maurus Brucke''. Nel [[1947]], dopo la [[seconda guerra mondiale]] e la cessione della [[Venezia Giulia]] alla Jugoslavia il paese prese il nome di ''Sveta Lucja na Mostu'' che poi cambiò definitivamente nel [[1952]] in ''Most na Soči'' (lett. ''Ponte d'Isonzo''), a sottolineare la sua posizione geografica a cavallo tra l'[[Isonzo]] e il [[Idria (fiume)|fiume Idria]], che ha costituito nei secoli una solida barriera naturale contro gli invasori, anche se la motivazione reale fu l'abolizione di ogni riferimento alla religione decretata dal regime comunista.


== Storia ==
== Storia ==
Ritrovamenti archeologici eccezionali (più di 7.000 tombe tornate alla luce) fanno di questa località uno tra i siti archeologici della preistoria più importanti d'[[Europa]]. I rilevanti ritrovamenti spaziano dalla fine dell'[[età del Bronzo]] e gli albori dell'epoca romana. Dal momento che la maggior parte di essi risale dell'età del ferro, si ritiene che sia esistita una comunità consistente, la ''Civiltà di Santa Lucia'' (''Sveta Lucija Culture''). Al periodo romano risalgono invece le rovine di una abitazione, non lontane dal centro del paese.
Ritrovamenti archeologici eccezionali (più di 7.000 tombe tornate alla luce) fanno di questa località uno tra i siti archeologici della preistoria più importanti d'[[Europa]]. I rilevanti ritrovamenti spaziano dalla fine dell'[[età del Bronzo]] e gli albori dell'epoca romana. Dal momento che la maggior parte di essi risale dell'età del ferro, si ritiene che sia esistita una comunità consistente, la ''Civiltà di Santa Lucia'' (''Sveta Lucija Culture''). Al periodo romano risalgono invece le rovine di una abitazione, non lontane dal centro del paese.
Altri reperti di Santa Lucia sono esposti in vari musei archeologici come quello di [[Trieste]], di [[Vienna]] e [[Tolmino]], il capoluogo<ref>[http://www.tol-muzej.si Museo Archeologico di Tolmino]</ref>.
Altri reperti di Santa Lucia sono esposti in vari musei archeologici come quello di [[Trieste]], di [[Vienna]] e [[Tolmino]], il capoluogo<ref>{{cita testo|url=http://www.tol-muzej.si|titolo=Museo Archeologico di Tolmino}}</ref>.


Dopo la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], e la parentesi del [[Regno ostrogoto]], i [[Longobardi]] si insediarono nel suo territorio, seguiti poi attorno al [[VI secolo]] da popolazioni [[Slavi|slave]]. Alla caduta del [[Regno longobardo]] subentrarono quindi i [[Franchi]]; nell'[[887]] [[Arnolfo di Carinzia|Arnolfo]], Re dei Franchi orientali, istituì la [[Marca (circoscrizione)|marca]] di [[Carniola]]; nel [[957]] la [[Carniola]] passò sotto l'autorità del [[Ludovico II il Germanico|Duca di Baviera]] e poi nel [[976]] nel [[Ducato di Carinzia]] appena costituito dall'imperatore [[Ottone II di Sassonia|Ottone II]].<br />
Dopo la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], e la parentesi del [[Regno ostrogoto]], i [[Longobardi]] si insediarono nel suo territorio, seguiti poi attorno al [[VI secolo]] da popolazioni [[Slavi|slave]]. Alla caduta del [[Regno longobardo]] subentrarono quindi i [[Franchi]]; nell'[[887]] [[Arnolfo di Carinzia|Arnolfo]], Re dei Franchi orientali, istituì la [[Marca (circoscrizione)|marca]] di [[Carniola]]; nel [[957]] la [[Carniola]] passò sotto l'autorità del [[Ludovico II il Germanico|Duca di Baviera]] e poi nel [[976]] nel [[Ducato di Carinzia]] appena costituito dall'imperatore [[Ottone II di Sassonia|Ottone II]].

In seguito il [[Ducato di Carinzia]] passò, come ricompensa per i servigi resi all'imperatore [[Rodolfo I d'Asburgo|Rodolfo I]] contro [[Ottocaro II di Boemia]], a [[Mainardo II di Tirolo-Gorizia]]; il territorio di Santa Lucia quindi entrò nella [[Contea di Gorizia]] e in seguito della [[Contea di Gorizia e Gradisca]]<ref>rielaborazione G.I.S. con i confini attuali e quelli del ''Josephinische Landesaufnahme'' (1763-1787), in Isonzo-Soča n.79/80 – Ottobre/Novembre 2008, pg. 18-22, “La Contea di Gorizia tra vecchi e nuovi confini”, Michele Di Bartolomeo</ref>.<br />
In seguito il [[Ducato di Carinzia]] passò, come ricompensa per i servigi resi all'imperatore [[Rodolfo I d'Asburgo|Rodolfo I]] contro [[Ottocaro II di Boemia]], a [[Mainardo II di Tirolo-Gorizia]]; il territorio di Santa Lucia quindi entrò nella [[Contea di Gorizia]] e in seguito della [[Contea di Gorizia e Gradisca]]<ref>rielaborazione G.I.S. con i confini attuali e quelli del ''Josephinische Landesaufnahme'' (1763-1787), in Isonzo-Soča n.79/80 – Ottobre/Novembre 2008, pg. 18-22, “La Contea di Gorizia tra vecchi e nuovi confini”, Michele Di Bartolomeo</ref>.
Con il [[trattato di Schönbrunn]] ([[1809]]) entrò a far parte delle [[Province Illiriche]].<br />

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Con il [[trattato di Schönbrunn]] ([[1809]]) entrò a far parte delle [[Province Illiriche]].
Dopo la [[Prima guerra mondiale]] entrò a far parte del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] nella Provincia del Friuli<ref name="Gazzetta">[http://augusto.digitpa.gov.it/gazzette/index/download/id/1923099_PNC Regio Decreto 29 marzo 1923, G.U. 27 aprile 1923, n.99]</ref> come comune autonomo<ref name="Gazzetta"/>, con il nome di Santa Lucia di Tolmino, e comprendeva gli insediamenti (''naselja'') di [[Ciadra]] (''Čadrg''), [[Dollia|Dòllia]] (''Dolje''), [[Gabria di Tolmino|Gàbria di Tolmino]] (''Gabrje''), [[Lubino (Tolmino)|Lubino]] (''Ljubinj''), [[Piedimelze]] (''Podmelec''), [[Polubino]] (''Poljubinj''), [[Prapeno di Lubino|Pràpeno di Lubino]] (''Prapetno''), [[Rauna di Sabicce|Ràuna di Sàbicce]] (''Tolminske Ravne''), [[Sabicce di Tolmino|Sàbbice di Tolmino]] (''Žabče''), [[Sellischie di Tolmino|Sellìschie di Tolmino]] (''Selišče''), [[Sottolmino]] (''Zatolmin''), Villa Grotta di Dante (''Zadlaz-Žabče'') e [[Vollària]] (''Volarje'').<br />

Nel [[1927]], con la ricostituzione della provincia di Gorizia<ref>[http://archiviodistatogorizia.beniculturali.it/il-patrimonio/fondi-amministrativi/prefettura-di-gorizia-1927-1988-inventari Archivio di Stato di Gorizia]</ref> il comune cedette i suoi insediamenti al comune di [[Tolmino]], ma assorbì i comuni di [[Paniqua]] e [[Monte San Vito (Tolmino)|Monte San Vito]].
Col [[Congresso di Vienna]] nel [[1815]] rientrò in mano austriaca come parte del [[Regno d'Illiria]]; passò nel 1849 sotto il profilo amministrativo al [[Litorale austriaco]]. All'epoca della costituzione del [[comune catastale]] di ''Sankt Luczia'', esso comprendeva i vicini insediamenti di Modrea/Modrej e Bazha/[[Bača pri Modreju|Bača]] e il territorio dell'attuale insediamento di Postaja.<ref>{{Cita web |url=https://www.archiviodistatotrieste.it/AriannaWeb/main.htm?eads=*#38112_archivio |titolo=Santa Lucia (<nowiki>''St. Luczja''</nowiki>) – catasto austriaco franceschino |accesso=28 febbraio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200228103334/https://www.archiviodistatotrieste.it/AriannaWeb/main.htm?eads=*%23archivio#38112_archivio |urlmorto=sì }}</ref><ref name=catasto1824>{{Cita web|url=https://maps.arcanum.com/en/map/cadastral/?layers=here-aerial%2C3%2C4&bbox=1521753.0018309935%2C5802134.093941628%2C1539935.4599343298%2C5808793.670030975|titolo=Habsburg Empire - Cadastral maps (XIX. century)}}</ref> In seguito ad esso vennero aggregati anche i comuni catastali di Idria di Bazha (''Idrija pri Bači''), Lom di Tolmino (''Tolminski Lom''), Slap e Modreiza (''Modrejce'').<ref name="catasto1824" /><ref name=":2">{{cita web|url=http://www.austriahungary.info/en/gazetteer1900/kustenland/tolmein_-_tolmino_-_tolmin|titolo=Gemeindelexikon, der im Reichsrate Vertretenen Königreiche und Länder. Herausgegeben von der K.K. Statistischen Zentralkommission. VII. Österreichisch-Illyrisches Küstenland (Triest, Görz und Gradiska, Istrien). Wien 1910|accesso=25 ottobre 2022|dataarchivio=14 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140314234908/http://www.austriahungary.info/en/gazetteer1900/kustenland/tolmein_-_tolmino_-_tolmin|urlmorto=sì}}</ref>

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Nel [[1927]], con la ricostituzione della provincia di Gorizia<ref>{{Cita web |url=http://archiviodistatogorizia.beniculturali.it/il-patrimonio/fondi-amministrativi/prefettura-di-gorizia-1927-1988-inventari# |titolo=Archivio di Stato di Gorizia |accesso=14 novembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100130070835/http://archiviodistatogorizia.beniculturali.it/il-patrimonio/fondi-amministrativi/prefettura-di-gorizia-1927-1988-inventari# |urlmorto=sì }}</ref> il comune assorbì i territori dei dissolti comuni di [[Paniqua]] e [[Monte San Vito (Tolmino)|Monte San Vito]].<ref>{{Cita web|url=http://www.elesh.it/storiacomuni/storia_comune.asp?istat=031727|titolo=Storia dei Comuni - Santa Lucia d'Isonzo}}</ref>


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== Luoghi d'Interesse ==
== Luoghi d'Interesse ==
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Il paese, durante il dominio asburgico, costituiva il comune omonimo insieme alla frazione di ''[[Santa Lucia Stazione]]'' (''Postaja'') e il suo nome in sloveno era ''Sveta Lucija ob Soči'', ''Santa Lucia di Tolmino'' o ''Santa Lucia d'Isonzo'' in italiano e in tedesco ''Sankta Luzia'' o ''Maurus Brucke''. Nel 1947, dopo la Seconda guerra mondiale e la cessione della [[Venezia Giulia]] alla Jugoslavia il paese prese il nome di ''Sveta Lucja na Mostu'' che poi cambiò definitivamente nel 1952 in ''Most na Soči'' (lett. ''Ponte d'Isonzo''), a sottolineare la sua posizione geografica a cavallo tra l'[[Isonzo]] e il fiume [[Idria (fiume)|Idria]], che ha costituito nei secoli una solida barriera naturale contro gli invasori, anche se la motivazione reale fu l'abolizione di ogni riferimento alla religione decretata dal regime comunista.
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== Note ==
== Note ==
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
* [[Stazione di Santa Lucia d'Isonzo]]
* [[Stazione di Santa Lucia (Slovenia)|Stazione di Santa Lucia]]


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==

Versione delle 19:10, 4 giu 2024

Santa Lucia
insediamento
(SL) Most na Soči
Santa Lucia – Veduta
Santa Lucia – Veduta
Localizzazione
StatoSlovenia (bandiera) Slovenia
Regione statisticaGoriziano
ComuneTolmino
Territorio
Coordinate46°09′08.28″N 13°44′39.48″E
Altitudine159 m s.l.m.
Superficie1,57 km²
Abitanti445 (31-12-2008)
Densità283,44 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale5216
Fuso orarioUTC+1
Nome abitanti(SL) Mostovčani
Provincia storicaTolmino
Cartografia
Mappa di localizzazione: Slovenia
Santa Lucia
Santa Lucia

Santa Lucia[1][2], già Santa Lucia d'Isonzo[3] (in sloveno Most na Soči, in passato Sveta Lucija[4], in tedesco Sankt Luzia[5], desueto) è una frazione (naselje) del comune sloveno di Tolmino di 445 abitanti[6].

Geografia fisica

Santa Lucia è abbarbicata su uno sperone roccioso in prossimità della confluenza dell'Idria nell'Isonzo. In passato gli alvei dei due fiumi, profondamente scavati nella roccia, fornivano all'insediamento un'eccellente protezione dai nemici. A causa del limitrofo bacino idrico di Doblar, i meandri del fiume furono interamente inondati e ai piedi del paese si costituì uno specchio d'acqua che ora attrae sia pescatori che visitatori, i quali possono ora percorrere sentieri panoramici. Anche i basamenti calcarei di Pod Ključem sono di interesse geologico.

Origini del nome

Durante il dominio asburgico, il paese era chiamato in sloveno Sveta Lucija ob Soči, in italiano Santa Lucia o Santa Lucia di Tolmino, e in tedesco Sankta Luzia[5] o Maurus Brucke. Nel 1947, dopo la seconda guerra mondiale e la cessione della Venezia Giulia alla Jugoslavia il paese prese il nome di Sveta Lucja na Mostu che poi cambiò definitivamente nel 1952 in Most na Soči (lett. Ponte d'Isonzo), a sottolineare la sua posizione geografica a cavallo tra l'Isonzo e il fiume Idria, che ha costituito nei secoli una solida barriera naturale contro gli invasori, anche se la motivazione reale fu l'abolizione di ogni riferimento alla religione decretata dal regime comunista.

Storia

Ritrovamenti archeologici eccezionali (più di 7.000 tombe tornate alla luce) fanno di questa località uno tra i siti archeologici della preistoria più importanti d'Europa. I rilevanti ritrovamenti spaziano dalla fine dell'età del Bronzo e gli albori dell'epoca romana. Dal momento che la maggior parte di essi risale dell'età del ferro, si ritiene che sia esistita una comunità consistente, la Civiltà di Santa Lucia (Sveta Lucija Culture). Al periodo romano risalgono invece le rovine di una abitazione, non lontane dal centro del paese. Altri reperti di Santa Lucia sono esposti in vari musei archeologici come quello di Trieste, di Vienna e Tolmino, il capoluogo[7].

Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, e la parentesi del Regno ostrogoto, i Longobardi si insediarono nel suo territorio, seguiti poi attorno al VI secolo da popolazioni slave. Alla caduta del Regno longobardo subentrarono quindi i Franchi; nell'887 Arnolfo, Re dei Franchi orientali, istituì la marca di Carniola; nel 957 la Carniola passò sotto l'autorità del Duca di Baviera e poi nel 976 nel Ducato di Carinzia appena costituito dall'imperatore Ottone II.

In seguito il Ducato di Carinzia passò, come ricompensa per i servigi resi all'imperatore Rodolfo I contro Ottocaro II di Boemia, a Mainardo II di Tirolo-Gorizia; il territorio di Santa Lucia quindi entrò nella Contea di Gorizia e in seguito della Contea di Gorizia e Gradisca[8].

Con il trattato di Schönbrunn (1809) entrò a far parte delle Province Illiriche.

Col Congresso di Vienna nel 1815 rientrò in mano austriaca come parte del Regno d'Illiria; passò nel 1849 sotto il profilo amministrativo al Litorale austriaco. All'epoca della costituzione del comune catastale di Sankt Luczia, esso comprendeva i vicini insediamenti di Modrea/Modrej e Bazha/Bača e il territorio dell'attuale insediamento di Postaja.[9][10] In seguito ad esso vennero aggregati anche i comuni catastali di Idria di Bazha (Idrija pri Bači), Lom di Tolmino (Tolminski Lom), Slap e Modreiza (Modrejce).[10][5]

Dopo la prima guerra mondiale entrò a far parte del Regno d'Italia nella Provincia del Friuli[11] come comune autonomo[11], con il nome di Santa Lucia di Tolmino, e comprendeva, oltre a Modrea e e Baza di Modrea/Baccia di Modrea (Bača pri Modreju) le frazioni di Modreize/Modreuzza (Modrejce); Idria presso Baci/Idria della Baccia (Idrija pri Bači); Slap d'Idria/Slappe d'Idria (Slap ob Idrijci), col centro abitato di Roce (Roče) e infine Lom di Tolmino (Tolminski Lom), con i centri abitati di Log e Grudenca (Grudnica).[4][3]

Nel 1927, con la ricostituzione della provincia di Gorizia[12] il comune assorbì i territori dei dissolti comuni di Paniqua e Monte San Vito.[13]

Nel 1934 il comune, allora denominato Santa Lucia di Tolmino, assunse la denominazione di Santa Lucia d'Isonzo[14].

Luoghi d'Interesse

La Chiesa parrocchiale presente nella località è dedicata a Santa Lucia e appartiene alla diocesi di Capodistria[15]. La chiesa più antica del paese è però la cappella dedicata a San Mauro che, secondo le prime testimonianze scritte, risale al 1192. Poco lontano dal centro della frazione, nella località Postaja si trova un solenne monumento ai caduti durante la prima guerra mondiale.

Note

  1. ^ Atlante geografico Treccani, I, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008, p. 55.
  2. ^ Cfr. "Santa Lucia" nella Cartografia di base DeAgostini sul Geoportale Nazionale del Ministero dell'Ambiente (visualizzabile dal menù "Strumenti": Servizi: "WMS" → Ente: "wms.pcn.minambiente.it" → Servizio: "Cartografia di base - De Agostini").
  3. ^ a b 2.32: Provincia di Gorizia (PDF), in 8. Censimento generale della popolazione : 21 aprile 1936, 2: Province., 1937, p. 12.
  4. ^ a b Censimento della popolazione del Regno d'Italia (1 dicembre 1921) (PDF), 3 "Venezia Giulia", 1926, p. 51.
  5. ^ a b c Gemeindelexikon, der im Reichsrate Vertretenen Königreiche und Länder. Herausgegeben von der K.K. Statistischen Zentralkommission. VII. Österreichisch-Illyrisches Küstenland (Triest, Görz und Gradiska, Istrien). Wien 1910, su austriahungary.info. URL consultato il 25 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2014).
  6. ^ Popolazione dei comuni e degli insediamenti del Goriziano Sloveno.
  7. ^ Museo Archeologico di Tolmino.
  8. ^ rielaborazione G.I.S. con i confini attuali e quelli del Josephinische Landesaufnahme (1763-1787), in Isonzo-Soča n.79/80 – Ottobre/Novembre 2008, pg. 18-22, “La Contea di Gorizia tra vecchi e nuovi confini”, Michele Di Bartolomeo
  9. ^ Santa Lucia (''St. Luczja'') – catasto austriaco franceschino, su archiviodistatotrieste.it. URL consultato il 28 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2020).
  10. ^ a b Habsburg Empire - Cadastral maps (XIX. century), su maps.arcanum.com.
  11. ^ a b Regio Decreto 29 marzo 1923, G.U. 27 aprile 1923, n.99.
  12. ^ Archivio di Stato di Gorizia, su archiviodistatogorizia.beniculturali.it. URL consultato il 14 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2010).
  13. ^ Storia dei Comuni - Santa Lucia d'Isonzo, su elesh.it.
  14. ^ R.D. 27 dicembre 1934, n. 2295
  15. ^ Lista delle Chiese della Diocesi di Capodistria (PDF) (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2009).

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