Modifica di Rivelli
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Nel 1407 in una lettera del Re Carlo VI dei Franchi, sulla formazione agli ambasciatori per l'unificazione della Chiesa al Papa Benedetto, nomina '''Johanne de Rivello''' come segretario del Duca d'Aquitania.<ref>''Tesaurus Novus Anecdotorum'', Tomo II, p. 1357</ref> |
Nel 1407 in una lettera del Re Carlo VI dei Franchi, sulla formazione agli ambasciatori per l'unificazione della Chiesa al Papa Benedetto, nomina '''Johanne de Rivello''' come segretario del Duca d'Aquitania.<ref>''Tesaurus Novus Anecdotorum'', Tomo II, p. 1357</ref> |
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Nel 1605 a Campagna nella chiesa della S.S. Trinità, nell'altare di San Donato aveva patronato di sepoltura la Famiglia Rivelli conti di Rivello e di |
Nel 1605 a Campagna nella chiesa della S.S. Trinità, nell'altare di San Donato aveva patronato di sepoltura la Famiglia Rivelli conti di Rivello e di Grasigliati, come si ricava da una lapide del 1605 che era lì collocata.<ref>Maurizio Ulino, Antonino Vincenzo Rivelli, op. cit., pp. 34,35</ref> |
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Ancora una testimonianza più recente, nel 1737 '''Domenico Antonio Rivelli''' è il maggior contribuente in termini di tasse di Marsiconuovo. All'epoca è censito come nobile possidente<ref>Antonio Lotierzo, ''Nell'Europa moderna: Marsicensi''</ref><ref>Prof. Francesco Balletta, ''Le Finanze del Comune di Marcisonuovo nel Settecento'', Università Federico II di Napoli, Facoltà di Economia, Storia Economica</ref>. |
Ancora una testimonianza più recente, nel 1737 '''Domenico Antonio Rivelli''' è il maggior contribuente in termini di tasse di Marsiconuovo. All'epoca è censito come nobile possidente<ref>Antonio Lotierzo, ''Nell'Europa moderna: Marsicensi''</ref><ref>Prof. Francesco Balletta, ''Le Finanze del Comune di Marcisonuovo nel Settecento'', Università Federico II di Napoli, Facoltà di Economia, Storia Economica</ref>. |