Kismet (musical): differenze tra le versioni

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Versione delle 00:06, 1 feb 2011

Disambiguazione – Se stai cercando il film del 1944, vedi Kismet (film).
Disambiguazione – Se stai cercando il programma, vedi Kismet.

Kismet è un musical di Broadway ispirato alle suggestive Le mille e una notte, prodotto da Charles Lederer, scritto da Robert Wright e George Forrest, con musiche adattate dai lavori del celebre compositore russo Aleksandr Borodin.
La produzione originale debuttò a Broadway nel 1953, includendo nel cast Alfred Drake (il poeta Hajj), Doretta Morrow (la figlia, Marsinah), Richard Kiley (Califfo di Baghdad), Joan Diener (Lalume, moglie del malvagio Wazir). Vinse ai Tony Awards nel 1954 come miglior musical.

La Trama

Nell'antica Baghdad, il poeta Hajj tenta di vendere i suoi versi poetici ma non riuscendovi manda la figlia Marsinah a rubare della frutta al Bazar.
Giocando d'astuzia, il poeta riesce a raccogliere il denaro dei passanti spacciandosi per un mago che sa cambiare il fato avverso alle persone. Il vecchio brigante Jawal, credendolo realmente un mago, gli da 100 monete d'oro per ritrovare il suo figlio scomparso da tempo.
Nel frattempo Marsinah fa la conoscenza del giovane Califfo in incognito, che fingendosi giardiniere inizia un intreccio amoroso con lei.
Hajj vede dimezzato il suo gruzzolo per compensare un mercante che ha scoperto il furto della figlia; il poeta viene arrestato dal capo della polizia, il malvagio Wazir, perché trovato in possesso di monete rubate a suo tempo (dal brigante Jawal, che gliele aveva date).
Hajj fa la conoscenza della sensuale moglie di Wazir, Lalume, che lo salva dalla mutilazione della mano.
Entra in scena Jawal, che riconosce in Wazir il figlio perduto, e decanta i grandi poteri magici di Hajj; l'equivoco spinge Wazir, che nel frattempo è venuto a sapere del nuovo amore del Califfo, a chiedere al poeta-mago di cambiare il destino, perché interessato ad un matrimonio reale combinato con le principesse di Ababu. In cambio Hajj diventerà emiro.
Dopo una serie di tresche per impedire il matrimonio del Califfo, Hajj ucciderà il malvagio Wazir affogandolo nella piscina, rifiutando il perdono reale, e chiedendo invece di essere esiliato in un'oasi, per "consolare" la bella vedova Lalume.

Musiche

  • Sands Of Time
  • Fate
  • Bazaar of The Caravans
  • Not Since Nineveh
  • Baubles, Bangles and Beads
  • Stranger in Paradise
  • He's In Love!
  • Gesticulate
  • Night of My Nights
  • And This in My Beloved
  • The Olive Tree
  • Zubbediya, Samahris' Dance
  • Stranger in Paradise (reprise)