Horace Walpole: differenze tra le versioni

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|PostNazionalità = , considerato il fondatore della [[Romanzo gotico|letteratura gotica]], autore de ''[[Il castello di Otranto]]'', primo [[Letteratura horror|romanzo horror]] propriamente detto, e attivo in diversi ambiti e con vari interessi. Famoso fu il suo vasto [[epistolario]] con cui intratteneva dotte disquisizioni sui più disparati argomenti
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== Biografia ==
== Biografia ==
Walpole nacque a [[Londra]] il 24 settembre del [[1717]], ultimo di tre figli di sir [[Robert Walpole]], ministro del governo sotto re [[Giorgio I del Regno Unito|Giorgio I]] e re [[Giorgio II di Gran Bretagna|Giorgio II]]. Fu educato a [[Eton College|Eton]] e al [[King's College (Cambridge)|King's College]] di [[Cambridge]], dove s'iscrisse nel [[1735]]. Nel [[1737]] morì la madre, lady Walpole, alla quale era profondamente legato, e lo stesso anno il padre si sposò con Maria Skerrett, la sua domestica. In compagnia del poeta [[Thomas Gray]], collega di [[università]], compì il ''[[Grand Tour]]'', viaggiando, tra il [[1739]] e il [[1741]], in [[Francia]] e [[Italia]]. In quegli anni Walpole iniziò il suo celebre, brillante [[epistolario]] - più di tremila lettere di carattere [[politica|politico]], [[storia|storico]], [[arte|artistico]], [[letteratura|letterario]] e mondano - al quale egli deve, assieme a ''[[Il castello di Otranto]]'' ([[1764]]), la sua fama di [[scrittore]].


Tornato in Inghilterra nel [[1741]], grazie all'appoggio del padre fu eletto in [[Parlamento inglese|Parlamento]], ma l'[[1742|anno seguente]], in seguito alla nomina del padre a ''[[conte di Orford]]'', dovette trasferirsi a [[Houghton (Norfolk)|Houghton]]. Lì si occupò di catalogare i quadri di famiglia in un'opera pubblicata nel [[1747]] con il titolo di ''[[Aedes Walpolianae]]''. Esordì nel [[1748]] come poeta, ma senza riscuotere molto successo.
Walpole nasce a [[Londra]] il [[24 settembre]] del [[1717]]. Ultimogenito di [[Robert Walpole|Sir Robert Walpole]], ministro del Governo sotto re [[Giorgio I del Regno Unito|Giorgio I]] e re [[Giorgio II di Gran Bretagna|Giorgio II]], il quale ebbe tre figli, è educato a [[Eton]] e al King's College di [[Cambridge]], dove s'iscrisse nel [[1735]]. Nel [[1737]] muore la madre, Lady Walpole, alla quale era profondamente legato, e lo stesso anno il padre si sposa con Maria Skerrett, la sua domestica. In compagnia del poeta [[Thomas Gray]], collega di [[università]], compie il ''Grand Tour'', viaggiando, tra il [[1739]] e il [[1741]], in [[Francia]] e [[Italia]]. È in questi anni che Walpole inizia il suo celebre, brillante epistolario - comprendente più di tremila lettere di carattere [[politica|politico]], [[storia|storico]], [[arte|artistico]], [[letteratura|letterario]] e mondano - al quale egli deve, assieme a ''[[Il Castello di Otranto]]'' ([[1764]]) la sua fama di [[scrittore]].


Nel [[1747]] prese in affitto (ne ottenne la totale proprietà solo [[1749|due anni dopo]]), sulle rive del [[Tamigi]], nel sobborgo londinese di Twinkenham, la [[villa di Strawberry Hill]], dedicandosi per circa un quarantennio a trasformarla in un vero e proprio piccolo [[castello]], ben presto ammirato e famoso in tutta [[Europa]], uno degli esempi del [[neogotico]] (''gothic revival'') basato su approccio letterario e teorico, visto che non cercò materiali appropriati e non si avvalse di maestranze specializzate per realizzarne l'arredo; nella camera da letto, detta ''Camera di Holbein'', poiché sulle pareti erano copie di ritratti dell'artista, se il camino era ispirato alla tomba dell'arcivescovo Warham nella [[cattedrale di Canterbury]], con il paravento sul disegno del coro di [[Rouen]], utilizzò per la decorazione goticheggiante del soffitto: [[cartapesta]] e le sedie e il tavolo, per lui del periodo [[Tudor]], erano in realtà della fine del [[XVII secolo|Seicento]] e provenivano dalle [[Indie Orientali]]. La villa sarà perfino dotata, a partire dal [[1757]], di una [[tipografia]] privata, ''The Elzevirianum'', che pubblicherà, fino al [[1789]], gran parte della produzione dello scrittore, oltre a pregevoli edizioni di classici e opere di amici, come le ''Odes'' di [[Thomas Gray]] con i disegni di R. Bentley.
Tornato in Inghilterra nel [[1741]], grazie all'appoggio del padre è eletto in Parlamento, ma l'[[1742|anno seguente]], in seguito alla nomina del padre a ''terzo conte di [[Oxford]]'', deve trasferirsi a [[Houghton]]. Lì si occupa di catalogare i quadri di famiglia in un'opera pubblicata nel [[1747]] con il titolo di ''[[Aedes Walpolianae]]''. Esordisce nel [[1748|'48]] come poeta, ma non ha un gran successo.


Nel [[1791]], alla morte del nipote, Walpole assunse il titolo di ''Conte di Orford''. Morì a Londra il 2 marzo del [[1797]], all'età di settantanove anni, e fu seppellito nella tomba di famiglia a Houghton.
Nel [[1747]] prende in affitto (ne ottiene la totale proprietà solo [[1749|due anni dopo]]), sulle rive del [[Tamigi]], nel sobborgo londinese di Twinkenham, la villa ''Strawberry Hill'', dedicandosi per circa un quarantennio a trasformarla in un vero e proprio piccolo castello, ben presto ammirato e famoso in tutta [[Europa]], uno degli esempi del [[neogotico]] (''gothic revival'') basato su approccio letterario e teorico, visto che non cerca materiali appropriati e non si avvale di maestranze specializzate per realizzarne l'arredo; nella camera da letto, detta ''Camera di Holbein'', poiché sulle pareti erano copie di ritratti dell'artista, se il camino era ispirato alla tomba dell'arciduca Warham nella [[cattedrale di Canterbury]], con il paravento sul disegno del coro di [[Rouen]], utilizzò per la decorazione goticheggiante del soffitto: [[cartapesta]] e le sedie ed il tavolo, per lui del periodo [[Tudor]], erano in realtà della fine del [[XVII secolo|Seicento]] e provenivano dalle [[Indie Orientali]]. La villa sarà perfino dotata, a partire dal [[1757]], di una tipografia privata, ''The Elzevirianum'', che pubblicherà, fino al [[1789]], gran parte della produzione dello scrittore, oltre a pregevoli edizioni di classici e opere di amici, come le ''Odes'' di Thomas Grey con i disegni di R. Bentley.


== Fortuna letteraria ==
Nel [[1791]], alla morte del nipote, Walpole assume il titolo di ''Conte di Orford''. Muore a Londra il [[2 marzo]] del [[1797]], all'età di settantanove anni, e viene seppellito nella tomba di famiglia a Houghton.
Nel [[1751]] iniziò a scrivere le proprie memorie, pubblicate solo nel [[1791]], ma ne interruppe la stesura per dedicarsi all'attività di editore nel [[1757]]. Pubblicò il ''[[Catalogo dei reali e nobili autori d'Inghilterra]]'', una sua significativa opera, più volte [[censura]]ta; Walpole iniziò, partendo da questa esperienza, a scrivere ''[[Aneddoti sulla pittura in Inghilterra]]'', fondamentale nello studio delle arti per tutto l'Ottocento.


In un mese del [[1764]] scrisse il romanzo ''[[Il castello d'Otranto]]'', facendolo però passare per la traduzione dall'[[lingua italiana|Italiano]] di un manoscritto del [[1529]]. Solo dopo il grande successo ripubblicò l'opera firmandola con il proprio nome e togliendo la prefazione.
== La fortuna letteraria ==


Il suo nome è anche legato al termine da lui coniato ''[[Serendipità|serendipity]]'', un [[neologismo]] con il quale, soprattutto nel [[Scienza|campo scientifico]] e delle [[Esplorazione|esplorazioni geografiche]], indica la [[casualità]] di una scoperta inattesa che non sia stata programmata perché se ne stava cercando un'altra. Horace Walpole utilizzò per la prima volta il termine in una lettera da lui indirizzata all'amico Horace Mann il 28 gennaio [[1754]]. A ispirare Walpole fu la lettura della [[fiaba]] [[persia]]na dei ''Tre principi di Serendippo'' tradotta in italiano da [[Cristoforo Armeno]]. Nel racconto i tre protagonisti trovano sul loro cammino per caso o per capacità di osservazione tutte cose che non stavano cercando.
{{Vedi anche|Il castello di Otranto}}
Nel [[1751]] inizia a scrivere le proprie memorie, pubblicate solo nel [[1791]], ma ne interrompe la stesura per dedicarsi all'attività di editore nel [[1757]]. Pubblica il ''[[Catalogo dei reali e nobili autori d'Inghilterra]]'', una sua significativa opera, più volte censurata; Walpole inizia, partendo da questa esperienza, a scrivere ''[[Aneddotti sulla pittura in Inghilterra]]'', fondamentale nello studio delle arti per tutto l'Ottocento.


Conobbe [[Madame du Deffand]], la sua maggiore corrispondente, a [[Parigi]] nel [[1765]] e iniziò la realizzazione de ''[[La madre misteriosa]]'', una [[tragedia]] che riscosse grande successo anche grazie all'interessamento di [[George Byron|Lord Byron]].
In un mese del [[1764]] scrive ''Il Castello d'Otranto'', ma lo fa passare come una traduzione dall'[[lingua italiana|Italiano]] di un manoscritto del [[1529]]. Dopo il grande successo ripubblica l'opera firmandola con il proprio nome, togliendo la prefazione.


Morì nel 1797. La sua prolifica produzione letteraria ispirò, nell'Ottocento, [[Edgar Allan Poe]].
Conosce [[Madame du Deffand]], la sua maggiore corrispondente, a [[Parigi]] nel [[1765]] e inizia la realizzazione de ''[[La madre misteriosa]]'', una tragedia, che ha grande successo anche grazie all'interessamento di [[George Byron|Lord Byron]].


== Le opere ==
== Opere ==
La sua opera più famosa è ''[[Il castello di Otranto]]'' (ambientato ad [[Otranto]], nel [[Salento]]), la cui prima edizione è del 24 dicembre del [[1764]] (il frontespizio, però, reca l'anno [[1765]]), per la Thomas Lownds. Tra le sue altre opere si conta una tragedia, ''The Mysterious Mother'' ([[1768]]), e un volumetto di racconti, ''Hieroglyphic Tales'' (''Racconti Geroglifici'') del [[1785]], stampato in soli sei esemplari.

La sua opera più famosa è ''[[Il castello di Otranto]]'' (ambientato ad [[Otranto]], nel [[Salento (territorio)|Salento]], in [[Italia]]), la cui prima edizione è del [[24 dicembre]] del [[1764]] (il frontespizio, però, reca l'anno [[1765]]), per la Thomas Lownds. Tra le sue altre opere si conta una tragedia, ''The Mysterious Mother'' ([[1768]]), e un volumetto di racconti, ''Hieroglyphic Tales'' (''Racconti Geroglifici'') del [[1785]], stampato in soli sei esemplari.


Tra le opere di argomento storico e artistico-antiquario vanno ricordate: ''Aedes Walpolianae'' ([[1747]]), ''A Catalogue of Royal and Noble Authors of England'' (2 voll., [[1758]]), ''Historic Doubts on the Reign of King Richard III'' ([[1768]]), ''A Description of Strawberry Hill'' ([[1774]]), ''Anecdotes of Painting in England'' ([[cinque|5]] voll., [[1762]]-[[1780]]), ''Memories of the Last Ten Years of George II'' ([[1822]]).
Tra le opere di argomento storico e artistico-antiquario vanno ricordate: ''Aedes Walpolianae'' ([[1747]]), ''A Catalogue of Royal and Noble Authors of England'' (2 voll., [[1758]]), ''Historic Doubts on the Reign of King Richard III'' ([[1768]]), ''A Description of Strawberry Hill'' ([[1774]]), ''Anecdotes of Painting in England'' ([[cinque|5]] voll., [[1762]]-[[1780]]), ''Memories of the Last Ten Years of George II'' ([[1822]]).
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Il suo [[epistolario]] è stato raccolto e curato da [[Wilmart Sheldon Lewis]] in una serie di 48 volumi con il titolo di ''The Yale Edition of Horace Walpole's Correspondence'', edito tra il [[1937]] e il [[1983]].
Il suo [[epistolario]] è stato raccolto e curato da [[Wilmart Sheldon Lewis]] in una serie di 48 volumi con il titolo di ''The Yale Edition of Horace Walpole's Correspondence'', edito tra il [[1937]] e il [[1983]].


== Ascendenza ==
{{Portale|letteratura}}
{{Ascendenza
|1 = Horace Walpole, IV conte di Orford
|2 = [[Robert Walpole|Robert Walpole, I conte di Orford]]
|3 = [[Catherine Shorter]]
|4 = Robert Walpole
|5 = Mary Burwell
|6 = Sir John Shorter
|7 = Elizabeth Phillips
|8 = Sir Edward Walpole
|9 = Susan Crane
|10 = Sir Geoffrey Burwell
|11 = Elizabeth Derehaugh
|12 = Sir John Shorter
|13 = Isabella Birkett
|14 = Sir Erasmus Philipps, III baronetto
|15 = Catherine Darcy
|16 = Robert Walpole
|17 = Susan Barkham
|18 = Sir Robert Crane, I baronetto
|19 = Susan Alington
|20 = Edmund Burwell
|21 = Mary Pitman
|22 = Thomas Derehaugh
|23 = Mary Sheppard
|24 = John Shorter
|25 = Susan Forbis
|26 = John Birkett
|27 = Elizabeth Robinson
|28 = Sir Richard Philipps, II baronetto
|29 = Elizabeth Dryden
|30 = Edward Darcy
|31 = Lady Elizabeth Stanhope
}}

== Bibliografia ==
*R. W. Ketton-Cremer'', Horace Walpole: A Biography''. Faber and Faber, London, 1940.
*R. W. Ketton-Cremer, ''Horace Walpole's Library'', 1947, Cambridge 2010.

== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}

== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}


{{Coterie holbachiana}}
[[categoria:autori gotici|Walpole, Horace]]
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Autori gotici]]
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Horace Walpole ritratto da Sir Joshua Reynolds (1756)

Horace Walpole, 4º Conte di Orford (Londra, 24 settembre 1717Londra, 2 marzo 1797), è stato uno scrittore inglese, considerato il fondatore della letteratura gotica, autore de Il castello di Otranto, primo romanzo horror propriamente detto, e attivo in diversi ambiti e con vari interessi. Famoso fu il suo vasto epistolario con cui intratteneva dotte disquisizioni sui più disparati argomenti.

Walpole nacque a Londra il 24 settembre del 1717, ultimo di tre figli di sir Robert Walpole, ministro del governo sotto re Giorgio I e re Giorgio II. Fu educato a Eton e al King's College di Cambridge, dove s'iscrisse nel 1735. Nel 1737 morì la madre, lady Walpole, alla quale era profondamente legato, e lo stesso anno il padre si sposò con Maria Skerrett, la sua domestica. In compagnia del poeta Thomas Gray, collega di università, compì il Grand Tour, viaggiando, tra il 1739 e il 1741, in Francia e Italia. In quegli anni Walpole iniziò il suo celebre, brillante epistolario - più di tremila lettere di carattere politico, storico, artistico, letterario e mondano - al quale egli deve, assieme a Il castello di Otranto (1764), la sua fama di scrittore.

Tornato in Inghilterra nel 1741, grazie all'appoggio del padre fu eletto in Parlamento, ma l'anno seguente, in seguito alla nomina del padre a conte di Orford, dovette trasferirsi a Houghton. Lì si occupò di catalogare i quadri di famiglia in un'opera pubblicata nel 1747 con il titolo di Aedes Walpolianae. Esordì nel 1748 come poeta, ma senza riscuotere molto successo.

Nel 1747 prese in affitto (ne ottenne la totale proprietà solo due anni dopo), sulle rive del Tamigi, nel sobborgo londinese di Twinkenham, la villa di Strawberry Hill, dedicandosi per circa un quarantennio a trasformarla in un vero e proprio piccolo castello, ben presto ammirato e famoso in tutta Europa, uno degli esempi del neogotico (gothic revival) basato su approccio letterario e teorico, visto che non cercò materiali appropriati e non si avvalse di maestranze specializzate per realizzarne l'arredo; nella camera da letto, detta Camera di Holbein, poiché sulle pareti erano copie di ritratti dell'artista, se il camino era ispirato alla tomba dell'arcivescovo Warham nella cattedrale di Canterbury, con il paravento sul disegno del coro di Rouen, utilizzò per la decorazione goticheggiante del soffitto: cartapesta e le sedie e il tavolo, per lui del periodo Tudor, erano in realtà della fine del Seicento e provenivano dalle Indie Orientali. La villa sarà perfino dotata, a partire dal 1757, di una tipografia privata, The Elzevirianum, che pubblicherà, fino al 1789, gran parte della produzione dello scrittore, oltre a pregevoli edizioni di classici e opere di amici, come le Odes di Thomas Gray con i disegni di R. Bentley.

Nel 1791, alla morte del nipote, Walpole assunse il titolo di Conte di Orford. Morì a Londra il 2 marzo del 1797, all'età di settantanove anni, e fu seppellito nella tomba di famiglia a Houghton.

Fortuna letteraria

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Nel 1751 iniziò a scrivere le proprie memorie, pubblicate solo nel 1791, ma ne interruppe la stesura per dedicarsi all'attività di editore nel 1757. Pubblicò il Catalogo dei reali e nobili autori d'Inghilterra, una sua significativa opera, più volte censurata; Walpole iniziò, partendo da questa esperienza, a scrivere Aneddoti sulla pittura in Inghilterra, fondamentale nello studio delle arti per tutto l'Ottocento.

In un mese del 1764 scrisse il romanzo Il castello d'Otranto, facendolo però passare per la traduzione dall'Italiano di un manoscritto del 1529. Solo dopo il grande successo ripubblicò l'opera firmandola con il proprio nome e togliendo la prefazione.

Il suo nome è anche legato al termine da lui coniato serendipity, un neologismo con il quale, soprattutto nel campo scientifico e delle esplorazioni geografiche, indica la casualità di una scoperta inattesa che non sia stata programmata perché se ne stava cercando un'altra. Horace Walpole utilizzò per la prima volta il termine in una lettera da lui indirizzata all'amico Horace Mann il 28 gennaio 1754. A ispirare Walpole fu la lettura della fiaba persiana dei Tre principi di Serendippo tradotta in italiano da Cristoforo Armeno. Nel racconto i tre protagonisti trovano sul loro cammino per caso o per capacità di osservazione tutte cose che non stavano cercando.

Conobbe Madame du Deffand, la sua maggiore corrispondente, a Parigi nel 1765 e iniziò la realizzazione de La madre misteriosa, una tragedia che riscosse grande successo anche grazie all'interessamento di Lord Byron.

Morì nel 1797. La sua prolifica produzione letteraria ispirò, nell'Ottocento, Edgar Allan Poe.

La sua opera più famosa è Il castello di Otranto (ambientato ad Otranto, nel Salento), la cui prima edizione è del 24 dicembre del 1764 (il frontespizio, però, reca l'anno 1765), per la Thomas Lownds. Tra le sue altre opere si conta una tragedia, The Mysterious Mother (1768), e un volumetto di racconti, Hieroglyphic Tales (Racconti Geroglifici) del 1785, stampato in soli sei esemplari.

Tra le opere di argomento storico e artistico-antiquario vanno ricordate: Aedes Walpolianae (1747), A Catalogue of Royal and Noble Authors of England (2 voll., 1758), Historic Doubts on the Reign of King Richard III (1768), A Description of Strawberry Hill (1774), Anecdotes of Painting in England (5 voll., 1762-1780), Memories of the Last Ten Years of George II (1822).

Il suo epistolario è stato raccolto e curato da Wilmart Sheldon Lewis in una serie di 48 volumi con il titolo di The Yale Edition of Horace Walpole's Correspondence, edito tra il 1937 e il 1983.

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Sir Edward Walpole Robert Walpole  
 
Susan Barkham  
Robert Walpole  
Susan Crane Sir Robert Crane, I baronetto  
 
Susan Alington  
Robert Walpole, I conte di Orford  
Sir Geoffrey Burwell Edmund Burwell  
 
Mary Pitman  
Mary Burwell  
Elizabeth Derehaugh Thomas Derehaugh  
 
Mary Sheppard  
Horace Walpole, IV conte di Orford  
Sir John Shorter John Shorter  
 
Susan Forbis  
Sir John Shorter  
Isabella Birkett John Birkett  
 
Elizabeth Robinson  
Catherine Shorter  
Sir Erasmus Philipps, III baronetto Sir Richard Philipps, II baronetto  
 
Elizabeth Dryden  
Elizabeth Phillips  
Catherine Darcy Edward Darcy  
 
Lady Elizabeth Stanhope  
 
  • R. W. Ketton-Cremer, Horace Walpole: A Biography. Faber and Faber, London, 1940.
  • R. W. Ketton-Cremer, Horace Walpole's Library, 1947, Cambridge 2010.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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