Giudaismo: differenze tra le versioni

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[[File:Open Torah and pointer.jpg|thumb|[[Sefer Torah|Rotoli della Torah]] con [[yad]]]]
Il '''Giudaismo''' è una fase della storia dell'[[Ebraismo]]. viva val di non


Il '''giudaismo''' indica le caratteristiche distintive dell'[[etnia|ethnos]] ebraica<ref name="uncertainties">Shaye J.D. Cohen, ''The Beginnings of Jewishness: Boundaries, Varieties, Uncertainties'', Berkeley, University of California Press 1999; p. 7</ref><ref name="Judaism">{{cita libro|cognome=Jacobs |nome=Louis |linkautore=Louis Jacobs |curatore=Fred Skolnik |pubblicazione=[[Encyclopaedia Judaica]] |titolo=Judaism |edizione=2d |anno=2007 |editore=Thomson Gale |volume=11 |città=Farmington Hills, Mich. |isbn=978-0-02-865928-2 |pagina=511 |citazione=Judaism, the religion, philosophy, and way of life of the Jews. }}</ref>. Il termine deriva dal [[lingua latina|latino]] ''Iudaismus'', coniato sul [[greco antico|greco]] Ἰουδαϊσμός e ad esso corrisponde in [[lingua ebraica|ebraico]] יהדות, ''Yahadut''.<ref name="bibleinterp">{{Cita web |url=http://www.bibleinterp.com/articles/mason3.shtml |titolo=Methods and Categories: Judaism and Gospel |accesso=8 febbraio 2015 |dataarchivio=20 febbraio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140220113322/http://www.bibleinterp.com/articles/mason3.shtml |urlmorto=sì }}</ref><ref name="askoxford">{{Cita web |url=http://www.askoxford.com/concise_oed/judaism?view=uk |titolo=AskOxford: Judaism |accesso=8 febbraio 2015 |dataarchivio=31 maggio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080531060307/http://www.askoxford.com/concise_oed/judaism?view=uk |urlmorto=sì }}</ref> Tutti questi vocaboli traggono origine dal nome ebraico di persona e di tribù יהודה, ''Yehudah'', colui il quale rende lode a [[Dio]] ossia "[[Giuda (tribù)|Giuda]]".
La storia del Giudaismo inizia con la [[esilio babilonese|deportazione]] a [[Babilonia]] (587 a.C.), che mette fine al [[Regno di Israele|Regno del Nord]].


Il termine può essere utilizzato anche per indicare tutta la [[storia del popolo ebraico]], della sua religione e cultura, ma più spesso è associato a un aggettivo che caratterizza una particolare fase storica: es. "[[giudaismo rabbinico]]". In altre lingue la parola ''giudaismo'' indica soprattutto la professione religiosa dei giudei e la storia della loro fede, mentre in [[Lingua italiana|italiano]] sono prevalsi per questo significato i termini ''[[ebraismo]]'' ed ''ebrei''<ref>Rolf Rendtorff, ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/giudaismo_%28Enciclopedia_delle_scienze_sociali%29/ Giudaismo in "Enciclopedia delle scienze sociali" (1994)]''. ''Enciclopedia Treccani''.</ref>.
Dunque il termine individua sostanzialmente il [[Dodici tribù di Israele#"Resto d'Israele" e tribù "perdute"|resto d'Israele, l'unica tribù rimasta, quella di [[Giuda (tribù)|Giuda]], l'unica rimasta fedele all'[[JHWH|unico dio]], poiché le tribù del Nord avevano, già dopo [[Salomone]], ormai avviato un processo di [[sincretismo]] con le religioni delle popolazioni [[Canaan|cananee]].


== Origine del termine ==
Con l'occupazione del [[Regno di Giuda|Regno del Sud]] ha inizio invece la [[Diaspora ebraica|diaspora]] dell'ultima [[Dodici tribù di Israele|tribù]]. Parte di questa ebbe poi la possibilità di tornare in patria e ricostruire il [[Secondo Tempio|Tempio]] distrutto grazie al re persiano [[Ciro II di Persia|Ciro II]] (circa nel [[530 a.C.]]).
Il termine fa riferimento alla [[Giuda (tribù)|tribù di Giuda]], a cui appartenne la dinastia regale davidica e nel cui territorio si trovava il [[tempio di Gerusalemme]], unico centro legittimo di culto secondo la [[Torah]]. Dato che le dieci tribù del [[regno di Israele|Regno del Nord]] subirono un processo di mescolanza con le popolazioni [[Canaan|cananee]] e di [[sincretismo]] con la loro religione, Giuda divenne simbolo di purezza etnico-religiosa per l'ebraismo. Dopo la dispersione delle [[dodici tribù di Israele]] il resto del popolo ebraico si raccolse attorno alla tribù di Giuda, rimasta etnicamente compatta<ref>Nel cap. 10 del [[Libro di Esdra]] viene raccontato come dopo l'esilio gli ebrei furono obbligati a separarsi dalle spose non ebree a pena di espulsione. In altri libri biblici, invece, viene esaltata la virtù religiosa di donne non etnicamente ebraiche (cfr. soprattutto il [[Libro di Rut]]).</ref> e fedele alla Torah, anche perché il suo esilio era stato più breve. In questo periodo il termine "popolo di Giuda" cominciò ad essere usato per indicare tutto il popolo ebraico.


==Cronologia del giudaismo==
I giudei di [[Palestina]] e quelli che vivono lontano (ad [[Alessandria]], a Babilonia ecc.) formavano una comunità religiosa unita dalla fede monoteista, lo studio della legge ([[Torah]]) e la speranza [[messia|messianica]].
Secondo un'autorevole periodizzazione<ref>[[Shlomo Pines]], ''[https://www.britannica.com/EBchecked/topic/307197/Judaism/35167/Periodization Judaism (religion):: - Periodization]''. ''Encyclopedia Britannica''.</ref> la storia del giudaismo si suddivide a grandi linee in:


* Giudaismo biblico ([[XX secolo a.C.|XX a.C.]]-[[IV secolo a.C.]])
Qualche tempo dopo il ritorno dall'esilio, l'attività religiosa riprende nel [[Tempio di Gerusalemme]], ma il Giudaismo palestinese si dà nuove istituzioni: il [[Sinedrio]] e la [[sinagoga]], dove scribi e dottori della Legge acquistano sempre maggiore importanza.
* Giudaismo ellenistico (IV secolo a.C.-[[II secolo]] [[d.C.]])
* [[Giudaismo rabbinico]] (II-[[XVIII secolo]])
* Giudaismo moderno ([[1750]]-oggi)


Anche altre periodizzazioni sono in uso.<ref>Cfr. per esempio quanto scrive Rolf Rendtorff nella voce Treccani sopra citata.</ref> Per esempio dal punto di vista culturale/religioso ha senso utilizzare come eventi epocali le costruzioni/distruzioni del Tempio di Gerusalemme. Particolarmente importante in questo quadro è il [[Periodo del Secondo Tempio]] ([[538 a.C.|538]]-[[515 a.C.]]-[[70|70 d.C.]]), caratterizzato dalla continuità del culto nel tempio di Gerusalemme, pur nell'assenza di una dinastia davidica regnante.<ref>Cfr. Paolo Sacchi, "Il giudaismo del Secondo Tempio", in ''Ebraismo'', Laterza 2007.</ref> La figura dominante diventa allora quella del [[sommo sacerdote]], il capo ("nasi", cioè "principe") di una nuova istituzione: il [[Sinedrio]].
== Farisaismo e Giudaismo==
Simultaneamente per proseguire il culto anche in esilio o nella [[diaspora ebraica|diaspora]] e preservare l'identità ebraica nasce la [[sinagoga]], dove scribi e dottori della legge acquistano sempre maggiore importanza.
Il giudaismo post esilico è un mondo polimorfo, frammentato in numerose correnti: [[Farisei]], [[Sadducei]], [[Esseni]], [[Zeloti]], [[Battisti (ebraismo)|Battisti]], [[Erodiani]], [[Samaritani]], [[Terapeuti]]. Anche il [[cristianesimo]], prima della seconda [[Distruzione del Tempio]], viene considerato, né più ne meno, una corrente dell'Ebraismo.


Durante il giudaismo del secondo tempio venne completata la redazione di tutti i libri che oggi costituiscono la [[Tanakh]] per gli ebrei e l'[[Antico Testamento]] per i cristiani. Il giudaismo di questo periodo rispecchia lo sviluppo religioso e culturale degli ebrei deportati a Babilonia da [[Nabucodonosor II|Nabucodonosor]] e autorizzati a rimpatriare da [[Ciro II|Ciro]] o da suoi successori. Ad esso si contrappone la religione e la cultura dei [[samaritani]], i discendenti degli ebrei che non furono deportati e di popolazioni semitiche deportate in Palestina e assimilate dagli ebrei. Essi utilizzano come sacre scritture solo i cinque libri del [[Pentateuco]], con alcune varianti fra cui principalmente la sostituzione del monte [[Garizim]] al [[Sion (monte)|monte Sion]] come luogo di culto centrale e prescrittivo.
Il Secondo Tempio viene distrutto dai Romani nell'anno [[70 d.C.]] dopo una rivolta scoppiata nel 66. Inizia la seconda e definitiva Diaspora: i giudei, gli unici eredi dell'[[Ebraismo]], sono sparsi per il mondo.


La distruzione del secondo Tempio e la scomparsa di ogni forma di stato ebraico diedero luogo al [[giudaismo rabbinico]], cui si deve la redazione della "torah orale" (= [[Mishnah]] + [[Talmud]]). Lo studio delle Sacre scritture e il culto sinagogale diventano il centro di questo giudaismo, caratterizzato dall'assenza di ogni istituzione politica e da una religione priva del culto templare. Nel giudaismo rabbinico trova origine la [[Cabala ebraica|Cabala]].
Dopo il [[70 d.C.]], delle diverse "scuole" ebraiche, la sola a sussistere è quella dei [[Farisei]], l'unico gruppo rimasto fedele alla Tradizione. L'ambiente fariseo comprendeva gli [[scribi]], vale a dire quanti insegnavano la Legge; ma gli scribi non erano necessariamente farisei.<br/>
Per questo e per altri motivi, il termine ''fariseismo'' non ha mai avuto molta fortuna, mentre si è imposto il più antico ''giudaismo'', forse perché indica una tribù, una ''fratellanza'', e non una corrente di pensiero.


==Note==
Durante la diaspora, dal fariseismo si sviluppano le diverse scuole rabbiniche ([[Yeshivoth]]), fondamentali nell'evoluzione del cultuale ebraico.
<references />
*Di fronte a situazioni storiche nuove ([[persecuzioni]]) e a divergenze di scuola, fu necessario ricavare dalla [[Torah]], scritta e orale, le decisioni pratiche: all'inizio del [[III sec.]] venne stesa la [[Mishnah]] (che significa ''insegnamento da ripetere''), compendio della Torah orale e destinato a essere imparato a memoria.
*Col passare degli anni il testo della Mishnah divenne insufficiente per poter essere usato correntemente come guida. Si venne quindi alla redazione del [[Talmud]] nelle sue due [[Ghemarah|forme]], il commentario ''Bavlì'', babilonese e quello ''Yerushalmi'' di Gerusalemme.


==Bibliografia==
== Sionismo e ricongiungimento con le tribù disperse ==
*Paolo Sacchi, «Il giudaismo del Secondo Tempio» in ''Ebraismo'', ed. Laterza, Roma-Bari, 2007. ISBN 978-88-420-8366-5.
Col passare dei secoli e delle persecuzioni, il rifugio nella Legge non basta: nell'[[800]] si sviluppa il [[Sionismo]], come risoluzione al "caso ebraico".<br/>
*Riccardo Calimani, ''Storia del pregiudizio contro gli ebrei. Antigiudaismo, antisemitismo, antisionismo'', Mondadori, Milano, 2007. ISBN 88-04-56979-4.
Nel corso del primo 900 si avranno i primi timidi tentativi di tornare a [[Eretz Yisrael]], cosa osteggiata non solo dai [[palestinesi]], come si potrebbe pensare, ma dalla stragrande maggioranza degli ebrei della diaspora.


== Voci correlate ==
L'istituzione dello Stato di [[Israele]] è del [[1947]].
* [[Ebraismo]]
* [[Storia degli ebrei]]


== Altri progetti ==
Il sentimento di cercare e riunire tutte le tribù disperse nel mondo, ha così trovato uno spiraglio dal Sionismo in poi, prima nella costruzione dello Stato di Israele, poi nell'istituzione dell'[[Operazione Salomone]], che aiutò i [[Falascià]], e infine in [[Shavei Israel]] associazione fondata nel 2004 da un gruppo di [[Sefarditi]], il cui scopo è proprio quello di aiutare “ebrei [[Dodici tribù di Israele|dispersi]]” a tornare in Israele.
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== Collegamenti esterni ==
{{Portale|ebraismo}}
* [https://www.jewishencyclopedia.com/articles/9028-judaism Voce "Giudaismo"] nella Jewish Encyclopedia (1906)
[[Categoria:Storia dell'Ebraismo]]

[[Categoria:Tribù ebraiche]]
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{{Vita ebraica}}
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[[Categoria:Storia dell'ebraismo]]

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Rotoli della Torah con yad

Il giudaismo indica le caratteristiche distintive dell'ethnos ebraica[1][2]. Il termine deriva dal latino Iudaismus, coniato sul greco Ἰουδαϊσμός e ad esso corrisponde in ebraico יהדות, Yahadut.[3][4] Tutti questi vocaboli traggono origine dal nome ebraico di persona e di tribù יהודה, Yehudah, colui il quale rende lode a Dio ossia "Giuda".

Il termine può essere utilizzato anche per indicare tutta la storia del popolo ebraico, della sua religione e cultura, ma più spesso è associato a un aggettivo che caratterizza una particolare fase storica: es. "giudaismo rabbinico". In altre lingue la parola giudaismo indica soprattutto la professione religiosa dei giudei e la storia della loro fede, mentre in italiano sono prevalsi per questo significato i termini ebraismo ed ebrei[5].

Origine del termine

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Il termine fa riferimento alla tribù di Giuda, a cui appartenne la dinastia regale davidica e nel cui territorio si trovava il tempio di Gerusalemme, unico centro legittimo di culto secondo la Torah. Dato che le dieci tribù del Regno del Nord subirono un processo di mescolanza con le popolazioni cananee e di sincretismo con la loro religione, Giuda divenne simbolo di purezza etnico-religiosa per l'ebraismo. Dopo la dispersione delle dodici tribù di Israele il resto del popolo ebraico si raccolse attorno alla tribù di Giuda, rimasta etnicamente compatta[6] e fedele alla Torah, anche perché il suo esilio era stato più breve. In questo periodo il termine "popolo di Giuda" cominciò ad essere usato per indicare tutto il popolo ebraico.

Cronologia del giudaismo

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Secondo un'autorevole periodizzazione[7] la storia del giudaismo si suddivide a grandi linee in:

Anche altre periodizzazioni sono in uso.[8] Per esempio dal punto di vista culturale/religioso ha senso utilizzare come eventi epocali le costruzioni/distruzioni del Tempio di Gerusalemme. Particolarmente importante in questo quadro è il Periodo del Secondo Tempio (538-515 a.C.-70 d.C.), caratterizzato dalla continuità del culto nel tempio di Gerusalemme, pur nell'assenza di una dinastia davidica regnante.[9] La figura dominante diventa allora quella del sommo sacerdote, il capo ("nasi", cioè "principe") di una nuova istituzione: il Sinedrio. Simultaneamente per proseguire il culto anche in esilio o nella diaspora e preservare l'identità ebraica nasce la sinagoga, dove scribi e dottori della legge acquistano sempre maggiore importanza.

Durante il giudaismo del secondo tempio venne completata la redazione di tutti i libri che oggi costituiscono la Tanakh per gli ebrei e l'Antico Testamento per i cristiani. Il giudaismo di questo periodo rispecchia lo sviluppo religioso e culturale degli ebrei deportati a Babilonia da Nabucodonosor e autorizzati a rimpatriare da Ciro o da suoi successori. Ad esso si contrappone la religione e la cultura dei samaritani, i discendenti degli ebrei che non furono deportati e di popolazioni semitiche deportate in Palestina e assimilate dagli ebrei. Essi utilizzano come sacre scritture solo i cinque libri del Pentateuco, con alcune varianti fra cui principalmente la sostituzione del monte Garizim al monte Sion come luogo di culto centrale e prescrittivo.

La distruzione del secondo Tempio e la scomparsa di ogni forma di stato ebraico diedero luogo al giudaismo rabbinico, cui si deve la redazione della "torah orale" (= Mishnah + Talmud). Lo studio delle Sacre scritture e il culto sinagogale diventano il centro di questo giudaismo, caratterizzato dall'assenza di ogni istituzione politica e da una religione priva del culto templare. Nel giudaismo rabbinico trova origine la Cabala.

  1. ^ Shaye J.D. Cohen, The Beginnings of Jewishness: Boundaries, Varieties, Uncertainties, Berkeley, University of California Press 1999; p. 7
  2. ^ Louis Jacobs, Judaism, in Fred Skolnik (a cura di), Encyclopaedia Judaica, vol. 11, 2d, Farmington Hills, Mich., Thomson Gale, 2007, p. 511, ISBN 978-0-02-865928-2.
    «Judaism, the religion, philosophy, and way of life of the Jews.»
  3. ^ Methods and Categories: Judaism and Gospel, su bibleinterp.com. URL consultato l'8 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2014).
  4. ^ AskOxford: Judaism, su askoxford.com. URL consultato l'8 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2008).
  5. ^ Rolf Rendtorff, Giudaismo in "Enciclopedia delle scienze sociali" (1994). Enciclopedia Treccani.
  6. ^ Nel cap. 10 del Libro di Esdra viene raccontato come dopo l'esilio gli ebrei furono obbligati a separarsi dalle spose non ebree a pena di espulsione. In altri libri biblici, invece, viene esaltata la virtù religiosa di donne non etnicamente ebraiche (cfr. soprattutto il Libro di Rut).
  7. ^ Shlomo Pines, Judaism (religion):: - Periodization. Encyclopedia Britannica.
  8. ^ Cfr. per esempio quanto scrive Rolf Rendtorff nella voce Treccani sopra citata.
  9. ^ Cfr. Paolo Sacchi, "Il giudaismo del Secondo Tempio", in Ebraismo, Laterza 2007.
  • Paolo Sacchi, «Il giudaismo del Secondo Tempio» in Ebraismo, ed. Laterza, Roma-Bari, 2007. ISBN 978-88-420-8366-5.
  • Riccardo Calimani, Storia del pregiudizio contro gli ebrei. Antigiudaismo, antisemitismo, antisionismo, Mondadori, Milano, 2007. ISBN 88-04-56979-4.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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