Giochi della IV Olimpiade: differenze tra le versioni

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Giochi della IV Olimpiade
Città ospitanteLondra, Regno Unito
Paesi partecipanti22 (vedi sotto)
Atleti partecipanti2.008
(1.971 Uomini - 37 Donne)
Competizioni110 in 22 sport
Cerimonia apertura27 aprile 1908
Cerimonia chiusura31 ottobre 1908
Aperti daEdoardo VII del Regno Unito
StadioWhite City Stadium
Medagliere
Nazione Medaglie d'oro vinte Medaglie d'argento vinte Medaglie di bronzo vinte Medaglie complessive vinte
Gran Bretagna (bandiera) Gran Bretagna565139146
Stati Uniti23121247
Svezia (bandiera) Svezia8611 25
Cronologia dei Giochi olimpici
Giochi precedentiGiochi successivi
Saint Louis 1904 Stoccolma 1912

I Giochi della IV Olimpiade (in inglese Games of the IV Olympiad), noti anche come Londra 1908, si sono svolti a Londra, nel Regno Unito, dal 27 aprile al 31 ottobre 1908. In origine la città scelta per ospitare l'Olimpiade era Roma, ma per motivi finanziari in seguito alla devastante eruzione del Vesuvio nel 1906, rinunciò all'organizzazione. Successivamente la capitale italiana ospitò i Giochi nel 1960. Le gare sportive si svolsero contemporaneamente all'Esposizione franco-britannica, il cui scopo era quello di rafforzare l'Entente cordiale tra Regno Unito e Francia.

Mentre a Parigi nel 1900 e a Saint Louis nel 1904 le gare sportive furono in parte oscurate dalla rilevanza dell'Esposizione Universale che si svolgeva contemporaneamente, nei giochi di Londra ebbero una visibilità maggiore: ciò in parte era dovuto alla concentrazione di gran parte delle gare nell'arco di due settimane in luglio e in un unico luogo.

Accanto a questi giochi estivi propriamente detti da fine aprile a metà giugno ebbero luogo le competizioni primaverili che riguardavano racquets, tennis, pallacorda e polo. Dalla fine di luglio fino alla fine di agosto ebbero luogo i "giochi nautici". Le competizioni si conclusero nella seconda metà di ottobre con le gare di pugilato, pattinaggio su ghiaccio, rugby, hockey su prato, calcio e lacrosse.

L'assegnazione dei giochi

Quelli di Londra in realtà furono la quinta edizione dei giochi olimpici dell'era moderna, seguirono infatti i cosiddetti giochi olimpici intermedi tenutisi ad Atene nel 1906 in seguito considerati solo come anniversario decennale dei primi giochi olimpici, e che, su richiesta di Pierre de Coubertin, presidente del Comitato Olimpico Internazionale, non entrarono nel conteggio ufficiale delle edizioni olimpiche. Con i giochi di Londra si ritornò dunque a quella cadenza quadriennale stabilita all'avvio dei giochi olimpici moderni.

Già nel 1901 il rappresentante del CIO tedesco aveva presentato la candidatura di Berlino come sede dei giochi del 1908. Nel marzo del 1903 la Federazione Ginnastica Italiana candidò la città di Roma, nel gennaio 1904 la candidatura venne sostenuta dall'amministrazione comunale conferendole carattere di ufficialità. Pierre de Coubertin non nascose di preferire Roma a Berlino e il 22 giugno 1904, in occasione di una riunione del CIO tenutasi a Londra, i rappresentanti tedeschi, che in patria non avevano ottenuto alcun appoggio ufficiale, ritirarono la candidatura della loro città e l'organizzazione dei giochi olimpici del 1908 venne quindi assegnata a Roma.

Il comitato organizzatore romano, dopo mesi di inattività, si disciolse nel 1906: l'eruzione del Vesuvio del 7 aprile, che si accompagnava alla crisi economica che l'Italia stava attraversando, determinò l'impossibilità di finanziare l'evento e l'Italia rinunciò all'organizzazione. Berlino non presentò una nuova candidatura e infine subentrò la British Olympic Association (BOA) offrendosi di organizzare i giochi a Londra. Il 24 novembre 1906 la BOA emise un comunicato stampa in cui annunciava ufficialmente che i giochi avrebbero avuto luogo nella capitale britannica.

L'organizzazione

Lord Desborough, presidente del comitato organizzatore

Il 19 novembre 1906, cinque giorni prima dell'annuncio ufficiale, i vertici del BOA nominarono presidente del comitato organizzatore Lord Desborough. Vennero costituite cinque commissioni dedicate rispettivamente alle finanze, al programma, alla sistemazione degli atleti, ai rapporti con la stampa e all'organizzazione generale.

Inizialmente erano previste competizioni di 25 attività sportive tre delle quali vennero però in seguito eliminate (equitazione, volo col dirigibile e golf). Per molte attività sportive non esisteva ancora una federazione internazionale, per queste si decise di applicare i regolamenti delle rispettive federazioni britanniche.

Nell'estate del 1908 a Londra venne organizzata anche l'Esposizione franco-britannica, una grande fiera internazionale il cui scopo era quello di rafforzare l'Entente cordiale tra Regno Unito e Francia stipulata quattro anni prima. Sia Lord Desborough sia Pierre de Coubertin facevano parte anche del comitato organizzatore dell'esposizione, si presentò quindi l'opportunità di sfruttare delle sinergie nell'organizzazione e nelle manifestazioni.

A questo scopo gran parte delle gare sportive furono concentrate in due settimane nel mese di luglio in modo da focalizzare l'attenzione sull'evento sportivo che, nelle precedenti edizioni dei giochi olimpici, era divenuto una sorta di evento secondario delle contemporanee esposizioni.

L'area fieristica si trovava nella parte occidentale della città, in un'area chiamata White City (attualmente compresa nel borough di Hammersmith and Fulham). Per l'occasione vi venne costruito uno stadio, il White City Stadium, che fino agli anni venti veniva semplicemente chiamato "The Stadium". I lavori di costruzione iniziarono il 31 luglio 1907 e proseguirono per nove mesi. I costi di costruzione furono pari a £ 44.000 a carico della direzione dell'esposizione, la BOA si fece invece carico dei costi delle gare sportive. L'esposizione iniziò il 14 maggio, lo stesso giorno il principe di Galles entrò nello stadio e lo dichiarò completato. La prima manifestazione ospitata furono i campionati britannici di atletica leggera che ebbero luogo a fine giugno.

Le sedi delle gare

White City Stadium

Il White City Stadium, sede di gran parte delle gare, aveva 66.288 posti a sedere dei quali circa 20.000 erano coperti. Nella parte più esterna dell'area interna si trovava la pista di ciclismo in cemento, all'interno di questa vi era la pista di atletica con un anello lungo un terzo di un miglio, nella parte interna delle due curve si trovavano le pedane per i lanci e i salti, il campo per gli sport di squadra, una piscina non riscaldata con la piattaforma per i tuffi. Al White City Stadium si tennero le gare di tiro con l'arco, hockey su prato, calcio, lacrosse, ciclismo, lotta, rugby, nuoto, tiro alla fune, ginnastica, pallanuoto, tuffi e atletica leggera. Per la scherma venne allestita una grande tenda nella parte interna dello stadio.

Per le gare rimanenti l'organizzazione ricorse a impianti già esistenti: le gare primaverili si svolsero negli impianti di alcuni club sportivi esclusivi di Londra, gli incontri di polo presso l'Hurlingham Club, quelli di racquets, tennis e jeu de Paume presso il Queen's Club. Il tennis su prato era inizialmente previsto nel White City Stadium, il fondo era però troppo irregolare per cui vennero spostate presso l'All England Lawn Tennis and Croquet Club, lo stesso che tuttora ospita il torneo di Wimbledon. Le gare di tiro erano divise in due luoghi, il tiro con pistola e fucile a Bisley nel Surrey, il tiro al piattello nel Uxendon Shooting School Club a Harrow nella contea del Middlesex.

Le gare di canottaggio si svolsero sul Tamigi sulla tradizionale tratta della regata reale di Henley presso Henley-on-Thames. Per le regate di vela vennero scelte due località: le classi di imbarcazioni più piccole regatarono nel Solent davanti all'isola di Wight, le classi di dimensioni maggiori nel Firth of Clyde sulla costa occidentale della Scozia. Le barche a motore gareggiarono nel Southampton Water, uno stretto braccio di mare davanti alla città di Southampton.

Una delle palestre del Northampton Institute, dell'attuale City University, divenne la sede degli incontri di boxe. Presso il Prince's Skating Club a Knightsbridge vi era la possibilità di utilizzare una pista di pattinaggio su ghiaccio e quindi, 16 anni prima dell'avvio dei giochi olimpici invernali (prima edizione a Chamonix nel 1924), ai giochi estivi vi furono gare di uno sport invernale.

Partecipanti

All'edizione londinese parteciparono 2.008 atleti, tra cui 37 donne, in rappresentanza di 22 paesi. La rappresentativa italiana era composta da 67 atleti.

Benché Boemia, Austria e Ungheria facessero parte dello stesso Stato (l'impero austro-ungarico) le statistiche dei risultati degli atleti furono separate. Nei risultati ungheresi vennero conteggiati anche i risultati degli atleti della Voivodina e della Slovacchia. Poco prima dell'inizio dei giochi il governo di Vienna chiese alle squadre di calcio della Boemia e dell'Ungheria e alle squadre di pallanuoto dell'Austria e dell'Ungheria di ritirarsi, erano temuti inasprimenti delle tendenze nazionaliste in occasione di eventuali scontri diretti fra le compagini.

25 atleti dell'Australia e quattro provenienti dalla Nuova Zelanda formarono la squadra congiunta chiamata Australasia con una bandiera ideata per l'occasione. Questa unione si ripeté in occasione dei giochi del 1912 mentre dal 1920 in poi i due stati presentarono squadre distinte. Nonostante l'unione personale Finlandia e Russia presentarono squadre distinte. Diversi atleti irlandesi si rifiutarono di gareggiare per il Regno Unito e chiesero la cittadinanza statunitense.

Per la prima volta prese parte ai giochi olimpici un atleta islandese aggregato alla squadra della Danimarca. L'Impero ottomano era rappresentato da un turco di origine greca, Aleko Moullos, il rapporto ufficiale lo cita come partecipante alla competizione a squadre di ginnastica, tra i risultati non è però citato il suo nome, per contro è certa la partecipazione di un atleta argentino, il pattinatore Hector Torromé residente in Inghilterra.

Le pochissime donne partecipanti erano coinvolte nelle gare di tiro con l'arco, pattinaggio, vela, tennis e nelle competizioni di imbarcazioni a motore. Vi furono delle esibizioni di ginnastica femminile a squadre ma erano solo a scopo dimostrativo.

La vicenda di Dorando Pietri

L'atleta italiano che fece più parlare di sé ai Giochi Olimpici di Londra del 1908 fu l'emiliano Dorando Pietri, un umile garzone di fornaio originario di Carpi.

Durante la maratona riuscì a staccare tutti gli avversari di oltre dieci minuti; entrato nello stadio fu osannato dal pubblico, ma in prossimità del traguardo stremato per la stanchezza cadde a terra. In un primo momento riuscì a tornare in piedi, ma cadde nuovamente e fu aiutato a rialzarsi da uno dei giudici di gara. Nonostante avesse tagliato il traguardo in largo anticipo rispetto agli avversari, Dorando fu squalificato per aver accettato un aiuto illecito e fu dichiarato vincitore il secondo classificato, un americano di nome Johnny Hayes. Pietri era diventato un eroe, tant'è vero che oltre a ricevere un premio morale dalle mani della regina Alessandra (una coppa d'oro piena di sterline), l'atleta fu anche elogiato dallo scrittore Sir Arthur Conan Doyle sul Daily Mail.

Dorando Pietri mentre tenta di tagliare il traguardo

Specialità sportive, calendario e risultati

Le discipline presenti ai giochi di Londra furono 22:

"Giochi primaverili"

Racquets 27 aprile
Tennis (indoor) 6 – 9 maggio, 11 – 14 maggio
Pallacorda 18 – 23 maggio, 28 maggio
Polo 18 e 21 giugno

"Giochi estivi"

Calendario
Luglio 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
Apertura
Tiro con l'arco
Scherma
Atletica leggera
Ciclismo
Lotta
Tiro a segno
Nuoto
Tiro alla fune
Tennis (outdoor)
Ginnastica
Pallanuoto
Tuffi
Chiusura
Luglio 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25
• = Assegnazione di medaglie

Com'è tradizione nei Paesi di lingua inglese, di domenica (i giorni 12 e 19 luglio) non si gareggia.

Attività nautiche

Esibizione di ginnaste britanniche
Vela 27 – 29 luglio e 11 – 12 agosto
Canottaggio 28 - 31 luglio
Motonautica 28 - 29 agosto

"Giochi invernali"

Calendario
Ottobre 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
Pugilato
Pattinaggio di figura
Hockey su prato
Calcio
Lacrosse
Rugby
Banchetto finale
Ottobre 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31
• = Assegnazione di medaglie

Cerimonie

Cerimonia di apertura

Ingresso degli atleti britannici durante la cerimonia di apertura

Le competizioni sportive iniziarono il 27 aprile senza particolari celebrazioni per l'avvio dei giochi, la cerimonia di apertura ufficiale si tenne il 13 luglio in occasione dell'avvio delle due settimane dedicate alle competizioni estive. Tra gli ospiti d'onore vi erano i rappresentanti della famiglia reale britannica, i principi ereditari della Grecia e della Svezia, il marajà del Nepal, numerosi rappresentanti della nobiltà inglese e gli ambasciatori di Francia, Russia, Austria e Stati Uniti.

Alle 15:00 iniziò l'ingresso nel White City Stadium degli atleti, raggruppati per nazione e in rigoroso ordine alfabetico[1]. Le squadre erano precedute da un cartello con il nome dello Stato e dal portabandiera. Gli atleti furono invitati a presentarsi nell'abbigliamento utilizzato per le competizioni, i militari dell'esercito britannico si presentarono in uniforme.

Le squadre si schierarono nella parte interna dello stadio, rivolte verso la tribuna reale. Davanti agli atleti si raggrupparono i rappresentanti del Comitato Olimpico e del BOA insieme al comitato d'onore. Il sovrano si alzò e proclamò la formula di apertura dei giochi:

„I declare the Olympic Games of London open.“

La banda dei Grenadier Guards suonò l'inno britannico e le bandiere si abbassarono davanti al sovrano; fece eccezione Ralph Rose, il portabandiera statunitense, che rilevando l'assenza del vessillo USA tra quelli issati intorno allo stadio si rifiutò di abbassare la sua bandiera. Dall'evidente errore dell'organizzazione (mancava anche la bandiera svedese) nacque la consuetudine che nelle cerimonie di apertura dei giochi olimpici il portabandiera statunitense non abbassa mai il suo vessillo (nel 1932 ciò venne formalizzato dal Congresso che emise una legge che vieta esplicitamente l'abbassamento della bandiera di fronte a persone o oggetti).

Dopo aver reso onore al sovrano gli atleti lasciarono lo stadio e presero avvio le competizioni, si iniziò con le batterie dei 1500 m.

Cerimonia di chiusura

Wyndham Halswelle, vincitore dei 400m, ha appena ricevuto la medaglia dalla regina Alexandra

Il pomeriggio del 25 luglio, un sabato, si tenne la cerimonia di chiusura delle settimane estive. Nella prima fase della cerimonia, dalle 14:15 alle 15:30, vennero premiati i secondi e terzi piazzati, vennero consegnati i diplomi d'onore e le medaglie commemorative, con l'accompagnamento delle bande delle Irish Guards e delle Grenadier Guards, che suonavano inni nazionali e canzoni popolari degli Stati di origine dei premiati. Le medaglie furono consegnate dalla duchessa di Rutland, dalla contessa di Westminster e da Lady Desborough (moglie del presidente del comitato organizzatore).

Durante e dopo questa prima fase vennero effettuate diverse dimostrazioni di altri sport, alle 16:15 si concluse l'ultima competizione, la staffetta olimpica, e iniziò il conferimento delle medaglie d'oro. I vincitori si recarono singolarmente presso la regina Alessandra per ricevere, dalle sue mani, la medaglia d'oro che conferì anche diversi altri premi, al termine tutti i vincitori si riunirono nella tribuna reale, resero onore alla sovrana e la cerimonia terminò con l'inno nazionale britannico.


Competizioni sportive

Calcio

Lo stesso argomento in dettaglio: Calcio ai Giochi della IV Olimpiade.
La squadra nazionale britannica

Per la prima volta presero parte ai giochi olimpici delle squadre nazionali e non delle squadre di club, la Francia presentò ben due squadre; dell'organizzazione del torneo si occupò la Football Association britannica. Dopo il ritiro della Boemia e dell'Ungheria fu possibile disputare solo due partite dei quarti di finale, la squadra britannica sconfisse la nazionale olandese mentre nell'altra partita la Danimarca sconfisse la prima squadra francese con un punteggio di 17:1, Sophus Nielsen fu autore di ben 10 gol, con un totale di 11 gol nel torneo fu capocannoniere di questa edizione dei giochi.

Dopo questo tracollo la Francia decise di non presentarsi alla finale per il terzo posto, al loro posto subentrò la nazionale svedese che fu sconfitta 2:0 dall'Olanda. Nella finale, che si svolse davanti a 8.000 spettatori, i padroni di casa sconfissero la Danimarca per 2:0 con reti di Frederick Chapman (20') e Vivian Woodward (46').

Canottaggio

Lo stesso argomento in dettaglio: Canottaggio ai Giochi della IV Olimpiade.
Quarti di finale: Leander Club (GBR) contro l'Ungheria

Le competizioni previste nel canottaggio erano quattro: singolo, due senza, quattro senza e l'otto. La distanza prevista era di 1,5 miglia e le gare si tennero a Henley-on-Thames sul Tamigi. In confronto alla tradizionale regata reale di Henley, che viene disputata sulla stessa tratta del fiume dal 1839, le competizioni olimpiche erano più lunghe di 330 iarde. Il tratto di fiume è piuttosto stretto cosicché la competizione si svolse tra due sole imbarcazioni alla volta. Le regole utilizzate furono quelle della Amateur Rowing Association of England, dell'organizzazione si occupò il Leander Club di Henley-on-Thames.

Tutte e quattro le gare videro la vittoria di imbarcazioni britanniche. Contrariamente a quanto avvenne negli altri sport vennero premiati solo i primi, non si svolsero quindi le finali per il terzo e quarto posto. I secondi e terzi classificati non ricevettero alcuna forma di riconoscimento se non la medaglia consegnata a tutti i partecipanti ai giochi olimpici.

Ginnastica

Lo stesso argomento in dettaglio: Ginnastica ai Giochi della IV Olimpiade.
L'italiano Alberto Braglia (medaglia d'oro) al cavallo con maniglie

Nella ginnastica vi furono solo due competizioni, la gara individuale e la gara a squadre, non erano ancora in programma gli individuali per attrezzo così come li conosciamo oggi che vennero introdotti solo nel 1924.

Nella gara individuale gli oltre 100 partecipanti dovevano eseguire un esercizio di due minuti su sei dei sette attrezzi presenti che erano sbarra, parallele simmetriche, anelli fissi e mobili, fune di salita, cavallo con maniglie. Nella sbarra vi era una distinzione fra esercizio statico ed esercizio dinamico. La medaglia d'oro fu vinta dall'italiano Alberto Braglia, che prima di dedicarsi alla ginnastica era stato un calciatore professionista.

La competizione a squadre prevedeva un esercizio collettivo di 30 minuti con e senza attrezzi. Le squadre, composte da minimo 16 e massimo 40 ginnasti, venivano giudicate in base all'esecuzione e al grado di difficoltà dell'esercizio presentato. Vinse la squadra svedese davanti a Norvegia e Finlandia. Per l'Italia partecipò la Palestra Ginnastica Ferrara che concluse la prova al 6º posto.[2]

Pallacorda

Lo stesso argomento in dettaglio: Pallacorda ai Giochi della IV Olimpiade.

La Pallacorda (Jeu de Paume), un precursore del tennis, fu sport olimpico solo nella IV Olimpiade; una variante all'aperto, chiamata Longue Paume, era stata programmata come evento dimostrativo alle olimpiadi del 1900 a Parigi. Ad Amsterdam, nel 1928, il Real Tennis - come è chiamato il gioco nel Regno Unito - sarebbe entrato di nuovo nel programma sempre a titolo dimostrativo.

Al torneo, che si svolse al Queen's Club, presero parte solo 11 atleti che nell'opinione degli organizzatori erano però i migliori al mondo. La medaglia d'oro andò allo statunitense Jay Gould, che in finale sconfisse il britannico Eustace Miles con un punteggio di 6:5, 6:4, 6:4. Nell'incontro per la medaglia di bronzo il britannico Neville Bulwer-Lytton sconfisse il compatriota Arthur Page 6:2, 6:4, 6:4.

Pallanuoto

Lo stesso argomento in dettaglio: Pallanuoto ai Giochi della IV Olimpiade.
Immagine dalla finale di pallanuoto

Le partite preliminare si erano svolte prima dell'inizio dei giochi, le squadre di Austria e Ungheria si ritirarono prima dell'inizio. Le assenze fecero sì che vi fu un solo incontro preliminare nel quale il Belgio sconfisse l'Olanda per 8:1. Alle semifinali giunsero solo tre squadre, la squadra di casa accedette direttamente alla finale senza nemmeno aver disputato un incontro. L'altra finalista fu la squadra belga che sconfisse la Svezia per 8:4. Nella finale i più riposati britannici sfruttarono il vantaggio e sconfissero i belgi per 9:2.

Nuoto

Lo stesso argomento in dettaglio: Nuoto ai Giochi della IV Olimpiade.
Partenza della finale dei 200 metri rana

Per la prima volta nei giochi olimpici le competizioni di nuoto vennero svolte in una piscina, ad Atene le gare di nuoto si erano svolte in mare, a Parigi nella Senna e a Saint Louis in un lago artificiale. La vasca dei giochi di Londra, situata all'interno del White City Stadium, era lunga il doppio della misura attuale e larga la metà, aveva quindi solo 4 corsie.

Responsabile dell'organizzazione fu la English Amateur Swimming Association, la stesura delle regole diede origine a diversi equivoci così il 19 luglio, con le competizioni ancora in corso, i rappresentanti di 10 federazioni nazionali si riunirono presso il Manchester Hotel e fondarono la federazione internazionale (FINA).

Fra i nuotatori spiccò il britannico Henry Taylor che vinse tre medaglie d'oro, nei 400 m stile libero, nei 1500 m stile libero e nella staffetta 4 × 200 m stile libero. In quattro delle sei discipline presenti vennero ottenuti dei record mondiali: Charles Daniels (USA) nei 100 m stile libero, Henry Taylor (GBR) nei 1500 m stile libero, Frederick Holman (GBR) nei 200 m rana e la staffetta britannica.

Pugilato

Lo stesso argomento in dettaglio: Pugilato ai Giochi della IV Olimpiade.
Johnny Douglas, medaglia d'oro nei pesi medi

Le competizioni di tutte le cinque categorie previste si svolsero nello stesso giorno, l'organizzazione delle gare fu a carico della Amateur Boxing Association of England, con regolamento basato sulle regole del marchese di Queensberry. Ogni combattimento si svolgeva su tre round, i primi due duravano tre minuti e il terzo ne durava quattro.

In competizione vi furono quasi esclusivamente britannici che infatti si aggiudicarono 14 delle 15 medaglie in palio. L'unico premiato non britannico fu l'australiano Reginald Baker, sconfitto in finale dal britannico John Douglas. La sconfitta fu controversa tanto che in seguito si sostenne che a fronte di un pareggio il primo giudice di gara, che era il padre di Douglas, avesse favorito il figlio. In realtà il padre di Douglas, in qualità di presidente della federazione britannica, era solamente incaricato del conferimento delle medaglie.

Rugby

Lo stesso argomento in dettaglio: Rugby a 15 ai Giochi della IV Olimpiade.

Teoricamente avrebbero potuto prendere parte al torneo olimpico di rugby tutte e quattro le rappresentative britanniche, vi prese però parte solo l'Inghilterra con la selezione della Cornovaglia. Benché fossero state invitate, né la rappresentativa della Nuova Zelanda né quella del Sudafrica presero parte al torneo. Una settimana prima dell'inizio dei Giochi la squadra francese si ritirò adducendo che non era in grado di presentare una squadra rappresentativa.

Rimasero solo la squadra inglese e quella australiana che si trovava in Europa per un tour continentale. Nell'unico incontro che si disputò secondo le regole del Rugby Union gli australiani confermarono il loro ruolo di favoriti sconfiggendo la squadra di casa con il punteggio di 32:3.

Scherma

Lo stesso argomento in dettaglio: Scherma ai Giochi della IV Olimpiade.

Nelle quattro competizioni di scherma previste vennero applicate le regole della Amateur Fencing Association of Great Britain and Ireland pubblicate, per la prima volta in tre lingue (inglese, francese e tedesco) evitando così i problemi di diversa interpretazione di regole da parte della scuola francese e della scuola italiana che si presentarono nelle edizioni precedenti dei giochi olimpici.

Nella spada il francese Gaston Alibert dominò sia nella competizione individuale che in quella a squadre, nella sciabola l'atleta di maggiore successo fu l'ungherese Jenő Fuchs che vinse due medaglie d'oro. Per la prima e unica volta non vi furono gare di fioretto, nell'opinione degli organizzatori i regolamenti dei vari paesi partecipanti presentavano tali e tante differenze da rendere impossibile una competizione internazionale. Presso la Prince's Galleries a Piccadilly venne effettuata una competizione a scopo dimostrativo.

Tennis

Lo stesso argomento in dettaglio: Tennis ai Giochi della IV Olimpiade.
Finale femminile nella fase outdoor sul Centre Court a Wimbledon

Il torneo di tennis era suddiviso in due fasi, nella prima metà di maggio si svolsero gli incontri indoor presso il Queen's Club, nella prima metà di luglio quelli all'aperto a Wimbledon. Gli incontri al chiuso seguirono i campionati britannici che si erano svolti nella stessa sede, gli unici partecipanti stranieri alla prima fase furono due uomini e due donne svedesi. Nella finale del singolo Arthur Gore sconfisse George Caridia. La medaglia di bronzo andò a Josiah Ritchie il cui avversario, Wilberforce Eaves, ebbe un attacco di debolezza improvvisa. La vincitrice del torneo femminile fu Gwendoline Eastlake-Smith, Arthur Gore e Herbert Barrett vinsero la medaglia d'oro nel doppio maschile.

Il torneo sull'erba ebbe luogo immediatamente dopo il torneo di Wimbledon, molti dei giocatori migliori avevano già lasciato la città visto che il prestigio del torneo non era comparabile con quelle embrionale dei giochi olimpici. Tra gli assenti il già citato Arthur Gore, vincitore del torneo e campione olimpico della fase indoor.

Nonostante le numerose assenze gli organizzatori non rividero il cartellone degli incontri cosicché molti giocatori arrivarono alle fasi finali senza nemmeno aver disputato un incontro. Questo svarione organizzativo fu particolarmente evidente nel torneo femminile dove la britannica Dora Boothby giunse in finale senza aver disputato un solo incontro, venne sconfitta dalla connazionale Dorothea Douglass che all'epoca era la migliore tennista mondiale. Nella finale maschile vinse il britannico Josiah Ritchie che sconfisse il tedesco Otto Froitzheim. Il doppio maschile vide la vittoria dei britannici George Hillyard e Reginald Doherty.

Tiro alla fune

Lo stesso argomento in dettaglio: Tiro alla fune ai Giochi della IV Olimpiade.
La squadra di tiro alla fune della City of London Police

All'inizio del XX secolo il tiro alla fune era ancora considerato parte dell'atletica leggera. Tre delle cinque squadre partecipanti al torneo olimpici erano rappresentative di forze di polizia.

L'unico incontro dei quarti di finale (le altre squadre passarono direttamente il turno) fu quello fra la Liverpool Police e gli Stati Uniti (della squadra facevano parte, tra gli altri, Ralph Rose e John Flanagan, medaglie d'oro nel getto del peso e del tiro del giavellotto). I poliziotti di Liverpool passarono alla finale ma scatenarono le proteste della squadra statunitense, indossavano infatti delle scarpe chiodate. La giuria (composta di soli britannici) ritenne nulle le proteste in quanto le scarpe chiodate facevano parte dell'abbigliamento d'ordinanza ed erano quindi ammesse dal regolamento e gli americani ritirarono la squadra.

Dopo una delle due semifinali la squadra svedese, anch'essa sconfitta dalla Liverpool Police, rinunciò all'incontro per il terzo e quarto posto, la medaglia di bronzo andò quindi alla sezione K della Metropolitan Police Service di Londra. In finale la City of London Police sconfisse la polizia di Liverpool.

Tiro con l'arco

Lo stesso argomento in dettaglio: Tiro con l'arco ai Giochi della IV Olimpiade.
Arcieri in gara il 17 luglio

Nel tiro con l'arco erano previste due competizioni per gli uomini e una per le donne, responsabile dell'organizzazione fu la Royal Toxophilite Society. Il 17 e il 18 luglio si svolsero il York Round maschile e il doppio round nazionale femminile, nello York round prevalsero gli atleti britannici, l'unico non britannico fra i primi 15 era lo statunitense John Penrose (medaglia di bronzo). I due giorni di competizioni furono caratterizzati da condizioni meteorologiche pessime che portarono a numerose interruzioni delle gare, il primo giorno piovve a dirotto e il secondo giorno un vento molto forte condizionò la precisione degli arcieri.

I partecipanti dell'Europa continentale avevano difficoltà ad adeguarsi alle complesse regole della federazione britannica e al sistema non metrico di misurazione delle distanze, i francesi chiesero e ottennero che venisse disputata una gara utilizzando anche il sistema metrico e il 20 luglio venne effettuato il Continental Round nel quale ai primi sei posti si piazzarono dei francesi.

Il National Round femminile vide l'esclusiva partecipazione di atlete britanniche e assunse il carattere di una competizione nazionale.

Tuffi

Lo stesso argomento in dettaglio: Tuffi ai Giochi della IV Olimpiade.
Lo svedese Arvid Spångberg, medaglia di bronzo nella piattaforma da 10 metri

Nei tuffi vennero svolte due gare, dal trampolino e dalla piattaforma. Nella prima gara vennero effettuati tuffi dal metro e dai tre metri mentre nella seconda dalla piattaforma a 5 e a 10 metri. Nel trampolino vinse il tedesco Albert Zürner mentre la piattaforma fu dominio svedese, ben 6 tuffatori si qualificarono per la semifinale e in finale trionfò Hjalmar Johansson precedendo tre connazionali.

Vela

Lo stesso argomento in dettaglio: Vela ai Giochi della IV Olimpiade.

Nelle gare di vela vennero effettuate solo quattro delle cinque competizioni previste, la regata delle imbarcazioni della classe dei 15 metri venne annullata per mancanza di iscritti. Vennero applicate le regole della Yacht Racing Association basate sul regolamento della International Sailing Federation fondata solo un anno prima. Ogni paese partecipante poteva presentare due imbarcazioni per gara.

Tutte le regate vennero vinte da imbarcazioni britanniche. Alla gara della classe dei 6 metri e a quella degli 8 metri presero parte cinque imbarcazioni, nella classe dei 12 metri (l'unica gara che si svolse davanti alla costa occidentale della Scozia e non al largo dell'isola di Wight) presero parte solo due imbarcazioni. La gara della classe dei 7 metri vide la partecipazione di una sola imbarcazione che dovette semplicemente limitarsi a raggiungere il traguardo.

I vincitori

Gli atleti più premiati
Pos. Atleta Stato Sport Oro Argento Bronzo Totale
1 Melvin Sheppard Stati Uniti Atletica leggera 3 3
Henry Taylor Regno Unito (bandiera) Regno Unito Nuoto 3 3
3 Benjamin Jones Regno Unito (bandiera) Regno Unito Ciclismo 2 1 3
4 Martin Sheridan Stati Uniti Atletica leggera 2 1 3
Oscar Swahn Svezia (bandiera) Svezia Tiro ai Giochi della IV Olimpiade 2 1 3

Gli atleti più medagliati di questa edizione furono l'inglese Henry Taylor che vinse tre medaglie d'oro nel nuoto e lo statunitense Melvin Sheppard nell'atletica leggera. In generale i dominatori dell'edizione furono proprio i britannici che surclassarono gli americani, 145 medaglie complessive per i primi e 47 per i secondi. Questi ultimi, che nelle precedenti edizioni avevano vinto molte medaglie nell'atletica, videro ridimensionate le loro aspettative soprattutto per merito di atleti provenienti da paesi emergenti, come il sudafricano Reginald Walker che vinse i 100 m in 10"8 e il canadese Robert Kerr che vinse i 200 m in 22"6. La finale dei 400 m, disputata da tre atleti americani ed uno inglese, non prevede ancora le corsie così gli americani fanno gioco di squadra. I giudici però squalificano il vincitore statunitense e decretano la vittoria dell'inglese Wyndham Halswelle, giunto secondo al traguardo. Alle proteste americane, incentrate sul diverso tipo di regolamento adottato negli USA, gli inglesi risposero proponendo la ripetizione della gara. Gli statunitensi rifiutarono la proposta e così Halswelle si ritrovò a gareggiare da solo, unico medagliato nella gara dei 400 m. Il mezzofondista statunitense Melvin Sheppard riuscì comunque a risollevare le sorti americane centrando la storica impresa di vincere i 1.500 m e gli 800 m, in quest'ultima gara precedette l'italiano Emilio Lunghi. L'Italia vinse 2 ori con Alberto Braglia nel concorso completo di ginnastica e con Enrico Porro che vinse la categoria leggeri nella lotta, anche se la partecipazione italiana venne ricordata soprattutto per il dramma di Dorando Pietri nella maratona.

La conclusione

I giochi si conclusero il 31 ottobre e riuscirono a ridare slancio al movimento olimpico che da quell'edizione crebbe in popolarità e partecipazione. Il sogno di de Coubertin si era avverato. L'olimpiade di Stoccolma nel 1912 si giovò dell'esperienza londinese rappresentando sicuramente la migliore tra le edizioni olimpiche precedenti alla prima guerra mondiale.

Medagliere

  Nazione ospitante

Pos. Paese Oro Argento Bronzo Totale
1 Gran Bretagna (bandiera) Gran Bretagna 56 51 39 146
2 Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti 23 12 12 47
3 Svezia (bandiera) Svezia 8 6 11 25
4 Francia (bandiera) Francia 5 5 9 19
5 Germania (bandiera) Germania 3 5 5 14
6 Ungheria (bandiera) Ungheria 3 4 2 9
7 Canada (bandiera) Canada 3 3 10 16
8 Norvegia (bandiera) Norvegia 2 3 3 8
9 Italia (bandiera) Italia 2 2 0 4
10 Belgio (bandiera) Belgio 1 5 2 8
11 Australasia (bandiera) Australasia 1 2 2 5
12 Russia (bandiera) Russia 1 2 0 3
13 Finlandia (bandiera) Finlandia 1 1 3 5
14 Sudafrica (bandiera) Sudafrica 1 1 0 2
15 Grecia (bandiera) Grecia 0 3 1 3
16 Danimarca (bandiera) Danimarca 0 2 3 5
17 Boemia (bandiera) Boemia 0 0 2 2
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi 0 0 2 2
19 Impero austriaco (bandiera) Impero austriaco 0 0 1 1
Totale 110 107 107 324

Note

  1. ^ La consuetudine di far entrare per prima la Grecia iniziò solo nel 1928
  2. ^ La PGF alle Olimpiadi di Londra 1908, su pgeferrara.it. URL consultato il 30 marzo 2021.

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