Chupanidi: differenze tra le versioni

Chupanidi
Dati amministrativi
Nome completo	Regno chupanide
Lingue ufficiali	persiano
Lingue parlate	persiano, mongolo, curdo
Capitale	Tabriz
Politica
Forma di Stato	Stato assoluto
Forma di governo	monarchia
Nascita	1338 con Ḥasan Kuçuk
Fine	1357 con Malek Ashraf
Territorio e popolazione
Religione e società
Religioni preminenti	Islam sciita duodecimano
Religioni minoritarie	Islam sunnita
	I territori delle dinastie chupanide (in azzurro) e jalayride (in verde), verso la metà del XIV secolo.
	Modifica dati su Wikidata · Manuale

Naviga nella cronologia in modo interattivo

← Differenza precedente

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto

VisualeWikitesto

In linea

Versione attuale delle 17:02, 13 set 2024

I Chupanidi o Chubanidi (in persiano چوپاﻧﻴﺎﻥ‎, Čūpāniyān), furono una dinastia mongola del clan dei Suldūz (che alcuni chiamano Tayichiud), affermatasi nella Persia del XIV secolo.^[1] Servì da principio sotto gli Ilkhanidi, assumendo poi de facto il controllo del territorio dopo la caduta dell'Ilkhanato. I Chupanidi ebbero le loro roccaforti nel montagnoso Azerbaigian, mentre i Jalayridi assunsero il controllo a Baghdad.^[2]

Primi Chupanidi

I primi Chupanidi erano membri del clan mongolo dei Soldūz. Sūrgān Shīra, uno dei primi importanti esponenti della famiglia chupanide, servì sotto Gengis Khan durante l'ascesa al potere di quest'ultimo, salvandogli in un'occasione la vita. Più tardi, i Chupanidi operarono sotto gli Ilkhanidi. Un discendente di Sorgan Sira, Amir Tudahun, fu ucciso nel 1277 combattendo contro i Mamelucchi nella battaglia di Elbistan. Lasciò un figlio, Malek, che a sua volta fu padre di Amir Chupan, eponimo dei Chupanidi.

Amir Chupan e i suoi figli

Ai primi del XIV secolo, l'Emiro Chupan servì sotto vari Ilkhan (Arghun, Gaykhātū, Ghāzān Maḥmūd e Öljeitü). Comandante militare di grandi capacità, Chupan guadagnò presto il favore del suo Signore e dei successori di questi e sposò alcuni appartenenti della linea di Hulagu. Il suo potere suscitò le gelosie della nobiltà, che cospirò ai suoi danni nel 1319. fallendo però il suo obiettivo. Anche l'Ilkhan Abū Saʿīd, tuttavia, prese a guardare con sfavore il potere del suo sottoposto e la sua crescente influenza e lo allontanò quindi dalla sua corte, costringendolo a cercar rifugio nel 1327 a Herat, dove però i Kartidi lo misero a morte.
Numerosi suoi figli cercarono allora rifugio nell'Orda d'Oro o tra i Mamelucchi d'Egitto, mentre altri finirono con l'essere uccisi.

Baghdād Khātūn

I Chupanidi non furono spazzati via completamente dalla Persia. Una figlia di Chupan, Baghdād Khātūn, aveva attirato l'attenzione di Abū Saʿīd. Durante la vita di Chupan, ella fu maritata a Ḥasan-e Bozorg, il futuro fondatore della dinastia jalayride, ma dopo che Chupan fuggì, Ḥasan-e Bozorg la ripudiò, e Baghdād Khātūn sposò allora Abū Saʿīd. La donna guadagnò rapidamente influenza sull'Ilkhan ed esercitò gli ampi poteri che il marito le aveva concesso. Fu accusata (senza che ve ne fosse alcuna prova) di coinvolgimento in tutte le cospirazioni ai danni del marito, e la cosa fu più tardi accreditata da alcuni che avevano causato l'uccisione di Abū Saʿīd nel 1335. Il successore di Abū Saʿīd, Arpa Ke'un, la fece mettere a morte.

Ruolo durante il crollo dell'Ilkhanato e Ḥasan Kuçek

La posizione di Arpā Khān era assai debole. Per consolidare il proprio potere sposò Sati Beg sorella di Abū Saʿīd e vedova di Chupan. Una nipote di Chūpān, Dalshād Khātūn^[3] era incinta e dato che suo figlio sarebbe potuto diventare un pretendente legittimo al trono, questo rappresentava un pericolo evidente per Arpā Khān. Prudentemente Dalshād Khātūn fuggì nel Diyar Bakr. Il governatore della regione colse questa occasione come pretesto per attaccare l'Ilkhan e sconfiggerlo. Arpā Khān, abbandonato anche da coloro che egli aveva ristabilito nelle loro funzioni dopo essere stati deposti da Abū Saʿīd, fu ucciso da un suo avversario il 15 maggio 1336.^[4]^[5] Il Jalayride Ḥasan-e Bozorg^[6] si sposò allora con Dalshād Khātūn, che gli dette figli, futuri eredi del regno.

Mentre i Jalayridi consolidavano le loro posizioni in Iraq, altri chupanidi erano tuttavia non meno impegnati. Hasan Kuçek,^[7] un nipote di Chūpān, radunò attorno a sé numerosi componenti della famiglia chupanide e sconfisse i Jalayridi nel 1338, spianando la strada a un regno chupanide nell'area attorno a Tabriz. Quello stesso anno egli elevò al trono ilkhanide Sati Beg, sorella di Abū Saʿīd e vedova di Chūpān. Per poterla condizionare, la obbligò tuttavia a sposare un suo burattino, Suleyman Khan. Ḥasan Kuçek continuò a combattere i Jalayridi (un confronto armato che fu più tardi complicato dalle incursioni effettuate da Togha Temur del Grande Khorasan), ma la maggior sfida fu per lui la sua stessa famiglia. Numerosi suoi componenti infatti defezionarono in favore dei Jalayridi e Ḥasan Kuçek fu costretto a trattare con loro fino alla sua morte avvenuta nel 1343.

Malek Ashraf e il declino chupanide

Una lotta per il potere esplose rapidamente dopo la morte di Ḥasan Kuçuk. Durante la disputa scatenatasi, il fratello di Ḥasan Kuçuk, Malek Ashraf, ebbe la meglio ed eliminò i suoi zii. Alla fine del 1344, Malek Ashraf aveva assunto l'effettivo controllo dei territori chupanidi. Al pari del suo predecessore, Malek Ashraf usò monarchi-marionetta, attraverso i quali egli regnava effettivamente. Nel corso del suo regno, il Chupanide tentò di strappare Baghdad ai Jalayridi nel 1347 ma fallì miseramente. Non riuscì neppure a impadronirsi nel 1350 del Fars, allora dominato dagli Injuidi. Col procedere del tempo, Malek Ashraf divenne sempre più crudele, provocando malcontento crescente tra i suoi sudditi. Quando le forze dell'Orda d'Oro sommersero il regno chupanide e conquistarono Tabriz nel 1357, pochi furono a lamentare la perdita del potere dei Chupanidi. Malek Ashraf fu messo a morte e la sua famiglia portata a nord dall'Orda d'Oro. La prole di Malek Ashraf fu infine passata per le armi in Persia, mettendo per sempre fine alla dinastia chupanide.

Albero genealogico

Chupan

Timurtash

Hasan Kuçek

Malek Ashraf

Dalshād Khātūn

Discendenti moderni

Discendenti moderni dei Chupanidi nell'Iran di oggi, usano il soprannome dinastico di Amir Chupani e si trovano essenzialmente nel nord e nel sud del Khorasan e nella Provincia del Razavi Khorasan, specialmente nell'area di Mashhad.

Note

^ Abū Bakr al-Quṭbī Aharī, Johannes Baptist van Loon, Taʾrīkh-i Shaykh Uways: Storia dello Shaykh Uways.
^ Encyclopædia Britannica
^ in persiano دلشاد خاتون‎, regina felice.
^ Ossia il 3 shawwal 736.
^ P. Jackson, «Arpa Khan (also Arpā Kaʾon or Gāvon)», su: Encyclopædia Iranica.
^ Ossia Ḥasan il Grande.
^ Ossia Ḥasan il Piccolo.

Bibliografia

Clifford Edmund Bosworth, The New Islamic Dynasties: A Chronological and Genealogical Manual, Edimburgo, Edinburgh University Press, 2004.

Voci correlate

Jalayridi

Altri progetti

Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chupanidi

Collegamenti esterni

(EN) Charles Melville e ʿAbbās Zaryāb Zaryab, Chobanids, su iranicaonline.org, Encyclopedia Iranica.

Portale Iran

Portale Medioevo

[1] Abū Bakr al-Quṭbī Aharī, Johannes Baptist van Loon, Taʾrīkh-i Shaykh Uways: Storia dello Shaykh Uways.

[2] Encyclopædia Britannica

[3] rsiano دلشاد خاتون‎, regina felice.

[4] Ossia il 3 shawwal 736.

[5] P. Jackson, «Arpa Khan (also Arpā Kaʾon or Gāvon)», su: Encyclopædia Iranica.

[6] Ossia Ḥasan il Grande.

[7] Ossia Ḥasan il Piccolo.

[1]

[2]

[3]

[4]

[5]

[6]

[7]

@@ Riga 1: / Riga 1: @@
-[[File:Chupanid_-_Jalayerid_dyansty_1337–1432__ad.PNG|thumb|right|350px|I territori delle dinastie chupanide (in azzurro) e jalayride (in verde), verso la metà del [[XIV secolo]].]]
 {{Stato storico
 |nomeCorrente = Chupanidi
@@ Riga 7: / Riga 6: @@
 |linkBandiera =
 |linkLocalizzazione =
-|linkMappa =
+|linkMappa = Chupanid - Jalayerid dyansty 1337–1432  ad.PNG
+|didascalia = I territori delle dinastie chupanide (in azzurro) e jalayride (in verde), verso la metà del [[XIV secolo]].
-|didascalia =
 |paginaStemma =
 |paginaBandiera =
@@ Riga 14: / Riga 13: @@
 |motto =
 |lingua ufficiale =
-|lingua = arabo, curdo
+|lingua = persiano, mongolo, curdo
 |capitale principale = Tabriz
 |capitaleAbitanti =
@@ Riga 28: / Riga 27: @@
 |elenco capi di governo =
 |organi deliberativi =
-|inizio =
+|inizio = 1338
-|primo capo di stato =
+|primo capo di stato = Ḥasan Kuçuk
 |stato precedente =
 |evento iniziale =
-|fine =
+|fine = 1357
-|ultimo capo di stato =
+|ultimo capo di stato = Malek Ashraf
 |stato successivo =
 |evento finale =
@@ Riga 52: / Riga 51: @@
 |telefono =
 |targa =
-|religioni preminenti = Islam
+|religioni preminenti = Islam sciita duodecimano
 |religione di stato =
-|altre religioni = Cristianesimo
+|altre religioni = Islam sunnita
 |classi sociali =
 |stato attuale =
 }}
-I '''Chupanidi''' o '''Chubanidi''' ({{farsi|چوپاﻧﻴﺎﻥ|Čūpāniyān}}), furono una dinastia [[Mongoli|mongola]] del [[clan]] dei [[Sulduz|Suldūz]] (che alcuni chiamano Tayichiud), affermatasi nella [[Persia]] del [[XIV secolo]].<ref>Abū Bakr al-Quṭbī Aharī, Abu Bakr al-Qutbi al-Ahri, Johannes Baptist van Loon, ''Ta'rīkh-i Shaykh Uways: Storia dello Shaykh Uways''.</ref>  Servì da principio sotto gli [[Ilkhanato|Ilkhanidi]], assumendo poi ''de facto'' il controllo del territorio dopo la caduta dell'Ilkhanato. I Chupanidi ebbero le loro roccaforti nel montagnoso [[Azerbaijan]], mentre i [[Jalayridi]] assunsero il controllo a [[Baghdad]].<ref>[http://search.eb.com/eb/article-22890 Encyclopædia Britannica]</ref>
+I '''Chupanidi''' o '''Chubanidi''' ({{farsi|چوپاﻧﻴﺎﻥ|Čūpāniyān}}), furono una dinastia [[Mongoli|mongola]] del [[clan]] dei [[Sulduz|Suldūz]] (che alcuni chiamano Tayichiud), affermatasi nella [[Persia]] del [[XIV secolo]].<ref>Abū Bakr al-Quṭbī Aharī, Johannes Baptist van Loon, ''Taʾrīkh-i Shaykh Uways: Storia dello Shaykh Uways''.</ref>  Servì da principio sotto gli [[Ilkhanato|Ilkhanidi]], assumendo poi ''de facto'' il controllo del territorio dopo la caduta dell'Ilkhanato. I Chupanidi ebbero le loro roccaforti nel montagnoso [[Azerbaigian]], mentre i [[Jalayridi]] assunsero il controllo a [[Baghdad]].<ref>[http://search.eb.com/eb/article-22890 Encyclopædia Britannica]</ref>
 ==Primi Chupanidi==
-I primi Chupanidi erano membri del clan mongolo dei Suldūz. Sūrgān Shīra, uno dei primi importanti esponenti della famiglia chupanide, servì sotto [[Genghis Khan]] durante l'ascesa al potere di quest'ultimo, salvandogli in un'occasione la vita. Più tardi, i Chupanidi operarono sotto gli [[Ilkhanato|Ilkhanidi]]. Un discendente di Sorgan Sira, Amir Tudahun, fu ucciso nel 1277 combattendo contro i [[Mamelucchi]] nella [[battaglia di Elbistan]]. Lasciò un figlio, Malek, che a sua volta fu padre di Amir [[Chupan]], eponimo dei Chupanidi.
+I primi Chupanidi erano membri del clan mongolo dei Soldūz. Sūrgān Shīra, uno dei primi importanti esponenti della famiglia chupanide, servì sotto [[Gengis Khan]] durante l'ascesa al potere di quest'ultimo, salvandogli in un'occasione la vita. Più tardi, i Chupanidi operarono sotto gli [[Ilkhanato|Ilkhanidi]]. Un discendente di Sorgan Sira, Amir Tudahun, fu ucciso nel 1277 combattendo contro i [[Mamelucchi]] nella [[battaglia di Elbistan]]. Lasciò un figlio, Malek, che a sua volta fu padre di Amir [[Chupan]], eponimo dei Chupanidi.
 ==Amir Chupan e i suoi figli==
-{{main|Chupan}}
+{{Vedi anche|Chupan}}
-Ai primi del [[XIV secolo]], Amir Chupan servì sotto vari Ilkhan ([[Arghun]], [[Ghaykhatu|Gaykhātū]], [[Ghazan Khan|Ghāzān Maḥmūd]] e [[Oljeytu|Oljēytū]]). Comandante militare di grandi capacità, Chupan guadagnò presto il favore del suo Signore e dei successori di questi e sposò alcuni appartenenti della linea di [[Hulagu]]. Il suo potere suscitò le gelosie della nobiltà, che cospirò ai suoi danni nel 1319. fallendo però il suo obiettivo. Anche l'Ilkhan [[Abu Sa'id (Ilkhanide)|Abū Saʿīd]], tuttavia, prese a guardare con sfavore il potere del suo sottoposto e la sua crescente influenza e lo allontanò quindi dalla sua corte, costringendolo a cercar rifugio nel 1327 a [[Herat]], dove però i [[Kartidi]] lo misero a morte. <br>
+Ai primi del [[XIV secolo]], l'[[Emiro]] Chupan servì sotto vari Ilkhan ([[Arghun]], [[Gaykhatu|Gaykhātū]], [[Ghazan Khan|Ghāzān Maḥmūd]] e [[Oljeitu|Öljeitü]]). Comandante militare di grandi capacità, Chupan guadagnò presto il favore del suo Signore e dei successori di questi e sposò alcuni appartenenti della linea di [[Hulagu]]. Il suo potere suscitò le gelosie della nobiltà, che cospirò ai suoi danni nel 1319. fallendo però il suo obiettivo. Anche l'Ilkhan [[Abu Sa'id|Abū Saʿīd]], tuttavia, prese a guardare con sfavore il potere del suo sottoposto e la sua crescente influenza e lo allontanò quindi dalla sua corte, costringendolo a cercar rifugio nel 1327 a [[Herat]], dove però i [[Kartidi]] lo misero a morte. <br>
 Numerosi suoi figli cercarono allora rifugio nell'[[Orda d'Oro]] o tra i [[Mamelucchi]] d'[[Egitto]], mentre altri finirono con l'essere uccisi.
-==Baghdad Khatun==
+==Baghdād Khātūn==
+I Chupanidi non furono spazzati via completamente dalla Persia. Una figlia di Chupan, Baghdād Khātūn, aveva attirato l'attenzione di Abū Saʿīd. Durante la vita di Chupan, ella fu maritata a [[Hasan-e Bozorg|Ḥasan-e Bozorg]], il futuro fondatore della dinastia [[Jalayridi|jalayride]], ma dopo che Chupan fuggì, Ḥasan-e Bozorg la ripudiò, e Baghdād Khātūn sposò allora Abū Saʿīd. La donna guadagnò rapidamente influenza sull'Ilkhan ed esercitò gli ampi poteri che il marito le aveva concesso. Fu accusata (senza che ve ne fosse alcuna prova) di coinvolgimento in tutte le cospirazioni ai danni del marito, e la cosa fu più tardi accreditata da alcuni che avevano causato l'uccisione di Abū Saʿīd nel 1335. Il successore di Abū Saʿīd, [[Arpa Ke'un]], la fece mettere a morte.
-{{main|Baghdad Katun}}
-I Chupanidi non furono spazzati via completamente dalla Persia. Una figlia di Chupan, Baghdad Khatun, aveva attirato l'attenzione di Abū Saʿīd. Durante la vita di Chupan, ella fu maritata a [[Hasan Buzurg]], il futuro fondatore della dinastia [[Jalayridi|jalayride]], ma dopo che Chupan fuggì, Hasan Buzurg la ripudiò, e Baghdad Khatun sposò allora Abū Saʿīd. La donna guadagnò rapidamente influenza sull'Ilkhan ed esercitò gli ampi poteri che il marito le aveva concesso. Fu accusata (senza che ve ne fosse alcuna prova) di coinvolgimento in tutte le cospirazioni ai danni del marito, e la cosa fu più tardi accreditata da alcuni che avevano causato l'uccisione di Abū Saʿīd nel 1335. Il successore di Abū Saʿīd, [[Arpa Ke'un]], la fece mettere a morte.
-==Ruolo durante il crollo dell'Ilkhanato e Hasan Kucek==
+==Ruolo durante il crollo dell'Ilkhanato e Ḥasan Kuçek==
-{{main|Hasan Kucek}}
+{{Vedi anche|Hasan Kuçek}}
-La posizione di Arpā Khān era assai debole. Per consolidare il proprio potere sposò [[Sati Beg]] sorella di Abū Saʿīd e vedova di Chupan. Una nipote di Chupan, Dalshād Khātūn<ref>In {{farsi|دلشاد خاتون}}, ''regina felice''.</ref> era incinta e dato che suo figlio sarebbe potuto diventare un pretendente legittimo al trono, questo rappresentava un pericolo evidente per Arpā Khān. Prudentemente Dalshād Khātūn fuggì a [[Diyarbakir]]. Il governatore della regione colse questa occasione come pretesto per attaccare l'Ilkhan e sconfiggerlo. Arpā Khān, abbandonato anche da coloro che egli aveva ristabilito nelle loro funzioni dopo essere stati deposti da Abū Saʿīd, fu ucciso da un suo avversario il 15 maggio 1336.<ref>Ossia il 3 [[shawwal]] 736.</ref>{{,}}<ref>P. Jackson, «Arpa Khan (also Arpā Kaʾon or Gāvon)», su: ''Encyclopædia Iranica''.</ref> Il [[Jalayridi|Jalayride]] Hasan Buzurg<ref>Ossia Hasan [[Senior|il Grande]].</ref> si sposò allora con Dalshād Khātūn, che gli dette figli, futuri eredi del regno.
+La posizione di Arpā Khān era assai debole. Per consolidare il proprio potere sposò [[Sati Beg]] sorella di Abū Saʿīd e vedova di Chupan. Una nipote di Chūpān, Dalshād Khātūn<ref>{{farsi|دلشاد خاتون}}, ''regina felice''.</ref> era incinta e dato che suo figlio sarebbe potuto diventare un pretendente legittimo al trono, questo rappresentava un pericolo evidente per Arpā Khān. Prudentemente Dalshād Khātūn fuggì nel [[Diyar Bakr]]. Il governatore della regione colse questa occasione come pretesto per attaccare l'Ilkhan e sconfiggerlo. Arpā Khān, abbandonato anche da coloro che egli aveva ristabilito nelle loro funzioni dopo essere stati deposti da Abū Saʿīd, fu ucciso da un suo avversario il 15 maggio 1336.<ref>Ossia il 3 [[shawwal]] 736.</ref><ref>P. Jackson, «Arpa Khan (also Arpā Kaʾon or Gāvon)», su: ''Encyclopædia Iranica''.</ref> Il Jalayride Ḥasan-e Bozorg<ref>Ossia Ḥasan il Grande.</ref> si sposò allora con Dalshād Khātūn, che gli dette figli, futuri eredi del regno.
-Mentre i Jalayridi consolidavano le loro posizioni in [[Iraq]], altri chupanidi erano tuttavia non meno impegnati. [[Hasan Kucek]],<ref>Ossia Hasan [[Junior|il Piccolo]].</ref> un nipote di Chupan, radunò attorno a sé numerosi componenti della famiglia chupanide  e sconfisse i Jalayridi nel 1338, spianando la strada a un regno chupanide nell'area attorno a [[Tabriz]]. TQuello stesso anno egli elevò al trono ilkhanide [[Sati Beg]], sorella di Abū Saʿīd e vedova di Chupan. Per poterla condizionare, la obbligò tuttavia a sposare un suo burattino, [[Suleyman Khan]]. Hasan Kucek continuò a combattere i Jalayridi (un confronto armato che fu più tardi complicato dalle incursioni effettuate da [[Togha Temur]] del [[Grande Khorasan]]), ma la maggior sfida fu per lui la sua stessa famiglia. Numerosi suoi componenti infatti defezionarono in favore dei Jalayridi e Hasan Kucek fu costretto a trattare con loro fino alla sua morte nel 1343.
+Mentre i Jalayridi consolidavano le loro posizioni in [[Iraq]], altri chupanidi erano tuttavia non meno impegnati. [[Hasan Kuçek]],<ref>Ossia Ḥasan il Piccolo.</ref> un nipote di Chūpān, radunò attorno a sé numerosi componenti della famiglia chupanide  e sconfisse i Jalayridi nel 1338, spianando la strada a un regno chupanide nell'area attorno a [[Tabriz]]. Quello stesso anno egli elevò al trono ilkhanide [[Sati Beg]], sorella di Abū Saʿīd e vedova di Chūpān. Per poterla condizionare, la obbligò tuttavia a sposare un suo burattino, [[Suleyman Khan]]. Ḥasan Kuçek continuò a combattere i Jalayridi (un confronto armato che fu più tardi complicato dalle incursioni effettuate da [[Togha Temur]] del [[Grande Khorasan]]), ma la maggior sfida fu per lui la sua stessa famiglia. Numerosi suoi componenti infatti defezionarono in favore dei Jalayridi e Ḥasan Kuçek fu costretto a trattare con loro fino alla sua morte avvenuta nel 1343.
 ==Malek Ashraf e il declino chupanide==
-{{main|Malek Ashraf}}
+{{Vedi anche|Malek Ashraf}}
-Una lotta per il potere esplose rapidamente dopo la morte di Hasan Kucek. Durante la disputa scatenatasi, il fratello di Hasan Kucek, Malek Asraf, ebbe la meglio ed eliminò i suoi [[zio|zii]]. Alla fine del 1344, Malek Asraf aveva assunto l'effettivo controllo dei territori chupanidi. Al pari del suo predecessore, Malek Asraf usò monarchi-marionetta, attraverso i quali egli regnava effettivamente. Nel corso del suo regno, il Chupanide tentò di strappare [[Baghdad]] ai Jalayridi nel 1347 ma fallì miseramente. Non riuscì neppure a impadronirsi nel 1350 del [[Fars]], allora dominato dagli [[Injuidi]]. Col procedere del tempo, Malek Asraf divenne sempre più crudele, provocando malcontento crescente tra i suoi sudditi. Quando le forze dell'[[Orda d'Oro]] sommersero il regno chupanide e conquistarono Tabriz nel 1357, pochi furono a lamentare la perdita del potere dei Chupanidi. Malek Asraf fu messo a morte e la sua famiglia portata a nord dall'Orda d'Oro. La prole di Malek Asraf fu infine passata per le armi in Persia, mettendo per sempre fine alla dinastia chupanide.
+Una lotta per il potere esplose rapidamente dopo la morte di Ḥasan Kuçuk. Durante la disputa scatenatasi, il fratello di Ḥasan Kuçuk, Malek Ashraf, ebbe la meglio ed eliminò i suoi [[zio|zii]]. Alla fine del 1344, Malek Ashraf aveva assunto l'effettivo controllo dei territori chupanidi. Al pari del suo predecessore, Malek Ashraf usò monarchi-marionetta, attraverso i quali egli regnava effettivamente. Nel corso del suo regno, il Chupanide tentò di strappare [[Baghdad]] ai Jalayridi nel 1347 ma fallì miseramente. Non riuscì neppure a impadronirsi nel 1350 del [[Fars]], allora dominato dagli [[Injuidi]]. Col procedere del tempo, Malek Ashraf divenne sempre più crudele, provocando malcontento crescente tra i suoi sudditi. Quando le forze dell'[[Orda d'Oro]] sommersero il regno chupanide e conquistarono Tabriz nel 1357, pochi furono a lamentare la perdita del potere dei Chupanidi. Malek Ashraf fu messo a morte e la sua famiglia portata a nord dall'Orda d'Oro. La prole di Malek Ashraf fu infine passata per le armi in Persia, mettendo per sempre fine alla dinastia chupanide.
 ==Albero genealogico==
+{{Albero genealogico/inizio}}
-{{familytree/start}}
-{{familytree| | | | | | | | | | | | CHU | | | | | | | | | |CHU='''[[Chupan]]'''}}
+{{Albero genealogico| | | | | | | | | | | | CHU | | | | | | | | | |CHU='''[[Chupan]]'''}}
-{{familytree| | |,|-|-|-|v|-|-|-|-|-|+|-|-|-|v|-|-|-|.| | |}}
+{{Albero genealogico| | |,|-|-|-|v|-|-|-|-|-|+|-|-|-|v|-|-|-|.| | |}}
-{{familytree| | HAB | | TIM | | | | DEM | | SHE | | BAG | |HAB=[[Hasan Buzurg]] |TIM='''[[Timurtash]]''' |DEM=[[Demasq Kaja]] |SHE=[[Shaykh Mahmud]] |BAG=[[Baghdad Khatun|Baghdād Khātūn]]}}
+{{Albero genealogico| | HAB | | TIM | | | | DEM | | SHE | | BAG | |HAB=[[Hasan-e Bozorg]] |TIM='''[[Timurtash]]''' |DEM=[[Dimashq Khwaja|Dimashq Khwāja]] |SHE=[[Shaykh Mahmud]] |BAG=[[Baghdad Khatun|Baghdād Khātūn]]}}
-{{familytree| | | | |,|-|^|-|.| | | |!| | | | | | | | | | |}}
+{{Albero genealogico| | | | |,|-|^|-|.| | | |!| | | | | | | | | | |}}
-{{familytree| | | | HAK | | ALA | | DEL | | | | | | | | | |HAK='''[[Hasan Kucek]]''' |ALA='''[[Malek Ashraf]]''' |DEL=[[Dalshad Khatun|Dalshād Khātūn]]}}
+{{Albero genealogico| | | | HAK | | ALA | | DEL | | | | | | | | | |HAK='''[[Hasan Kuçek]]''' |ALA='''[[Malek Ashraf]]''' |DEL=[[Dalshad Khatun|Dalshād Khātūn]]}}
+{{Albero genealogico/fine}}
-{{familytree/end}}
 ==Discendenti moderni==
-Discendenti moderni dei Chupanidi nell'[[Iran]] di oggi, usano il soprannome dinastico di ''Amir Chupani'' e si trovano essenzialmente nel nord e nel sud del [[Khorasan]] e nella [Provincia del Razavi Khorasan]], specialmente nell'area di [[Mashhad]].
+Discendenti moderni dei Chupanidi nell'[[Iran]] di oggi, usano il soprannome dinastico di ''Amir Chupani'' e si trovano essenzialmente nel nord e nel sud del [[Khorasan]] e nella Provincia del [[Razavi Khorasan]], specialmente nell'area di [[Mashhad]].
-==Voci correlate==
-*[[Dai Chopan]]
 ==Note==
@@ Riga 102: / Riga 97: @@
 ==Bibliografia==
-*[[Clifford Edmund Bosworth]], ''The New Islamic Dynasties: A Chronological and Genealogical Manual'', Edimburgo, Edinburgh University Press,‎ 2004.
+*[[Clifford Edmund Bosworth]], ''The New Islamic Dynasties: A Chronological and Genealogical Manual'', Edimburgo, Edinburgh University Press, 2004.
+==Voci correlate==
+*[[Jalayridi]]
+==Altri progetti==
+{{interprogetto}}
 ==Collegamenti esterni==
-*Charles Melville e ʿAbbās Zaryāb Zaryab, «Chobanids», su: ''Encyclopedia Iranica'' [url=http://www.iranicaonline.org/articles/chobanids-chupanids-pers]
+* {{Cita web|url=http://www.iranicaonline.org/articles/chobanids-chupanids-pers|autore=Charles Melville e ʿAbbās Zaryāb Zaryab|titolo=Chobanids|editore=Encyclopedia Iranica|lingua=en}}
+{{Storia della Persia}}
+{{Portale|Iran|medioevo}}
 [[Categoria:Dinastie islamiche]]
@@ Riga 111: / Riga 115: @@
 [[Categoria:Storia della Mongolia]]
 [[Categoria:Storia dell'Iran]]
-[[Categoria:Storia dell'Islam]]
+[[Categoria:Storia dell'islam]]
 [[Categoria:Sciismo]]
+[[Categoria:Azerbaigian medievale]]

Chupanidi: differenze tra le versioni

Versione attuale delle 17:02, 13 set 2024

Indice

Primi Chupanidi

Amir Chupan e i suoi figli

Baghdād Khātūn

Ruolo durante il crollo dell'Ilkhanato e Ḥasan Kuçek

Malek Ashraf e il declino chupanide

Albero genealogico

Discendenti moderni

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Menu di navigazione

Chupanidi: differenze tra le versioni

Versione attuale delle 17:02, 13 set 2024

Primi Chupanidi

Amir Chupan e i suoi figli

Baghdād Khātūn

Ruolo durante il crollo dell'Ilkhanato e Ḥasan Kuçek

Malek Ashraf e il declino chupanide

Albero genealogico

Discendenti moderni

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Menu di navigazione

Ricerca