Bob Noorda: differenze tra le versioni

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Nel 1967 ricevette, con Vignelli, l'incarico di progettare la [[comunicazione visiva]] della [[metropolitana di New York]]; lo stesso lavoro gli venne poi affidato anche per [[Metropolitana di San Paolo|quella di San Paolo del Brasile]].<ref name=Fioravanti/><ref>D. Baroni-M. Vitta, ''Storia del Design Grafico'', Longanesi 2006, pp. 244/246</ref> Nei primi [[anni 1970]] terminò l'esperienza in Unimark, che a quel punto aveva tredici uffici sparsi per il mondo, così Noorda, con altri tre designer, proseguì l'attività dello studio milanese, che chiuse i battenti solo nel 2000. Dopo la chiusura, Noorda e la moglie Ornella lavorarono insieme sotto l'egida della Noorda Design; accanto a quest'attività, si dedicò all'[[Politecnico|insegnamento]]: a [[Venezia]] per la Scuola di disegno industriale, a [[Urbino]] per l'[[Istituto superiore per le industrie artistiche (Urbino)|Istituto superiore per le industrie artistiche]] (ISIA) e a Milano per l'[[Società Umanitaria|Umanitaria]] e il [[Politecnico di Milano|Politecnico]], che nel 2005 gli conferì una [[laurea honoris causa]] in [[disegno industriale]].
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Nel corso della sua carriera ha disegnato o aggiornato decine di marchi e [[Logo|loghi]], fra cui quelli di [[Coop Italia|Coop]],<ref>{{cita web | url=http://digilander.libero.it/sitographics/imagini_noorda.htm | titolo= BOB NORDA: un maestro della grafica del '900 | accesso=12 aprile 2010 }}</ref> [[Arnoldo Mondadori Editore]], [[Messaggerie Italiane]], [[Automobile Club d'Italia]], [[Enel]], [[Eni]], [[Aem (azienda)|Aem]] ed [[Hera (azienda)|Hera]], nonché lo [[stemma]] della [[Regione Lombardia]] (quest'ultimo, assieme a Bruno Munari, Pino Tovaglia e [[Roberto Sambonet]]). Ha inoltre curato l'[[immagine coordinata]] di aziende come [[Agip]], [[Banca Commerciale Italiana]], [[Dreher]], [[Chiari e Forti]], [[Fusital]], [[MaxMeyer]], [[Richard-Ginori]], [[TotalEnergies|Total]], [[Zegna]], [[Mitsubishi]],<ref name=Fioravanti/> [[Rex (azienda)|Rex]] e [[Zoppas]]. È stato attivo anche nel campo dell'[[editoria]], collaborando con [[Vallecchi]], [[Sansoni]], [[Giangiacomo Feltrinelli Editore|Feltrinelli]] e [[Touring Club Italiano]].<ref name=Fioravanti/> A lui sono state dedicate mostre in tutto il mondo.
Nel corso della sua carriera ha disegnato o aggiornato decine di marchi e [[Logo|loghi]], fra cui quelli di [[Coop Italia|Coop]],<ref>{{cita web | url=http://digilander.libero.it/sitographics/imagini_noorda.htm | titolo= BOB NORDA: un maestro della grafica del '900 | accesso=12 aprile 2010 }}</ref> [[Arnoldo Mondadori Editore]], [[Messaggerie Italiane]], [[Automobile Club d'Italia]], [[Enel]], [[Eni]], [[Montedison]], [[Aem (azienda)|Aem]] ed [[Hera (azienda)|Hera]], nonché lo [[stemma]] della [[Regione Lombardia]] (quest'ultimo, assieme a Bruno Munari, Pino Tovaglia e [[Roberto Sambonet]]). Ha inoltre curato l'[[immagine coordinata]] di aziende come [[Agip]], [[Banca Commerciale Italiana]], [[Dreher]], [[Chiari e Forti]], [[Fusital]], [[MaxMeyer]], [[Richard-Ginori]], [[TotalEnergies|Total]], [[Zegna]], [[Mitsubishi]],<ref name=Fioravanti/> [[Rex (azienda)|Rex]] e [[Zoppas]]. È stato attivo anche nel campo dell'[[editoria]], collaborando con [[Vallecchi]], [[Sansoni]], [[Giangiacomo Feltrinelli Editore|Feltrinelli]] e [[Touring Club Italiano]].<ref name=Fioravanti/> A lui sono state dedicate mostre in tutto il mondo.


Riposa, tumulato nella cripta del [[Famedio]], al [[Cimitero Monumentale di Milano]].
Riposa, tumulato nella cripta del [[Famedio]], al [[Cimitero Monumentale di Milano]].

Versione delle 16:23, 5 nov 2023

Bob Noorda alla stazione San Babila di Milano nel 1964
Compasso d'Oro Premio Compasso d'oro nel 1964

Bob Noorda (Amsterdam, 15 luglio 1927Milano, 11 gennaio 2010) è stato un grafico olandese naturalizzato italiano.

A partire dagli anni 1960, si è imposto tra i principali artefici del rinnovamento della grafica italiana del XX secolo.[1][2][3][4][5]

Biografia

Dopo aver svolto il servizio militare in Indonesia (allora colonia dei Paesi Bassi), alla fine degli anni 1940 ritornò ad Amsterdam per terminare gli studi al IvKNO (Instituut voor Kunstnijverheidsonderwijs, ora noto come Gerrit Rietveld Academie), diplomandosi nel 1950. L'istruzione funzionalista che ricevette, come conseguenza dell'influenza del movimento Bauhaus, è stata una presenza costante durante la sua carriera di designer. Noorda lavorò come freelance nella capitale olandese fino al 1954, anno in cui prese la decisione di trasferirsi in Italia, a Milano.

Qui, Noorda si guadagnò una discreta reputazione curando, tra la metà degli anni 1950 e i primi anni 1960, le campagne pubblicitarie della Pirelli; allo stesso tempo, collaborò anche con La Rinascente (tra il 1963 e il 1964) e la Olivetti. In particolare, l'esperienza in Pirelli fu molto fruttuosa, poiché ebbe modo di entrare in contatto con molti designer del calibro di Walter Ballmer, Aldo Calabresi, Max Huber, Lora Lamm, Bruno Munari, Raymond Savignac, Albe Steiner, Antonio Boggeri e Pino Tovaglia. Durante questi anni lavorò, assieme agli architetti Franco Albini e Franca Helg, alla progettazione grafica della metropolitana milanese inaugurata nel novembre del 1964: a Noorda, in particolare, venne affidato l'incarico di occuparsi della segnaletica e dell'allestimento visivo del nuovo sistema di trasporto.[6] Il lavoro svolto da Noorda meritò il Compasso d'oro; in seguito ricevette il premio in altre tre occasioni, nel 1979, nel 1984 e infine nel 1994, quest'ultimo alla carriera.

Nel 1965, insieme al designer milanese Massimo Vignelli, fondò l'agenzia grafica Unimark International;[2] Noorda dirigeva gli uffici milanesi, mentre Vignelli si trasferì negli Stati Uniti per occuparsi della sede di New York. Unimark era presente in cinque paesi, ed era nota per utilizzare un approccio molto moderno del design per clienti internazionali come Knoll, IBM e American Airlines.

Nel 1967 ricevette, con Vignelli, l'incarico di progettare la comunicazione visiva della metropolitana di New York; lo stesso lavoro gli venne poi affidato anche per quella di San Paolo del Brasile.[2][7] Nei primi anni 1970 terminò l'esperienza in Unimark, che a quel punto aveva tredici uffici sparsi per il mondo, così Noorda, con altri tre designer, proseguì l'attività dello studio milanese, che chiuse i battenti solo nel 2000. Dopo la chiusura, Noorda e la moglie Ornella lavorarono insieme sotto l'egida della Noorda Design; accanto a quest'attività, si dedicò all'insegnamento: a Venezia per la Scuola di disegno industriale, a Urbino per l'Istituto superiore per le industrie artistiche (ISIA) e a Milano per l'Umanitaria e il Politecnico, che nel 2005 gli conferì una laurea honoris causa in disegno industriale.

Nel corso della sua carriera ha disegnato o aggiornato decine di marchi e loghi, fra cui quelli di Coop,[8] Arnoldo Mondadori Editore, Messaggerie Italiane, Automobile Club d'Italia, Enel, Eni, Montedison, Aem ed Hera, nonché lo stemma della Regione Lombardia (quest'ultimo, assieme a Bruno Munari, Pino Tovaglia e Roberto Sambonet). Ha inoltre curato l'immagine coordinata di aziende come Agip, Banca Commerciale Italiana, Dreher, Chiari e Forti, Fusital, MaxMeyer, Richard-Ginori, Total, Zegna, Mitsubishi,[2] Rex e Zoppas. È stato attivo anche nel campo dell'editoria, collaborando con Vallecchi, Sansoni, Feltrinelli e Touring Club Italiano.[2] A lui sono state dedicate mostre in tutto il mondo.

Riposa, tumulato nella cripta del Famedio, al Cimitero Monumentale di Milano.

Note

  1. ^ The New York Times - Consultato il 24 gennaio 2010
  2. ^ a b c d e Giorgio Fioravanti. Il dizionario del grafico. Bologna, Zanichelli, 1993. Pagina 343. ISBN 88-08-14116-0
  3. ^ Edigeo (a cura di). Enciclopedia dell'arte Zanichelli. Bologna, Zanichelli, 2004. ISBN 88-08-22390-6.
  4. ^ Articolo su Bon Noorda Abitare.it, su abitare.it. URL consultato il 31 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  5. ^ articolo sulla mostra "On The Road Bob Noorda, il grafico del viaggio (abitare.it), su abitare.it. URL consultato il 31 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
  6. ^ Bob Noorda: grafica in primo piano, su abitare.it. URL consultato il 12 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2010).
  7. ^ D. Baroni-M. Vitta, Storia del Design Grafico, Longanesi 2006, pp. 244/246
  8. ^ BOB NORDA: un maestro della grafica del '900, su digilander.libero.it. URL consultato il 12 aprile 2010.

Bibliografia

  • Pietro Gasperini (a cura di), Ricerca e progettazione di un simbolo / Bob Noorda, Roberto Sambonet, Pino Tovaglia, Bologna, Zanichelli, 1977.
  • Bob Noorda, Una vita nel segno della grafica, dialogo con Francesco Dondina, Milano, Editrice San Raffaele, 2009, ISBN 978-88-86270-82-3.
  • Cinzia Ferrara e Francesco E. Guida (a cura di), On the road. Bob Noorda, il grafico del viaggio, con la collaborazione di Lorenzo Grazzani, Milano, Aiap, 2011, ISBN 978-88-902584-9-7.

Voci correlate

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