Oswald Croll: differenze tra le versioni

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|Immagine = Oswald Croll 1629 Basilica Chymica Title Page.tif
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|Didascalia = Frontespizio di ''Basilica chymica'' di Oswald Croll (Francoforte, Bey Gottfried Tampachen, 1629)
|Didascalia = Frontespizio di ''Basilica chymica'' di Oswald Croll, edito a Francoforte da Bey Gottfried Tampachen nel 1629: raffigura i più celebri [[alchimisti]] della storia, e delle formule [[occulto|arcane]] inserite in [[geometria sacra|simboli geometrici]].<ref name=greenberg/>
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|Nazionalità = tedesco
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==Biografia==
==Biografia==
L'anno della sua nascita, intorno al 1560, rimane incerto.<ref name=fumagalli>{{cita libro|url=https://www.cpa-italy.org/Resources/SemplicistiStillatori.pdf|pp=118-9|altro=alla voce «Croll Oswald»|autore=Marcello Fumagalli|titolo=Semplicisti e Stillatori: l'arte degli Aromatari|editore=SGS|città=Milano|anno=2016}}</ref>
L'anno della sua nascita, intorno al 1560, rimane incerto.<ref name=fumagalli>{{cita libro|url=https://www.cpa-italy.org/Resources/SemplicistiStillatori.pdf|pp=118-9|autore=Marcello Fumagalli|titolo=Semplicisti e Stillatori: l'arte degli Aromatari|capitolo=«Croll Oswald»|editore=SGS|città=Milano|anno=2016}}</ref>
Figlio terzogenito del sindaco di [[Wetter (Assia)|Wetter]], nella regione tedesca dell'[[Assia]], Croll vi frequentò con profitto la scuola dell'abbazia fino al 1576, per poi proseguire gli studi ad [[Heidelberg]], [[Strasburgo]] e [[Ginevra]].<ref name=schröder/> Nel 1582 ottenne un dottorato in medicina a [[Marburgo]].<ref name=schröder>{{cita web|url=https://www.encyclopedia.com/science/dictionaries-thesauruses-pictures-and-press-releases/crollius-oswald|titolo=Crollius, Oswald|autore=Gerald Schröder|editore=Complete Dictionary of Scientific Biography|lingua=en}}</ref>
Figlio terzogenito del sindaco di [[Wetter (Assia)|Wetter]], nella regione tedesca dell'[[Assia]], Croll vi frequentò con profitto la scuola dell'abbazia fino al 1576, per poi proseguire gli studi ad [[Heidelberg]], [[Strasburgo]] e [[Ginevra]].<ref name=schröder/> Nel 1582 ottenne un dottorato in medicina a [[Marburgo]].<ref name=schröder>{{cita web|url=https://www.encyclopedia.com/science/dictionaries-thesauruses-pictures-and-press-releases/crollius-oswald|titolo=Crollius, Oswald|autore=Gerald Schröder|editore=Complete Dictionary of Scientific Biography|lingua=en}}</ref>


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Viaggiò molto anche in qualità di [[medico]], recandosi in [[Germania]], [[Francia]], [[Ungheria]], [[Polonia]] e [[Italia]], in particolare a [[Napoli]] dove incontrò [[Giambattista della Porta]], che citerà spesso con parole di stima nella sua opera.<ref>''[https://books.google.it/books?id=HTdBAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=porta&f=false Osvaldi Crollii Basilica Chymica oder Alchÿmistisch Königlich Kleÿnod]'', Tampach, 1629.</ref>
Viaggiò molto anche in qualità di [[medico]], recandosi in [[Germania]], [[Francia]], [[Ungheria]], [[Polonia]] e [[Italia]], in particolare a [[Napoli]] dove incontrò [[Giambattista della Porta]], che citerà spesso con parole di stima nella sua opera.<ref>''[https://books.google.it/books?id=HTdBAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=porta&f=false Osvaldi Crollii Basilica Chymica oder Alchÿmistisch Königlich Kleÿnod]'', Tampach, 1629.</ref>


Verso il 1598 divenne il medico di fiducia del principe [[Cristiano I di Anhalt-Bernburg]], che lo sostenne nella sua attività di [[alchimista]] e [[farmacologo]], e lo nominò suo emissario personale inviandolo a [[Praga]] per svolgere alcuni incarichi [[diplomatici]]. Qui divenne medico e consulente privato anche dell'imperatore [[Rodolfo II]], detentore lui stesso di un proprio [[laboratorio]] alchemico.<ref name=schröder/>
Verso il 1598 divenne il medico di fiducia del principe [[Cristiano I di Anhalt-Bernburg]], che lo sostenne nella sua attività di [[alchimista]] e [[farmacologo]], e lo nominò suo emissario personale inviandolo a [[Praga]] per svolgere alcuni incarichi [[Agente diplomatico|diplomatici]]. Qui divenne medico e consulente privato anche dell'imperatore [[Rodolfo II]], detentore lui stesso di un proprio [[laboratorio]] alchemico.<ref name=schröder/>


A [[Praga]], dove entrò in contatto con altri [[maghi]] e [[occultismo|occultisti]] come [[Edward Kelley]], Croll si stabilì definitivamente a partire dal 1602 fino alla morte.<ref>Mark Haeffner, ''Dictionary of Alchemy: from Maria Prophetessa to Isaac Newton'', pag. 94, Aquarian Press, 1991.</ref>
A [[Praga]], dove entrò in contatto con altri [[maghi]] e [[occultismo|occultisti]] come [[Edward Kelley]], Croll si stabilì definitivamente a partire dal 1602 fino alla morte.<ref>Mark Haeffner, ''Dictionary of Alchemy: from Maria Prophetessa to Isaac Newton'', pag. 94, Aquarian Press, 1991.</ref>
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==Dottrina alchemica==
==Dottrina alchemica==
[[File:Portrait of Paracelsus Wellcome L0016512.jpg|thumb|upright=0.9|Ritratto di [[Paracelso]] tra gli alchimisti raffigurati sul frontespizio di ''Basilica Chymica'' (1608)]]
Oswald Croll fu tra i più importanti seguaci di [[Paracelso]] e una figura di spicco nel [[storia della medicina|ramo medico]] della [[iatrochimica]].<ref name=corradi>Massimo Corradi, ''[https://books.google.it/books?id=uYu2Zhovc2QC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=croll&f=false I Quattro Elementi: Aria, Acqua, Terra e Fuoco]'', pag. 112, Genova, Edizioni di Storia, Scienza, Tecnica, 2008.</ref>
Oswald Croll fu tra i più importanti seguaci di [[Paracelso]] e una figura di spicco nel [[storia della medicina|ramo medico]] della [[iatrochimica]].<ref name=corradi>Massimo Corradi, ''[https://books.google.it/books?id=uYu2Zhovc2QC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=croll&f=false I Quattro Elementi: Aria, Acqua, Terra e Fuoco]'', pag. 112, Genova, Edizioni di Storia, Scienza, Tecnica, 2008.</ref>


L'[[condizione umana|essere umano]], per Croll, non è disgiunto dall'universo in cui è inserito, ma ogni sua [[microcosmo|parte]] è collegata per [[analogia (filosofia)|analogia]] con i molteplici aspetti del [[macrocosmo]]. Così anche la medicina non è una disciplina a se stante, poiché ogni [[sintomo]] parla un linguaggio [[occulto|segreto]] che il medico deve saper decodificare con l'ausilio della [[magia]], dell'[[alchimia]] e dell'[[astrologia]].<ref name=antologia>Umberto Antonio Padovani, ''Grande antologia filosofica: Il pensiero della Rinascenza e della Riforma'', a cura di M. F. Sciacca, A. M. Moschetti e M. Schiavone, pp. 438-9, C. Marzorati, 1954.</ref> Le [[erbe]] terrestri, ad esempio, rispecchiano in maniera speculare le caratteristiche degli [[astri]] celesti, con i loro tempi e qualità.<ref>Marcello Fumagalli, ''[https://www.cpa-italy.org/Resources/SemplicistiStillatori.pdf Semplicisti e Stillatori: l'arte degli Aromatari]'', op. cit., pp. 21-23.</ref>
L'[[condizione umana|essere umano]], per Croll, non è disgiunto dall'universo in cui è inserito, ma ogni sua [[microcosmo|parte]] è collegata per [[analogia (filosofia)|analogia]] con i molteplici aspetti del [[macrocosmo]]. Così anche la medicina non è una disciplina a stante, poiché ogni [[sintomo]] parla un linguaggio [[occulto|segreto]] che il medico deve saper decodificare con l'ausilio della [[magia]], dell'[[alchimia]] e dell'[[astrologia]].<ref name=antologia>Umberto Antonio Padovani, ''Grande antologia filosofica: Il pensiero della Rinascenza e della Riforma'', a cura di M. F. Sciacca, A. M. Moschetti e M. Schiavone, pp. 438-9, C. Marzorati, 1954.</ref> Le [[erbe]] terrestri, ad esempio, rispecchiano in maniera speculare le caratteristiche degli [[astri]] celesti, con i loro tempi e qualità.<ref>Marcello Fumagalli, ''[https://www.cpa-italy.org/Resources/SemplicistiStillatori.pdf Semplicisti e Stillatori: l'arte degli Aromatari]'', op. cit., pp. 21-23.</ref>

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==Opere==
==Opere==
*''Basilica Chymica'' (1608), ritenuto uno dei più importanti trattati sulla [[iatrochimica]],<ref name=corradi/> tradotto in numerose lingue, e contenente oltre a una lunga introduzione, una serie di ricette basate sulla dottrina [[paracelsiana]], come l{{'}}''Arcanum corallini'', la ''Luna Cornea'', l{{'}}''Aurum volatile'', l{{'}}''Antimonio diaphoreticum'', ecc.<ref name=fumagalli/>
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===Edizioni===
===Edizioni italiane===
*''Basilica Philosophica'', Osvald Crollius, Venezia, Combi, 1643.
*Osvald Crollius, ''Basilica Philosophica'', Venezia, Combi, 1643.


==Note==
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==Collegamenti esterni==
==Voci correlate==
*{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/la-rivoluzione-scientifica-i-domini-della-conoscenza-alchimia_%28Storia-della-Scienza%29/|titolo=La rivoluzione-scientifica: i domini della conoscenza e l'alchimia|autore=Didier Kahn|editore=Storia della Scienza|anno=2002}}
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*{{cita web|url=http://galileo.rice.edu/Catalog/NewFiles/crollius.html|titolo=Crollius [Croll], Oswald|editore=Galileo Project|lingua=en}}
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[[Categoria:Paracelsiani]]
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Frontespizio di Basilica chymica di Oswald Croll, edito a Francoforte da Bey Gottfried Tampachen nel 1629: raffigura i più celebri alchimisti della storia, e delle formule arcane inserite in simboli geometrici.[1]

Oswald Croll, latinizzato in Osvaldus Crollius (Wetter, 1560Praga, 25 dicembre 1609), è stato un alchimista, medico e farmacista tedesco. Professore di medicina all'Università di Marburgo, in Germania, fu un seguace di Paracelso e sostenitore della dottrina iatrochimica.

L'anno della sua nascita, intorno al 1560, rimane incerto.[2] Figlio terzogenito del sindaco di Wetter, nella regione tedesca dell'Assia, Croll vi frequentò con profitto la scuola dell'abbazia fino al 1576, per poi proseguire gli studi ad Heidelberg, Strasburgo e Ginevra.[3] Nel 1582 ottenne un dottorato in medicina a Marburgo.[3]

Successivamente trovò un impiego come tutore, dapprima presso la famiglia francese d'Esnes a Lione dal 1583 al 1590, quindi al servizio del conte Maximilian von Pappenheim dal 1593 al 1597.[4] Viaggiò molto anche in qualità di medico, recandosi in Germania, Francia, Ungheria, Polonia e Italia, in particolare a Napoli dove incontrò Giambattista della Porta, che citerà spesso con parole di stima nella sua opera.[5]

Verso il 1598 divenne il medico di fiducia del principe Cristiano I di Anhalt-Bernburg, che lo sostenne nella sua attività di alchimista e farmacologo, e lo nominò suo emissario personale inviandolo a Praga per svolgere alcuni incarichi diplomatici. Qui divenne medico e consulente privato anche dell'imperatore Rodolfo II, detentore lui stesso di un proprio laboratorio alchemico.[3]

A Praga, dove entrò in contatto con altri maghi e occultisti come Edward Kelley, Croll si stabilì definitivamente a partire dal 1602 fino alla morte.[6]

Nel 1608 fu pubblicato per la prima volta il suo opus magnum, Basilica Chymica («Basilica chimica»), in cui Croll riassumeva le proprie ricerche, i metodi di preparazione dei farmaci, e gli studi nel campo della medicina chimica o «iatrochimica».[7] L'anno seguente fu pubblicato il suo De signatura rerum («Trattato delle firme»), in cui combinando la chimica e l'alchimia con altri campi del sapere, come l'astrologia e in particolare la botanica, approfondiva la dottrina delle segnature per determinare le proprietà mediche delle piante.[8]

Morì improvvisamente nel 1609. La sua reputazione ed influenza, tuttavia, crebbero notevolmente dopo la sua morte: tra i primi ad accorgersi del suo valore vi fu Robert Burton nel suo Anatomia della malinconia.[9] Nel 1618 Croll fu ritenuto uno dei più illustri protagonisti dell'alchimia nella Basilica Philosophica di Johann Daniel Mylius, che gli dedicò un emblema accanto al motto:[7]

«Oswald Croll di Wetter, discepolo dei filosofi: questa conoscenza non racchiude altro che i segreti dei saggi maestri e filosofi.[7]»

Dottrina alchemica

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Ritratto di Paracelso tra gli alchimisti raffigurati sul frontespizio di Basilica Chymica (1608)

Oswald Croll fu tra i più importanti seguaci di Paracelso e una figura di spicco nel ramo medico della iatrochimica.[10]

L'essere umano, per Croll, non è disgiunto dall'universo in cui è inserito, ma ogni sua parte è collegata per analogia con i molteplici aspetti del macrocosmo. Così anche la medicina non è una disciplina a sé stante, poiché ogni sintomo parla un linguaggio segreto che il medico deve saper decodificare con l'ausilio della magia, dell'alchimia e dell'astrologia.[11] Le erbe terrestri, ad esempio, rispecchiano in maniera speculare le caratteristiche degli astri celesti, con i loro tempi e qualità.[12]

La chimica e l'alchimia sono per Croll due discipline separate che però si completano a vicenda, come due metà di un'unica scienza, allo stesso modo in cui i composti organici e quelli inorganici si connettono tra loro. Egli tradusse in simboli geometrici tali connessioni già evidenziate da Paracelso, esplicitando ad esempio in un triangolo il modo in cui mercurio, zolfo e sale si rapportano.[1]

Egli stimolò inoltre le ricerche di Giambattista della Porta sulla fisiognomica.[2]

  • Basilica Chymica (1608), ritenuto uno dei più importanti trattati sulla iatrochimica,[10] tradotto in numerose lingue, e contenente oltre a una lunga introduzione, una serie di ricette basate sulla dottrina paracelsiana, come l'Arcanum corallini, la Luna Cornea, l'Aurum volatile, l'Antimonio diaphoreticum, ecc.[2]
  • De signaturis internis rerum (1609), in cui l'aspetto visibile di erbe, metalli e minerali è posto in relazione con quello degli organi umani più simili, svelandone la loro utilità terapeutica nascosta.[11] In seguito sarà inserito come secondo volume nella precedente Basilica Chymica.

Edizioni italiane

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  • Osvald Crollius, Basilica Philosophica, Venezia, Combi, 1643.
  1. ^ a b Arthur Greenberg, From Alchemy to Chemistry in Picture and Story, pagg. 7 e 138-9, John Wiley & Sons, 2007.
  2. ^ a b c Marcello Fumagalli, «Croll Oswald» (PDF), in Semplicisti e Stillatori: l'arte degli Aromatari, Milano, SGS, 2016, pp. 118-9.
  3. ^ a b c (EN) Gerald Schröder, Crollius, Oswald, su encyclopedia.com, Complete Dictionary of Scientific Biography.
  4. ^ (EN) Crollius [Croll], Oswald, su galileo.rice.edu, Galileo Project.
  5. ^ Osvaldi Crollii Basilica Chymica oder Alchÿmistisch Königlich Kleÿnod, Tampach, 1629.
  6. ^ Mark Haeffner, Dictionary of Alchemy: from Maria Prophetessa to Isaac Newton, pag. 94, Aquarian Press, 1991.
  7. ^ a b c Stanislas Klossowski de Rola, The Golden Game: Alchemical Engravings of the Seventeenth Century, pp. 155-7, G. Braziller, 1988.
  8. ^ Owen Hannaway, The Chemists and the Word: The Didactic Origins of Chemistry, pp. 64-71, Johns Hopkins University Press, 1975.
  9. ^ Peter H. Marshall, The Theatre of the World. Alchemy, Astrology and Magic in Renaissance Prague, pag. 131, Harvell Secker, 2006.
  10. ^ a b Massimo Corradi, I Quattro Elementi: Aria, Acqua, Terra e Fuoco, pag. 112, Genova, Edizioni di Storia, Scienza, Tecnica, 2008.
  11. ^ a b Umberto Antonio Padovani, Grande antologia filosofica: Il pensiero della Rinascenza e della Riforma, a cura di M. F. Sciacca, A. M. Moschetti e M. Schiavone, pp. 438-9, C. Marzorati, 1954.
  12. ^ Marcello Fumagalli, Semplicisti e Stillatori: l'arte degli Aromatari, op. cit., pp. 21-23.

Voci correlate

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