Papers by VITTORIO INGEGNOLI
ResearchGate Preprints, 2024
1. The new paradigm shift widens the definition of life to bio-environmental systems, while the e... more 1. The new paradigm shift widens the definition of life to bio-environmental systems, while the environment-health relationship remains exclusively linked to (i) infections, (ii) pollution, (iii) geo-climatic alterations: few extend the relation to the landscape units. So, Medicine should change from sick care to health care; Ecology presents many limits and was upgraded by Landscape Bionomics (LB).
2. Following LB and the capacity of vegetation to control energy, matter, and information, we discovered a systemic function able to evaluate the flux of energy available to maintain the order reached by a complex phytocoenosis: BTC (biological territorial capacity of vegetation). It is based on (a) the concept of resistance stability, (b) the type of vegetation community, (c) its metabolic data (B, NP, GP R), (d) their metabolic relations R/GP (respiration/gross production), (e) their order relations R/B = dS/S (antithermic maintenance). We calculated two coefficients: (ai) measures the degree of the relative metabolic capacity of the phytocoenosis of the Biosphere, (bi) measures the degree of the relative antithermic maintenance of the same vegetation communities. The allostatic capacity of a bionomic system is proportional to its respiration: ai and bi related to respiration, give the measure of BTC.
3. The Landscape Bionomic Survey of Vegetation (LaBiSV) has been proposed. Main characters: (a) reference to the ecocoenotope and ecotissue as landscape structural entities and to BTC as integrative function; (b) development model “time-BTC” for different types of vegetation based on a logarithmic and exponential functions; The HH/BTC bionomic model allows the emergence of a curve of normality. The ratio with a surveyed values below that curve (BTCsurv/BTCnorm) leads to BF values: Bionomic Functionality. The information content of a landscape unit is also evaluated.
4. We report some case study leading to the emergence of pathologic factors: (a) ecological services related to human habitats, (b) increase of MR (mortality rate) with the BF alteration, (c) decrease of BTC in EU countries correlated with the increase of cancer onset.
5. At least 8-10 types of processes try to explain health alteration due to environmental degradation of landscape units, independently from pollution. Here we present a summary on (a) ethological alarm due to environmental stress, (b) information disturbances by altered BTC landscapes, (c) therapeutical effects of high BTC forests, (d) a logical flow-chart summarizing etiological processes, (e) the Body internal and external life systems.
6. To study the environment/health relationships, the BTC function is essential.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
DOAJ (DOAJ: Directory of Open Access Journals), 2006
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Zenodo (CERN European Organization for Nuclear Research), Nov 30, 2022
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
World Journal of Advanced Research and Reviews
Medical Doctors must repair the damages against human health but, being most of these damages due... more Medical Doctors must repair the damages against human health but, being most of these damages due to environmental alterations going beyond pollution and being the physiology of an organism linked with internal and external/environmental life systems, they must collaborate with internal and external/environmental specialists (i.e., Ecojatra), arriving to an integrated therapy. But, to become an ecojatra, it is necessary to embody the systemic turn due to the scientific Paradigm shift, which can upgrade the impasse due to reductionism, as done by new upgrading disciplines, like Landscape Bionomics. So, it is possible to propose a first suggestion for widening patient’s environmental anamnesis, presenting opportune questions and evaluation methods, derived from the main set of landscape syndromes. We need to measure the Risk of Disease % due to Environmental Stress produced by ethological alarm from environmental and behavioral alterations. This measure needs two or three steps: · A p...
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bionomia del paesaggio, 2011
ABSTRACT Lo scopo di questo studio è di dimostrare l’importanza delle applicazioni della bionomia... more ABSTRACT Lo scopo di questo studio è di dimostrare l’importanza delle applicazioni della bionomia del paesaggio negli studi di valutazione ambientale strategica (VAS). Come discusso nel capitolo 10, paragrafo 10.2.5, il territorio non può più essere considerato come un supporto geografico alle attività degli organismi, uomo compreso; deve invece essere riconosciuto come formato da sistemi ipercomplessi adattativi, quindi da entità viventi. Se sottoponiamo i criteri basati sulle linee strategiche VAS con la vision del piano urbanistico provinciale (PUP) Trentino alla luce della biological integrated landscape ecology, vedremo emergere dei limiti inequivocabili, perché l’approccio PUP considera di fatto l’economia come capace di gestire anche l’ecologia, quindi: • non si parla di ambiente in senso bio-geo-sistemico; • non viene richiesto nulla sulla dinamica storica di sistema; • non viene richiesto un metodo clinico-diagnostico per l’individuazione dello stato ecologico; • non si parla di piano come mezzo per interventi terapeutici che riguardano un bio-geo-sistema complesso.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bionomia del paesaggio, 2011
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bionomia del paesaggio, 2011
ABSTRACT Parlare di paesaggio significa, per la maggioranza degli interlocutori, riferirsi a un s... more ABSTRACT Parlare di paesaggio significa, per la maggioranza degli interlocutori, riferirsi a un semplice supporto geofisico alle attività degli organismi (piante, animali e uomo) oppure a una struttura estetica con connotazioni storico-culturali, quando, più banalmente, il termine paesaggio non viene confuso con il termine panorama.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bionomia del paesaggio, 2011
ABSTRACT Inizieremo a sottolineare che leggi di salvaguardia e di risanamento ambientale devono e... more ABSTRACT Inizieremo a sottolineare che leggi di salvaguardia e di risanamento ambientale devono essere applicate non solo alla luce delle esigenze e degli usi attuali del territorio, ma soprattutto in rapporto alle diverse tendenze che le vicende storiche hanno portato nell’attuale assetto del sistema in esame, alcune delle quali hanno prodotto profondi cambiamenti. Quindi l’arresto del degrado del paesaggio non può passare direttamente per la eliminazione delle cause che hanno provocato un cambiamento dell’equilibrio ecologico, cioè delle cause patologiche, senza scegliere la ricerca di un equilibrio metastabile nuovo, capace di una maggiore integrazione fra gli ecotopi e fra i tipi e le funzioni degli elementi componenti il paesaggio, senza mai dimenticare il significato del rapporto uomo-natura. Come già sottolineato nel primo capitolo, l’uomo deve obbedire alle leggi della natura, che reggono tutti i sistemi biologici e le loro componenti (uomo compreso), e parimenti deve presiedere e tutelare l’organizzazione della vita che gli permette appunto di vivere.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bionomia del paesaggio, 2011
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bionomia del paesaggio, 2011
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bionomia del paesaggio, 2011
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bionomia del paesaggio, 2011
ABSTRACT La valutazione delle componenti vegetali in una unità di paesaggio (UdP) viene effettuat... more ABSTRACT La valutazione delle componenti vegetali in una unità di paesaggio (UdP) viene effettuata mediante le analisi esposte nel capitolo 5, paragrafo 5.2, secondo i principi e i metodi della bionomia. Sappiamo, tuttavia, che i criteri di valutazione vanno oltre le fasi di analisi, perché il reperimento dei dati spesso non esaurisce la lettura critica del fenomeno in esame e, quindi, è necessario dare qualche indicazione anche sulla valutazione. Si tenga sempre presente (vedi capitolo 4, paragrafo 4.3) che le valutazioni diagnostiche dipendono dal confronto fra le condizioni del sistema ecologico in esame e quelle di uno stato considerato come “normale”. In altre parole, è il rapporto tra “patologia” e “fisiologia” dei sistemi che permette una diagnosi in senso clinico del paesaggio in esame. Bisogna capire di quanto il sistema si sposta dallo stato di normalità a causa degli stimoli patogeni e, con una proiezione delle informazioni, valutare dove potrebbe arrivare il danno alla struttura e alle funzioni, in un tempo congruente. Esponiamo in breve qualche considerazione più operativa.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Osservando le grandi aree metropolitane (sensu Forman, 2008) può capitare che le fasce di campagn... more Osservando le grandi aree metropolitane (sensu Forman, 2008) può capitare che le fasce di campagna che entrano in contatto con le zone centrali o semicentrali non sussistano più, o siano rimaste assai rare. Tali larghi corridoi, invece, sono necessari a creare una rete ecologica veramente funzionante come tale, il cui ruolo, in una metropoli, assume molteplici valenze, non solo ecologiche,
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Research openPreventive Medicine, Epidemiology and Public Health, 2021
Background: In etiopathology, a reductionistic asymmetry favors biology and marginalizes ecology.... more Background: In etiopathology, a reductionistic asymmetry favors biology and marginalizes ecology. This misunderstanding is a challenge to overcome because health and disease depend on the entire life organization's state. This research underlines how the Bionomics discipline is capable of completing the study on Covid-19 contagion dynamics in Monza-Brianza province. Methodology: After a recall of the principles of Bionomics, the bionomic state of the Monza-Brianza (M-B) province is exposed. The bionomic functionality (BF) of each municipality, evaluated as landscape unit (LU), is compared with the mortality rate (MR) and the Covid-19 infections (%). Results: Bionomic functionality (BF) emerges as the strongest correlation in opposition to the ecological density of the population, which becomes dominant after 2.5% of infected people. Other parameters, as PA (population age), seem to be less critical. Interpretation: Environmental exposure and exchanges, and their interaction with the body's biological systems and apparatuses, play an essential role in disease development. The main processes will be underlined. Significantly Prevention must change perspective, leading Medicine more systemic, from sick care to health care.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Academia Letters, 2021
Bookmarks Related papers MentionsView impact
XXI Secolo, 2010
Ecologia, paesaggio, bionomia La fine del 20° sec. ha visto il termine ecologia infla-zionarsi se... more Ecologia, paesaggio, bionomia La fine del 20° sec. ha visto il termine ecologia infla-zionarsi sempre più, forse irrimediabilmente, nel mondo dei mass media come in quello umanistico e talvolta anche tecnico. Sotto certi aspetti, persino in ambito accademico tale termine è spesso ambiguo: una o tante ecologie? Scienza ambientale o biologica? Nella società odierna, un ecologo rischia di essere con-siderato solo un generico ambientalista, un esperto di energetica, un tecnico dei rifiuti urbani o persino un politico 'ecologista'. L'idea che l'ecologia sia connessa alla biologia sembra infatti non sfiorare neppure chi non si occupa di scienza. Poiché anche il termine pae-saggio è spesso usato in modo improprio, cioè inteso unicamente come panorama, bene estetico-culturale o percezione geografica, parlare di 'ecologia del pae-saggio' può risultare assai arduo. Anche in questo caso, l'idea che la scienza intenda il paesaggio come «inte-grazione di tutti i caratteri di un territorio» (Alexan-der von Humboldt, Kosmos. Entwurf einer physischen Weltbeschreibung, 1° vol., 1845) sembra essere inarri-vabile per chi non è scienziato. Ecco perché è necessario, all'inizio del nuovo secolo, intitolare un saggio come questo in termini di 'bio-nomia del paesaggio', essendo evidente che la biono-mia come 'dottrina delle leggi della vita' respinge l'uso improprio del termine paesaggio, e che è meglio ricor-rere al concetto di 'ecologia del paesaggio biologico-integrata'. Ricordiamo che nelle leggi della vita è com-preso anche l'uomo, in un'integrazione di complessità che conferma il senso di 'bionomia del paesaggio'. Inoltre questa nuova denominazione si distingue dal-l'ecologia del paesaggio in senso corrente, una disci-plina recente che risente ancora dei diversi indirizzi di formazione degli autori: solo oggi i suoi molteplici aspetti cominciano a essere integrati l'uno con l'altro. Si parlava di ecologia del paesaggio come 'transdisci-plina': in realtà non si era ancora visto che proprio un'integrazione più profonda delle componenti della vita in un opportuno intervallo di scala avrebbe por-tato necessariamente a una disciplina ecologica a sé stante, capace di rinnovare anche taluni aspetti del-l'ecologia generale. A partire dai limiti e dalle pro-spettive lasciati alla fine del 20° sec. dall'ecologia, in particolare dall'ecologia del paesaggio, vedremo di sottolineare quali siano i rinnovamenti in atto in que-sti primi anni del nuovo secolo che portano allo svi-luppo della bionomia del paesaggio, sottolineando i principali aspetti teorici, metodologici e applicativi. L'ecologia alla fine del 20° secolo La disciplina dell'ecologia è nata alla metà del-l'Ottocento come 'autoecologia', cioè come studio del rapporto fra organismi e ambiente, e si è evoluta svi-luppandosi per capitoli separati, e per alcuni aspetti contraddittori (per es., comunità contro ecosistema), fino alla seconda metà del Novecento. I principali capitoli sono stati: l'ecologia delle popolazioni, delle comunità, degli ecosistemi, l'ecologia delle acque interne, della vegetazione, o anche l'ecologia animale, marina e così via. È stato dimostrato che l'ecologia generale, pur con tutti i suoi capitoli, si trovava in dif-ficoltà a trattare problemi di applicazione dei suoi principi nello studio e nel controllo pratico del terri-torio. Infatti essa considerava il paesaggio solo come supporto geografico dove vivono gli organismi; di con-seguenza non riusciva a spiegare i processi che riguar-dano il paesaggio stesso, se non molto parzialmente, perché non cercava di comprendere le caratteristiche intrinseche al paesaggio. Dopo aver constatato le difficoltà dell'ecologia generale nello studio del territorio, alcuni scienziati hanno cercato di aprire nuove strade. Il precursore fu il biogeografo tedesco Carl Troll (1899-1975), il quale nel 1939 (in Luftbildplan und ökologische Boden-forschung) dette il nome al nuovo ramo dell'ecologia, chiamandolo espressamente landschaftsökologie. Dopo la metà del secolo scorso, i primi autori sottolinearono la necessità di studiare i vari significati connessi alla Vittorio Ingegnoli Ecologia del paesaggio 23 03.4 Ecologia paesaggio-Ingegnoli 4 .qxp:III MIllennio
Bookmarks Related papers MentionsView impact
II Colloquio Internazionale: Progettare e gestire l’ambiente: il Paesaggio. Univ. Tuscia e Univ. Roma-Sapienza. Bracciano., 2009
RIASSUNTO L'ecologia del paesaggio ha di recente sviluppato alcune metodologie per lo studio dell... more RIASSUNTO L'ecologia del paesaggio ha di recente sviluppato alcune metodologie per lo studio dello stato ecologico e dei criteri di progettazione dei principali tipi di paesaggio, con particolare attenzione ai paesaggi agrari, metodologie che si basano su principi "biologico-integrati" (sensu Ingegnoli 2002, Ingegnoli e Giglio 2005). Tali metodologie sono correlate alla definizione di paesaggio come "sistema iper-complesso adattativo" che rappresenta uno specifico livello di organizzazione biologica in cui uomo e natura sono integrati. Struttura, funzioni e trasformazioni di un paesaggio vanno, quindi, ben oltre le considerazioni sui caratteri spaziali e la stessa ecologia necessita di nuovi concetti (e.g. ecocenotopo, ecotessuto), di nuove funzioni (e.g. capacità biologico-territoriali e della vegetazione), di nuove applicazioni (e.g. valutazione eco-paesistica della vegetazione, indici diagnostici di ecotopo). Per l'esame dello stato ecologico di una unità di paesaggio (UdP) è, quindi, necessario seguire un criterio clinico-diagnostico. Un esempio di confronto delle condizioni ecologiche fra UdP agricolo-rurali dell'Italia Settentrionale verrà presentato per una migliore comprensione dei risultati delle teorie proposte. Key Words. ecologia del paesaggio, sistemi iper-complessi, biopotenzialità territoriale della vegetazione, paesaggi agrari. 1. INTRODUZIONE L'ecologia del paesaggio, basata su principi "biologico-integrati" (sensu Ingegnoli 2002, Ingegnoli e Giglio 2005, Ingegnoli e Pignatti, 2007), permette lo studio dello stato ecologico e dei criteri di progettazione e pianificazione del paesaggio, con particolare attenzione ai paesaggi agrari. Tali studi dipendono dalla definizione di paesaggio come "sistema iper-complesso" che rappresenta uno specifico livello di organizzazione biologica in cui uomo e natura sono integrati. La Scuola "biologico-integrata" (Ingegnoli 2002, Ingegnoli e Giglio, 2005), riconoscendo il paesaggio come entità vivente, è in grado di integrare le componenti umane e quelle naturali, perché le legge in chiave biologica. Ciò significa che parametri considerati in urbanistica come geografici vengono ricalibrati in ecologia su base biologica, e.g. come la densità ecologica di popolazione. Essa propone, fra l'altro: (a) nuovi metodi di studio e potenzialità applicative (e.g. landscape biological survey of vegetation (LaBISV), landscape ecological evaluation of Human habitat, (LaEEHH), etc.), (b) un nuovo modello strutturale del paesaggio (concetti correlati: ecocenotopo, ecotessuto), (c) nuove funzioni complesse integrate (e.g. capacità biologico-territoriale della vegetazione (BTC), capacità portante di un territorio (HS)), (d) possibilità di determinare valori di normalità e/o di ottimalità per i principali parametri concernenti il paesaggio nel suo complesso o le sue principali componenti (Ingegnoli, 2002, Ingegnoli e Giglio, 2005, Ingegnoli e Pignatti, 2007). In uno scritto sintetico come questo, è necessario limitarsi ad introdurre solo alcuni concetti e alcune grandezze che sono utili nel raggiungimento degli obiettivi che ci si propongono, cioè una esemplificazione della efficacia di questa disciplina negli studi e nelle applicazioni in merito al paesaggio agrario.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Papers by VITTORIO INGEGNOLI
2. Following LB and the capacity of vegetation to control energy, matter, and information, we discovered a systemic function able to evaluate the flux of energy available to maintain the order reached by a complex phytocoenosis: BTC (biological territorial capacity of vegetation). It is based on (a) the concept of resistance stability, (b) the type of vegetation community, (c) its metabolic data (B, NP, GP R), (d) their metabolic relations R/GP (respiration/gross production), (e) their order relations R/B = dS/S (antithermic maintenance). We calculated two coefficients: (ai) measures the degree of the relative metabolic capacity of the phytocoenosis of the Biosphere, (bi) measures the degree of the relative antithermic maintenance of the same vegetation communities. The allostatic capacity of a bionomic system is proportional to its respiration: ai and bi related to respiration, give the measure of BTC.
3. The Landscape Bionomic Survey of Vegetation (LaBiSV) has been proposed. Main characters: (a) reference to the ecocoenotope and ecotissue as landscape structural entities and to BTC as integrative function; (b) development model “time-BTC” for different types of vegetation based on a logarithmic and exponential functions; The HH/BTC bionomic model allows the emergence of a curve of normality. The ratio with a surveyed values below that curve (BTCsurv/BTCnorm) leads to BF values: Bionomic Functionality. The information content of a landscape unit is also evaluated.
4. We report some case study leading to the emergence of pathologic factors: (a) ecological services related to human habitats, (b) increase of MR (mortality rate) with the BF alteration, (c) decrease of BTC in EU countries correlated with the increase of cancer onset.
5. At least 8-10 types of processes try to explain health alteration due to environmental degradation of landscape units, independently from pollution. Here we present a summary on (a) ethological alarm due to environmental stress, (b) information disturbances by altered BTC landscapes, (c) therapeutical effects of high BTC forests, (d) a logical flow-chart summarizing etiological processes, (e) the Body internal and external life systems.
6. To study the environment/health relationships, the BTC function is essential.
2. Following LB and the capacity of vegetation to control energy, matter, and information, we discovered a systemic function able to evaluate the flux of energy available to maintain the order reached by a complex phytocoenosis: BTC (biological territorial capacity of vegetation). It is based on (a) the concept of resistance stability, (b) the type of vegetation community, (c) its metabolic data (B, NP, GP R), (d) their metabolic relations R/GP (respiration/gross production), (e) their order relations R/B = dS/S (antithermic maintenance). We calculated two coefficients: (ai) measures the degree of the relative metabolic capacity of the phytocoenosis of the Biosphere, (bi) measures the degree of the relative antithermic maintenance of the same vegetation communities. The allostatic capacity of a bionomic system is proportional to its respiration: ai and bi related to respiration, give the measure of BTC.
3. The Landscape Bionomic Survey of Vegetation (LaBiSV) has been proposed. Main characters: (a) reference to the ecocoenotope and ecotissue as landscape structural entities and to BTC as integrative function; (b) development model “time-BTC” for different types of vegetation based on a logarithmic and exponential functions; The HH/BTC bionomic model allows the emergence of a curve of normality. The ratio with a surveyed values below that curve (BTCsurv/BTCnorm) leads to BF values: Bionomic Functionality. The information content of a landscape unit is also evaluated.
4. We report some case study leading to the emergence of pathologic factors: (a) ecological services related to human habitats, (b) increase of MR (mortality rate) with the BF alteration, (c) decrease of BTC in EU countries correlated with the increase of cancer onset.
5. At least 8-10 types of processes try to explain health alteration due to environmental degradation of landscape units, independently from pollution. Here we present a summary on (a) ethological alarm due to environmental stress, (b) information disturbances by altered BTC landscapes, (c) therapeutical effects of high BTC forests, (d) a logical flow-chart summarizing etiological processes, (e) the Body internal and external life systems.
6. To study the environment/health relationships, the BTC function is essential.
Exactly 25 years ago on a warm autumn afternoon a young ecologist walked slowly through a tiny oak wood, and perched on a log to reflect. He had measured and seemingly knew "all" the species present - trees, mosses, mushrooms, birds and more. The research, based on this and other woods in the landscape, was the first rigorous test to see i f island biogeographic theory was o f use in heterogeneous land. Unexpectedly, an interior-to-edge model was found to be more useful. But on this beautiful sunny day he gazed out through the trees at the surrounding bean and maize fields.
Suddenly a terrible thought hit him. The land surrounding the other woods differed slightly from this scene. Here there were two bean fields plus a maize field, meadow, hedgerow and farm road, but the other comparably sized woods studied had different mixes of these land uses. Wouldn't the surroundings seriously affect the species in the woods? Had he done "bad science" (an awful feeling for a scientist)? Immediately he went to all his ecology books, searching for discussions of patchiness, mosaic pattern, interactions between ecosystems, and the like. Nothing. Surprise was a new ingredient to ponder. Then for 3 months every spare moment found him in the university library digging deeper, collecting tidbits and clues. A new feeling took over, challenge and excitement. The spatial arrangement of ecosystems and land uses is important ecologically! A giant but approachable scholarly frontier. Furthermore, a sense emerged that solutions to most environmental issues lay within the frontier.
Events then cascaded. Research led to publication of a patch-corridor-matrix model in 1979. He met like-minded researchers and spoke at a 1981 Dutch conference on landscape ecology, a term he had never heard, yet one with a nice ring. In 1983 landscape ecology was introduced to North America at an Illinois conference he and colleagues organized. As the field accelerated thereafter its diverse roots and foundations became clearer. Especially important were the widely known geography-vegetation traditions in Germany, spatial animal- movement-habitat studies in The Netherlands and in Australia, diverse land planning and evaluation approaches in Europe and the Mediterranean Region, hedgerow network studies in Canada, and patch-corridor-matrix, pattern-process- change, island biogeography and spatial modeling of heterogeneous landscapes across the USA.
These roots led to extensive research and abundant literature centered around the ecology of landscapes. Modern landscape ecology, with a highly useful body
Foreword VIII
of theory and principles, is the result. With leading figures worldwide, the field is growing rapidly and today embraces a richness of perspectives, which provide hybrid vigor.
Into this dynamic field arrives the wonderful book in your hand written by Vittorio Ingegnoli. This is the seventh landscape-ecology book on my shelf authored or edited by Sandro Pignatti, Almo Farina, and Dr. Ingegnoli, all leaders in Italian landscape ecology. These books reveal a richness of theory, perceptive syntheses, many useful Italian and worldwide applications, and distinct areas where Italian research leads the way. Perhaps only Australia and the USA rival Italy in the number of valuable landscape-ecology books available.
I am the ecologist who perched on a log, and am not only an admirer of this Italian work, but also have learned much from Italian landscapes. As a child I ran around the Ponte V ecchio, liked Giotto, wondered where Dante got his information, and explored from the Alps (where my uncle served just before World War I) to Taormina (where my aunt is buried). Much later, my workshop- seminars in Florence for students and professionals were followed, in turn, by publishing a landscape-ecology article in Italian, doing transects to the most remote spots in Venice, and receiving a Universita degli Studi di Firenze medal and honorary membership in the Societa Italiana di Ecologia del Paesaggio. Although I have published on the spatial patterns produced by different processes, from atop a tower in San Gimignano, Dr. Ingegnoli taught me a new pattern, the distinctive stable fine-scale result of centuries of trial-and-error by rural landowners in Europe and elsewhere.
Every landscape ecologist will appreciate what Vittorio Ingegnoli has done for us in this book. The diverse European and North American approaches and perspectives have finally coalesced. An amazingly rich palette of methods, both for analytic understanding and to evaluate landscapes for appropriate land uses, is lucidly revealed. An impressively wide range of theories and simple useful equations for landscape ecology is laid out. A promising approach to understand landscape "pathology" or degradation,is introduced. Nice new case-study applications in Italy, Africa, and across Europe are presented. The "widening foundation", whereby landscape-ecology principles are increasingly used in fields related to land use, is illustrated from urban planning and conservation biology to agricultural land and economic/ecological sustainability. Modern landscape ecology has come a long way in a short time.
Yet opportunities abound for even more rapid progress in this "Decade of Landscape Ecology". I see three groups of opportunities.
First, the significant gaps in today's landscape ecology include: (a) ecological flows across the land; (b) adjacencies and neighborhood configurations; (c) stream/river corridor width and design; (d) cluster of small patches versus a corridor for species movement; (e) importance of plants and vegetation in landscape ecology; (f) ecologically optimum network forms; and (g) the roles of spatial patterns produced by nature, planning/design, and lack thereof.
Second, new frontiers evolve naturally from landscape ecology. (a) "Spatially meshing nature and culture" is of unparalleled importance, but remains shrouded. (b) In contrast, "road ecology" is emerging with clear focal areas, such as traffic
disturbance/noise effects on natural commumtles, the road-effect zone, development of theory, and meshing ecological flows and biological diversity with safe and efficient transport.
Third, we the people highlights how landscape ecologists might work. Begin by considering the change from how we spend our time to how we get (and got) our inspiration. Also, look beyond our colorful land-use-and-ownership models to see the key fine-scale attributes of a landscape, such as little-road systems, hedgerow habitats, groundwater flows, and human paths and animal routes across heterogeneous land. Make sure that both solid long-half-life empirical insight and promising short-half-life quantitative models move forward arm in arm. Spend more time with colleagues in landscapes outside one's own continent. Write rather than edit concise books on landscape ecology, its major areas and applications. Outline visions for the future, in addition to improvements for the present. Indeed, imagine landscape ecology at the end of the decade.
In conclusion, one does not have to be a "rocket ecologist" to see that society is wasting land. Unplanned suburbanization rampages across the land. Houses "grow" on good agricultural soil in a world with hungry bellies. Increasingly, busy highways degrade nature in wide swaths across the land.
Yet, in spots, we actually see landscape ecology principles being used for solutions, reversing the trend of wasting land. Will these spots grow in number and size? Certainly. And coalesce? Hopefully. The science and applications of landscape ecology will be at the heart of success. Indeed, this book, Landscape Ecology: A Widening Foundation, is well named. All students and problem- solvers concerned with changing land should carefully absorb its pages.
Harvard University,
November 2001 Richard T. T. Forman