Papers by Stefano Furlani
Remote Sensing (Web), 2020
Bookmarks Related papers MentionsView impact
EUT Edizioni Università di Trieste eBooks, 2017
Bookmarks Related papers MentionsView impact
The Great War in the Mediterranean affected Malta more in the form of services rendered to the Br... more The Great War in the Mediterranean affected Malta more in the form of services rendered to the British Empire and to the Allied war effort than in the direct confrontation of hostilities. The aim of this chapter is to present a detailed study of two 2-inch scale maps (1:31,680) of Malta produced in the early decades of the twentieth century (1910 and 1923) that, in their differences, demonstrate the public, military and other works performed on land and on the coast to enhance the island\u2019s services in the war effort and its immediate aftermath. These can be divided into three: the north-based hospitalization facilities, the southern-based new fuel installation depot and the seaplane base at the southern extremity. The changes affected the main harbours to accommodate the immediate needs of war will also be reviewed. Other details drawn from contemporary newspaper reports, adverts, images and hospital capacity, before and during World War I, together with the upgrading of vital roads, were taken from a 1:175,000 map in Sir W.G. Macpherson\u2019s History of the Great War (1921). By using the map and other information provided in the book, other sources and the resource Google Maps Engine GIS-lite, an end product has been developed to provide users with interactive possibilities to explore further information pertaining to Malta\u2019s contribution to the Great War effort
Bookmarks Related papers MentionsView impact
EGU General Assembly Conference Abstracts, Apr 1, 2017
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Geomorphology, 2023
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
La Carta litostratigrafica del sottosuolo, dell\u2019intensit\ue0 della suddivisione delle masse ... more La Carta litostratigrafica del sottosuolo, dell\u2019intensit\ue0 della suddivisione delle masse rocciose, delle caratteristiche geomeccaniche e geotecniche e dei punti di indagine \ue8 uno dei prodotti finali del Progetto Carta Geologico-Tecnica Digitale (Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia). Il Progetto Carta Geologico-Tecnica Digitale (CGT), finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e coordinato dal Servizio Geologico regionale, \ue8 dato da un insieme di cartografie che interpretano il territorio secondo diversi tematismi e che consentono l\u2019accesso alla singola informazione attraverso una complessa strutturazione della banca dati in ambiente GIS. Il punto di forza del progetto \ue8 che il dato viene reperito puntualmente sul territorio mediante un rilievo specifico ed altamente tecnico. Il lavoro ha come obiettivo la realizzazione di una cartografia geologico-tecnica alla scala 1:5.000, suddivisa per elemento, e la creazione di una banca dati che consenta di mettere in luce le caratteristiche geologiche ed idrauliche di dettaglio del territorio regionale. Vengono affrontate compiutamente otto tematiche di base: litostratigrafia superficiale e del sottosuolo, geomorfologia applicata, geologia strutturale, intensit\ue0 di suddivisione delle masse rocciose, caratteristiche geomeccaniche e geotecniche, idrogeologia e punti di indagine. Per facilitare l\u2019interpretazione territoriale, oltre al webgis vengono divulgate anche le cartografie in formato PDF; in particolare, per una miglior lettura, gli otto tematismi sopracitati sono stati raggruppati in quattro layout di stampa con relative legende. Nel tematismo \u201clitostratigrafia del sottosuolo\u201d si inseriscono gli elementi che consentono la caratterizzazione dei primi 10 metri dal piano campagna e le isobate del substrato roccioso, relative ai primi 15 m, ricavate dall\u2019interpretazione dei dati raccolti con diversi tipi di indagini o tratte da bibliografia. La \u201cgeologia strutturale\u201d mira a ricostruire le geometrie delle masse rocciose e gli elementi strutturali di dettaglio, in quanto elemento prioritario di supporto ed integrazione necessario alle altre tematiche, quali la \u201cintensit\ue0 di suddivisione delle masse rocciose\u201d, elemento di caratterizzazione essenziale dal punto di vista prettamente geotecnico, dei corpi affioranti. Il tema \u201ccaratteristiche geomeccaniche e geotecniche\u201d punta alla quantificazione puntuale delle caratteristiche geomeccaniche delle rocce e delle caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti. Infine i \u201cpunti di indagine\u201d rappresentano l\u2019ubicazione delle indagini effettuate e dei dati reperiti (sondaggi, prove di laboratorio, analisi chimiche e geochimiche, dati piezometrici, morfologie, ecc)
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
La Carta litostratigrafica del sottosuolo, dell\u2019intensit\ue0 della suddivisione delle masse ... more La Carta litostratigrafica del sottosuolo, dell\u2019intensit\ue0 della suddivisione delle masse rocciose, delle caratteristiche geomeccaniche e geotecniche e dei punti di indagine \ue8 uno dei prodotti finali del Progetto Carta Geologico-Tecnica Digitale (Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia). Il Progetto Carta Geologico-Tecnica Digitale (CGT), finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e coordinato dal Servizio Geologico regionale, \ue8 dato da un insieme di cartografie che interpretano il territorio secondo diversi tematismi e che consentono l\u2019accesso alla singola informazione attraverso una complessa strutturazione della banca dati in ambiente GIS. Il punto di forza del progetto \ue8 che il dato viene reperito puntualmente sul territorio mediante un rilievo specifico ed altamente tecnico. Il lavoro ha come obiettivo la realizzazione di una cartografia geologico-tecnica alla scala 1:5.000, suddivisa per elemento, e la creazione di una banca dati che consenta di mettere in luce le caratteristiche geologiche ed idrauliche di dettaglio del territorio regionale. Vengono affrontate compiutamente otto tematiche di base: litostratigrafia superficiale e del sottosuolo, geomorfologia applicata, geologia strutturale, intensit\ue0 di suddivisione delle masse rocciose, caratteristiche geomeccaniche e geotecniche, idrogeologia e punti di indagine. Per facilitare l\u2019interpretazione territoriale, oltre al webgis vengono divulgate anche le cartografie in formato PDF; in particolare, per una miglior lettura, gli otto tematismi sopracitati sono stati raggruppati in quattro layout di stampa con relative legende. Nel tematismo \u201clitostratigrafia del sottosuolo\u201d si inseriscono gli elementi che consentono la caratterizzazione dei primi 10 metri dal piano campagna e le isobate del substrato roccioso, relative ai primi 15 m, ricavate dall\u2019interpretazione dei dati raccolti con diversi tipi di indagini o tratte da bibliografia. La \u201cgeologia strutturale\u201d mira a ricostruire le geometrie delle masse rocciose e gli elementi strutturali di dettaglio, in quanto elemento prioritario di supporto ed integrazione necessario alle altre tematiche, quali la \u201cintensit\ue0 di suddivisione delle masse rocciose\u201d, elemento di caratterizzazione essenziale dal punto di vista prettamente geotecnico, dei corpi affioranti. Il tema \u201ccaratteristiche geomeccaniche e geotecniche\u201d punta alla quantificazione puntuale delle caratteristiche geomeccaniche delle rocce e delle caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti. Infine i \u201cpunti di indagine\u201d rappresentano l\u2019ubicazione delle indagini effettuate e dei dati reperiti (sondaggi, prove di laboratorio, analisi chimiche e geochimiche, dati piezometrici, morfologie, ecc)
Bookmarks Related papers MentionsView impact
La Carta litostratigrafica del sottosuolo, dell\u2019intensit\ue0 della suddivisione delle masse ... more La Carta litostratigrafica del sottosuolo, dell\u2019intensit\ue0 della suddivisione delle masse rocciose, delle caratteristiche geomeccaniche e geotecniche e dei punti di indagine \ue8 uno dei prodotti finali del Progetto Carta Geologico-Tecnica Digitale (Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia). Il Progetto Carta Geologico-Tecnica Digitale (CGT), finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e coordinato dal Servizio Geologico regionale, \ue8 dato da un insieme di cartografie che interpretano il territorio secondo diversi tematismi e che consentono l\u2019accesso alla singola informazione attraverso una complessa strutturazione della banca dati in ambiente GIS. Il punto di forza del progetto \ue8 che il dato viene reperito puntualmente sul territorio mediante un rilievo specifico ed altamente tecnico. Il lavoro ha come obiettivo la realizzazione di una cartografia geologico-tecnica alla scala 1:5.000, suddivisa per elemento, e la creazione di una banca dati che consenta di mettere in luce le caratteristiche geologiche ed idrauliche di dettaglio del territorio regionale. Vengono affrontate compiutamente otto tematiche di base: litostratigrafia superficiale e del sottosuolo, geomorfologia applicata, geologia strutturale, intensit\ue0 di suddivisione delle masse rocciose, caratteristiche geomeccaniche e geotecniche, idrogeologia e punti di indagine. Per facilitare l\u2019interpretazione territoriale, oltre al webgis vengono divulgate anche le cartografie in formato PDF; in particolare, per una miglior lettura, gli otto tematismi sopracitati sono stati raggruppati in quattro layout di stampa con relative legende. Nel tematismo \u201clitostratigrafia del sottosuolo\u201d si inseriscono gli elementi che consentono la caratterizzazione dei primi 10 metri dal piano campagna e le isobate del substrato roccioso, relative ai primi 15 m, ricavate dall\u2019interpretazione dei dati raccolti con diversi tipi di indagini o tratte da bibliografia. La \u201cgeologia strutturale\u201d mira a ricostruire le geometrie delle masse rocciose e gli elementi strutturali di dettaglio, in quanto elemento prioritario di supporto ed integrazione necessario alle altre tematiche, quali la \u201cintensit\ue0 di suddivisione delle masse rocciose\u201d, elemento di caratterizzazione essenziale dal punto di vista prettamente geotecnico, dei corpi affioranti. Il tema \u201ccaratteristiche geomeccaniche e geotecniche\u201d punta alla quantificazione puntuale delle caratteristiche geomeccaniche delle rocce e delle caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti. Infine i \u201cpunti di indagine\u201d rappresentano l\u2019ubicazione delle indagini effettuate e dei dati reperiti (sondaggi, prove di laboratorio, analisi chimiche e geochimiche, dati piezometrici, morfologie, ecc)
Bookmarks Related papers MentionsView impact
La Carta litostratigrafica del sottosuolo, dell\u2019intensit\ue0 della suddivisione delle masse ... more La Carta litostratigrafica del sottosuolo, dell\u2019intensit\ue0 della suddivisione delle masse rocciose, delle caratteristiche geomeccaniche e geotecniche e dei punti di indagine \ue8 uno dei prodotti finali del Progetto Carta Geologico-Tecnica Digitale (Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia). Il Progetto Carta Geologico-Tecnica Digitale (CGT), finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e coordinato dal Servizio Geologico regionale, \ue8 dato da un insieme di cartografie che interpretano il territorio secondo diversi tematismi e che consentono l\u2019accesso alla singola informazione attraverso una complessa strutturazione della banca dati in ambiente GIS. Il punto di forza del progetto \ue8 che il dato viene reperito puntualmente sul territorio mediante un rilievo specifico ed altamente tecnico. Il lavoro ha come obiettivo la realizzazione di una cartografia geologico-tecnica alla scala 1:5.000, suddivisa per elemento, e la creazione di una banca dati che consenta di mettere in luce le caratteristiche geologiche ed idrauliche di dettaglio del territorio regionale. Vengono affrontate compiutamente otto tematiche di base: litostratigrafia superficiale e del sottosuolo, geomorfologia applicata, geologia strutturale, intensit\ue0 di suddivisione delle masse rocciose, caratteristiche geomeccaniche e geotecniche, idrogeologia e punti di indagine. Per facilitare l\u2019interpretazione territoriale, oltre al webgis vengono divulgate anche le cartografie in formato PDF; in particolare, per una miglior lettura, gli otto tematismi sopracitati sono stati raggruppati in quattro layout di stampa con relative legende. Nel tematismo \u201clitostratigrafia del sottosuolo\u201d si inseriscono gli elementi che consentono la caratterizzazione dei primi 10 metri dal piano campagna e le isobate del substrato roccioso, relative ai primi 15 m, ricavate dall\u2019interpretazione dei dati raccolti con diversi tipi di indagini o tratte da bibliografia. La \u201cgeologia strutturale\u201d mira a ricostruire le geometrie delle masse rocciose e gli elementi strutturali di dettaglio, in quanto elemento prioritario di supporto ed integrazione necessario alle altre tematiche, quali la \u201cintensit\ue0 di suddivisione delle masse rocciose\u201d, elemento di caratterizzazione essenziale dal punto di vista prettamente geotecnico, dei corpi affioranti. Il tema \u201ccaratteristiche geomeccaniche e geotecniche\u201d punta alla quantificazione puntuale delle caratteristiche geomeccaniche delle rocce e delle caratteristiche geotecniche dei terreni sciolti. Infine i \u201cpunti di indagine\u201d rappresentano l\u2019ubicazione delle indagini effettuate e dei dati reperiti (sondaggi, prove di laboratorio, analisi chimiche e geochimiche, dati piezometrici, morfologie, ecc)
Bookmarks Related papers MentionsView impact
The Lambousa fishtank, an archaeological structure entirely carved in bedrock, can be easily reco... more The Lambousa fishtank, an archaeological structure entirely carved in bedrock, can be easily recognized and measured in plan on Google Earth (GE). We surveyed in situ this excellent archaeological marker in 2016 through direct measurements using traditional field measurements, such as metric tapes and invar rods, and terrestrial photogrammetry, using Structure from Motion (SfM) methods. The bedrock on which the fishtank is founded is an Upper Pleistocene calcarenite also containing Persistrombus Latus. The age of the studied fishtank has not been previously published, but on the basis of the construction technique and the interpretation provided by [1] and references therein . We assume that it was built in the period between 2.1 and 1.8 ka BP, like similar fishtanks in the Mediterarranen area. Architectural structures consist of an evident crepido ora a stone base, and a tunnel which allows for sea water exchange during high tides. The aforementioned hole is well correlated with th...
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Journal of Archaeological Science: Reports
We have used multi-scale remote sensing to investigate a little known archaeological site in nort... more We have used multi-scale remote sensing to investigate a little known archaeological site in northern Istria (north-eastern Italy). Airborne Laser Scanning (ALS) and archaeological field surveys have allowed us to identify the position and extension of a large Protohistoric hillfort. Its highest and best-preserved sector, corresponding to a modest elevation at the eastern margin of the settlement, has been further investigated through thermal imaging, high-resolution ALS, drone Structure from Motion (SfM) photogrammetry and 3D Ground Penetrating Radar (GPR), leading to a detailed identification of unexpected buried features. An excavation campaign conducted in 2022 has confirmed the remote and ground-based sensing results. This excavation has led to the discovery of a Bronze Age fortification, partially reused and modified with the construction of 2 or 3 square towers during the post-Roman period. Our results demonstrate that the combined analysis of multi-scale remote and ground-based sensing is crucial to planning archaeological exploration in the field. Digital methods provide high-resolution topography and detect buried features that assist in monitoring and managing cultural heritage. Keywords: northern Istria; Thermal imaging; Airborne Laser Scanning (ALS); Structure from Motion (SfM) photogrammetry; 3D Ground Penetrating Radar (GPR); Bronze Age and post-Roman periods
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Land
This work presents an integrated study approach that combines the results of a geomechanical surv... more This work presents an integrated study approach that combines the results of a geomechanical survey with data obtained using digital photogrammetry (DP), to assess slope instability processes affecting a sea cliff at the Debeli Rtič promontory (Slovenia). The investigated cliff is 4–18 m-high and is made up of an alternation of sandstones and marlstones belonging to the Flysch Formation of Trieste, which is Eocene in age. The studied cliff was subjected to localized slope failures that occurred in the past and is currently subject to frequent rock collapses, thus resulting in its partial and episodic retreat. Field evidence acquired through a traditional survey was integrated with outputs of the DP technique based on 1399 images that were collected using both a commercial unmanned aerial vehicle (UAV) and a mobile phone (MP). UAV-derived images were useful for performing rock mass structure analysis in the upper part of the investigated cliff, where the traditional survey was not po...
Bookmarks Related papers MentionsView impact
<p>Marine terraces are key landforms for the identification of spatial and temporal... more <p>Marine terraces are key landforms for the identification of spatial and temporal pattern of tectonic deformation through time. A marine terrace is any relatively flat surface of marine origin, bounded by a steeper slope inshore and off-shore. Marine terraces may result from marine abrasion or weathering, or consist of shallow water accumulations of materials removed by coastal erosion, or also of polygenic origin. The occurrence of a series of stepped marine terraces usually results from eustatic changes in sea level superimposed on a tectonic uplifting trend. These terraces act as a continuous tape recorder, in which each step developing when the rising sea level overtakes the rising land. Each terrace can be considered as a fossil counterpart of the present-day shore platform.</p><p>At Ustica island (Sicily, Italy), the last interglacial transgression left a fossil deposit and a small terrace in the southern sector, in the Mezzaluna locality, and on the northern side of Falconiera, with the presence of a typical, tropical-sea malacofauna, such as <em>Persistrombus latus</em>, and other species that usually are related to the warm senegalese fauna which corresponded to the MIS 5.5 stage, which culminated around 117-128 ka BP. Radiometric datings the U/Th datings performed on <em>Cladocora caespitosa</em> indicated an age of about 132±5 ka BP. After the formation of the lowermost deposit (80 ka BP) a further sea-level oscillation produced fossiliferous marine deposits, which are presently displaced at an elevation of 2 m a.s.l. These deposits are exposed along the southern and western coasts of the island and have been dated at about 45 ka, being related to the MIS 3 stage. The oldest one is 350 ka BP.</p><p>Some authors reported the existence of flat surfaces, both in the northern and southern sector of the island, that were defined as marine terraces. These surfaces range in altitude from 5 m asl to over 100 m asl.  They suggested that planation processes were mainly due to marine processes. On the other hand, other authors supported the idea that the debated occurrence of a caldera, in particular in the northern side of the island, could explain the flat topography of the area.</p><p>Fossil remains testify the presence of the sea at increasing altitudes, but no marine deposits related to marine-built platforms occur. Moreover, no evidence of inner and outer margin have been clearly discovered in the island and no present-day shore platforms occur along the modern Ustica coast. Marine processes acted during highstand phases for some thousands of years, but considering the tectonic uplifting  behavior of the island during the last 350 ka, the ingression time-frame was undoubtedly reduced, thus reducing also marine processes. We suggest that the formation of the flat surfaces at Ustica are the result of subaerial processes of erosion, such as those pediment-related, and marine ones during short highstands. Although it is very difficult to quantitatively distinguish these factors, the short time in which these surfaces have been exposed to marine action seems to favor subaerial processes, while marine processes strenghtened the processes of planation.</p>
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Papers by Stefano Furlani