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La violenza politica nella cultura letteraria. Accenni a partire dal caso russo

2021, Meltemi

Analisi storico-letteraria del rapporto tra cultura e politica nella Russia del secondo Ottocento

Xenia Chiaramonte, giurista e sociologa del diritto, è ricercatrice presso l’ICI Berlin Institute for Cultural Inquiry. Si occupa di movimenti sociali, giustizia politica, natura ed ecologia giuridica. Ha pubblicato Governare il conflitto (2019) e Il caso 7 aprile (con D. Fiorentino, 2019). “La violenza politica è stata la nostra lanterna di Diogene per interpretare il rapporto tra governanti e governati nella società in progressiva disintermediazione, valorizzando la duplicità di un fenomeno – la ‘politicizzazione della questione criminale’ – descritto oggi come scandalosamente inattuale, eppure sempre potenzialmente a disposizione in ogni interazione sociale. […] Abbiamo ritenuto che per condurre tale operazione fosse necessario agire ‘a monte’, riannodando i fili tra ‘politica’ e ‘violenza’, riscoprendo la storicità di quest’ultima e reinserendola nella materialità del potere, cioè del rapporto tra governanti e governati, delle relazioni tra le classi sociali, della circolazione tra sovra- e sottoordinati, della dialettica tra conflitto e consenso.” Alessandro Senaldi ha conseguito il master in Criminologia presso l’Università degli Studi di Padova e il dottorato di ricerca in Filosofia del diritto e Storia della cultura giuridica presso l’Università degli Studi di Genova. Studia le relazioni esistenti tra il controllo sociale, il diritto e il “fenomeno” politico. Ha curato il volume collettaneo Violenza politica (con X. Chiaramonte, 2018). L U C A A LT E R I – X E N I A C H I A R A M O N T E – A L E S S A N D R O S E N A L D I ( A C U R A D I ) Luca Alteri, sociologo, lavora presso la Sapienza Università di Roma e collabora con l’Osservatorio sulla Città Globale. Si occupa di partecipazione politica – convenzionale e non – e ha pubblicato numerosi lavori sulle questioni urbane. M E LT E M I A CURA DI LUCA ALTERI, XENIA CHIARAMONTE, ALESSANDRO SENALDI POLITICA E VIOLENZA TEORIE E PRATICHE DEL CONFLITTO SOCIALE POLITICA E VIOLENZA MELTEMI www.meltemieditore.it 25,00 euro ISBN 978-88-5519-382-5 9 788855 193825 DEVIAZIONI Il presente lavoro intende riempire un “vuoto”, per quanto paradossale: nonostante non manchino teorie e riflessioni sul ruolo della violenza all’interno della politica e della società, raramente queste sono riuscite ad analizzare tale tematica senza lasciarsi tentare dallo scandalismo o dalla morbosità. Anche le scienze sociali sono coinvolte nell’incapacità di spezzare il bipolarismo: identificare la violenza semplicemente come criminalità oppure, più raramente, minimizzarla per proporre un’immagine bonaria ed edulcorata di coloro che l’hanno praticata o che ancora la praticano. Nel Novecento, però, la violenza politica non è stata un argomento tabù, casomai una sorta di Giano bifronte, dal momento che animava da un lato uno dei criteri di legittimità dello Stato (“detentore del monopolio della violenza legittima”, appunto), dall’altro le rivendicazioni di quelle organizzazioni politiche radicali che, negli anni Settanta e Ottanta, cercavano una sorta di “diritto alla violenza”. E oggi? Dentro un panorama politico in apparenza “pacificato”, il presente volume offre al lettore una serie di casi empirici e di riflessioni teoriche sul nesso tra politica e violenza nella società contemporanea. DeviAzioni / 11 DIREZIONE Cirus Rinaldi, Università di Palermo COMITATO SCIENTIFICO Charlie Barnao, Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro; Roberto Beneduce, Università di Torino; Oriana Binik, Università degli Studi Milano-Bicocca; Giuseppe Campesi, Università di Bari “A. Moro”; Enrico Caniglia, Università di Perugia; Claudio Cappotto, Centro Sinapsi-Università Federico II di Napoli; Romolo Giovanni Capuano, ricercatore indipendente; Giuseppina Cersosimo, Università di Salerno; Sabina Curti, Università di Perugia; Eugenio De Gregorio, Università di Genova; Fabio Dei, Università di Pisa; Giuseppe Di Chiara, Università di Palermo; Alessandra Dino, Università di Palermo; Caterina Di Pasquale, Università di Firenze; Sara Fariello, Università della Campania – “L. Vanvitelli”; Stefania Ferraro, UNISOB, Napoli; Franca Garreffa, Università della Calabria; Salvatore La Mendola, Università di Padova; Marcello Maneri, Università di Milano Bicocca; Marialuisa Menegatto, Università di Padova; Lorenzo Natali, Università degli studi Milano-Bicocca; Luca Queirolo Palmas, Università di Genova; Gabriella Petti, Università di Genova; Fabio Quassoli, Università di Milano Bicocca; Raffaele M. Rauty, Università di Salerno; Vincenzo Romania, Università di Padova; Pietro Saitta, Università di Messina; Andrea Salvini, Università di Pisa; Raffaella Sette, Università di Bologna; Alvise Sbraccia, Università di Bologna; Laura Scudieri, Università di Genova; Anna Simone, Università Roma Tre; Alessandro Spena, Università di Palermo; Ferdinando Spina, Università del Salento; Morena Tartari, Università di Padova; Gianluca Tramontano, Università del Molise; Susanna Vezzadini, Università di Bologna; Francesca Vianello, Università di Padova; Adriano Zamperini, Università di Padova; Angelo Zotti, Università della Campania – “L. Vanvitelli”. CORRISPONDENTI INTERNAZIONALI Patti Adler, Professor Emerita, University of Colorado; Peter Adler, Professor Emeritus, University of Denver; Lonnie Athens, Seton Hall University; Joel Best, University of Delaware; Thomas Calhoun, Jackson State University; Addrain Conyers, Marist College; Heith Copes, University of Alabama at Birmingham; Jeff Ferrell, Texas Christian University; Germán Silva García, Universidad Católica de Colombia, Bogotà; Alain Giami, Centre de Recherche en Epidémiologie et Santé des Populations, INSERM; Erich Goode, Professor Emeritus, Stony Brook University; Robert Heiner, Plymouth State University; Stuart Henry, San Diego State University; Andy Hochstetler, Iowa State University; Peter R. Ibarra, Department of Criminology, Law, and Justice, University of Illinois at Chicago; Gary T. Marx Professor Emeritus, Massachusetts Institute of Technology; Gale Miller, Marquette University; Laurent Mucchielli, Laboratoire Méditerranéen de Sociologie (LAMES)-CNRS; Albert Ogien, CNRS e Institut Marcel Mauss, EHESS; Robert Prus, University of Waterloo; Sveinung Sandberg, University of Oslo; Richard Tewksbury, University of Louisville; Max Travers, University of Tasmania, Australia; Kevin Walby, University of Winnipeg. COMITATO DI REDAZIONE Vincenzo Di Mino, Università di Palermo; Enrico Petrilli, Università degli Studi di Milano-Bicocca. I volumi pubblicati sono sottoposti a double blind peer review Politica e violenza Teorie e pratiche del conflitto sociale A cura di Luca Alteri, Xenia Chiaramonte e Alessandro Senaldi MELTEMI Il presente volume è frutto di una ricerca promossa e finanziata dall’Istituto di Studi Politici “S. Pio V”. Meltemi editore www.meltemieditore.it redazione@meltemieditore.it Collana: DeviAzioni, n. 11 Isbn: 9788855193825 © 2021 – MELTEMI PRESS SRL Sede legale: via Ruggero Boscovich, 31 – 20124 Milano Sede operativa: via Monfalcone, 17/19 – 20099 Sesto San Giovanni (MI) Phone: +39 02 22471892 / 22472232 Indice 7 Introduzione Luca Alteri, Xenia Chiaramonte, Alessandro Senaldi Violenza, politica e diritto 23 Violenze senza scopo. Con Max Weber ai confini del politico Camilla Emmenegger 47 Lo sciopero sociale come contro-potere Antonio Di Stasio 77 I comportamenti sociali tra politicità, devianza e soggettività. Per una contro-politicizzazione della questione criminale Veronica Marchio 107 Appunti per una storia del reato politico Xenia Chiaramonte Cosa è il terrorismo? 143 La violenza politica nella cultura letteraria. Accenni a partire dal caso russo Alessandro Barile 167 La memoria della violenza politica degli anni Settanta: due casi di studio, l’antifascismo militante e la lotta armata Jessica Matteo, Ottone Ovidi 193 Diritto penale, diritto criminale e violenza politica nelle riviste socio-giuridiche degli anni Settanta Luca Alteri Oltre la violenza legittima 257 Polizia: indipendente, attore politico o strumento del potere? Una disamina della polizia “politica” nella gestione dell’ordine pubblico Simone Tuzza 291 Confini della violenza politica, violenza politica ai confini Graziella Marturano, Federico De Salvo 311 El Salvador: la violenza in guerra e in pace Cecilia Gosso 337 Resistere ed esistere. Analisi delle principali strategie di lotta per superare il paradigma della violenza nel Cauca colombiano Francesca Consogno 363 Pensare e ricercare la dimensione politica della violenza Alessandro Senaldi La violenza politica nella cultura letteraria. Accenni a partire dal caso russo Alessandro Barile Dopo una fase di relativa calma, gli attentati dell’11 settembre 2001 hanno ridato fiato agli studi sul terrorismo1. Attraverso una progressiva traslitterazione del termine, peraltro di antica consuetudine, nel linguaggio polemico e giornalistico si è finito per sovrapporre terrorismo e violenza politica di vario e imperscrutabile segno. Regna, in ogni caso, l’approccio immanente e presentista: terrorismo è concetto di volta in volta affibbiato ad un contingente nemico politico. Oggi, evidentemente, il radicalismo islamico. Di questo passo però si è affermata una vulgata che identifica il terrorismo come “altro da sé” dell’Occidente e come fenomeno prettamente religioso. Al contrario, un recente studio dello storico Francesco Benigno (Benigno 2018) ha cercato di districare, attraverso l’indagine della violenza politica degli ultimi due secoli, la matassa di problemi che il termine terrorismo porta con sé. La ricognizione storica del fenomeno giunge a fare chiarezza quantomeno su due aspetti: il primo, che il terrorismo è fenomeno autenticamente europeo, semmai esportato (molto) in seguito altrove; il secondo, che esso è connaturato alla dimensione politica, e solo di rimando trova corrispon1 Utilizzeremo di seguito tale termine come sinonimo forzato di violenza politica, in conclamata assenza di concettualizzazione adeguata che definisca universalmente i confini di questa con il terrorismo e altri presunti sinonimi (vedi quello di “lotta armata”).