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2024, Il mondo di Solino Atti del convegno Roma, 16-17 febbraio 2023 Istituto Italiano per la Storia Antica
Se l’inizio della letteratura coloniale italiana può essere fatto risalire al periodo che va dalla sconfitta di Dogali (1887) alla disfatta di Adua (1896), è pur vero che già negli anni immediatamente successivi all’Unità è possibile riscontrare nelle masse e nella borghesia un principio di quella “coscienza coloniale” che esploderà definitivamente nell’ultimo lustro del secolo. I resoconti degli esploratori costituiscono una tipologia di testi interessante. In particolare la serie di pubblicazioni dell’editore Perino, che a basso prezzo offriva a cadenza settimanale un volume incentrato sulla vita di un grande esploratore italiano o straniero, rappresenta uno dei primi tasselli del “mito” africano. Prodotti commerciali pensati per la borghesia ottocentesca, questi volumi permettono di indagare la relazione fra la cultura popolare e la formazione di quella mentalità coloniale che si rivelerà fondamentale alla fine dell’Ottocento. Nella serie infatti viene enfatizzata la missione civilizzatrice dell’uomo occidentale, e in linea generale l’Africa è vista come una terra vergine da scoprire e conquistare. L’idea di proporre settimanalmente un volume su un argomento specifico fu fondamentale per crearsi un proprio pubblico fedele e costituì il primo caso in Italia di politica editoriale basata sulla periodicità. Le opere possono essere messe in relazione con analoghi testi in lingua inglese e francese che hanno avuto l’identico ruolo di avanguardia nelle imprese coloniali di Gran Bretagna e Francia. I testi presentati - in particolare i volumi di Gessi e Matteucci (Una spedizione in Africa. Lettere, 1884) e alcune traduzioni di esplorazioni straniere (cfr. per esempio La spedizione inglese in Abissinia, 1884) – verranno analizzati contestualmente all’evoluzione del mercato editoriale, per mostrare come il messaggio razzista e paternalista contenuto nelle dispense fece breccia nella mentalità comune.
MATERIA GIUDAICA, XXIV (2019), pp. 77-90 , 2019
The essay intends to analyze and investigate the movement of various Jewish lenders between Bologna and Padua. Both cities had a university with open, rich and vibrant city environments. Moreover, here, between the end of the 14th century and the beginning of the 15th century, numerous families of Jewish lenders grew- the Finzi, the da Fabriano and many others- who maintained close contacts between the two cities. The rich Paduan notarial documentation allows, in particular for the Finzi family, to reconstruct the genealogical tree of the first generations of the XIV century through a comparison between the notarial texts and a study on the owners of Jewish manuscripts.
ARCHIVIO STORICO SARDO A CURA DELLA DEPUTAZIONE DI STORIA PATRIA PER LA SARDEGNA, 2017
Le orme di Roma in Africa nei racconti di viaggio di uno scrittore sardo
JOURNAL OF SOIL AND WATER CONSERVATION, 2024
Historia. Instituciones. Documentos, 2006
Право нерухомості: крізь призму судової практики: монографія / За ред. І.В. Спасибо-Фатєєвої. – Харків: ЕКУС, 2021. – 344 с., 2021
Sexual Abuse: A Journal of Research and Treatment, 2010
Quinto Centenario, 1981
Journal of Applied Polymer Science, 2015
International journal of engineering research and technology, 2020
Ultrasound in Obstetrics and Gynecology, 2007
American Journal of Medical Genetics Part B: Neuropsychiatric Genetics, 2008
International Journal of Astrobiology , 2024
International Journal of Biodiversity and Conservation, 2015