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2022, Scriptorium 74 (2022), pp. 193-217
This contribution is devoted to the codicological and paleographic study of the manuscript Amherst (MA), Amherst College Library, MS L4, a little-studied Greek Gospels Lectionary that was long dated to the 13th or 13th-14th century. The new analysis conducted on the codex allows the author to backdate the manuscript to the last few decades of the 11th century. The writing used to compose the manuscript, which was the work of an anonymous scribe, can be traced to the so-called «late» Perlschrift. Moreover, a purchase note that’s never been reported so far reveals the name of a man, Georgios Isakiotes, judge of the velum and of the hippodrome, who is attested in three seals and who is believed to have lived in the 11th century.
Il codice 92 del fondo Holy Name della library della S. Bonaventure University contiene la vita versificata di s. Giacomo della Marca. Si tratta con tutta probabilità dell'autografo di Aurelio Simmaco de Jacobictis, che vergò la sua opera nel 1490, data del manoscritto. Il confraonto con altri codici della stessa library consente di ricostruire la storia dei codici contenuti in tale fondo e di ripercorrerne il tragitto dall'Italia agli Usa. le lacunose riproduzioni dell'opera permettono di tracciare la vicenda secolare della canonizzazione del frate marchigiano e della relativa fortuna agiografica.
2018
«Benché sottoposto da tempo a studi critici approfonditi, il Vangelo secondo Marco rimane ancora pieno di fascino per l'esegeta. Quando si prova a prendere qualcuna delle sue pericopi e ad interrogarla con domande adeguate se ne ricava una dovizia di risposte e insieme di nuovi interrogativi che allargano l'orizzonte della ricerca» (C. M. Martini). La riflessione proposta ormai molti anni fa dal Card. Martini mantiene tutta la sua validità, e anzi trova ulteriori conferme quando si sottopone il Vangelo a un’analisi di tipo narrativo, capace di suscitare nuove domande e indicare inedite piste di interpretazione. Come è sviluppata la trama di Marco? Come egli descrive i suoi personaggi? Come il lettore è coinvolto nella ricerca dell’identità del protagonista Gesù? Il commentario esegetico-teologico qui proposto intende guidare il lettore a scoprire, episodio dopo episodio, il segreto del secondo Vangelo, fornendo indicazioni di tipo linguistico e storico, accompagnate da riflessioni esegetiche e approfondimenti di tipo teologico e narrativo, in dialogo con gli studi e le metodologie più recenti. Il commentario propone l’analisi di tutti gli episodi del Vangelo, letti nel loro contesto più ampio e valutati nella loro funzione narrativa in relazione all’intero racconto. Offre altresì la presentazione dei principali personaggi del Vangelo, e di tutte le tematiche più rilevanti che si incontrano via via nella narrazione, grazie a una sezione di “Approfondimenti” presente alla fine di ogni brano. Una snella introduzione aiuta a reperire le competenze necessarie per affrontare l’analisi del testo, in cui il lettore è accompagnato, passo dopo passo, alla scoperta del Vangelo di Marco, trattato anzitutto per quello che è: un racconto avvincente e misterioso, capace di creare «un mondo di conflitti e suspense, di enigmi e segreti, di domande e rovesciamenti delle evidenze, d’ironia e di sorpresa» (C. Focant).
INTRODUZIONE Fra le due letture di Isaia e quella di Ezechiele, figure dominanti della profezia biblica con quella di Geremia, il lezionario della Veglia Pasquale inserisce un brano del rottolo di Baruc. Accolto soltanto nel canone cristiano 1 , questo piccolo libro fu dichiarato ufficialmente canonico dalla Chiesa cattolica con il concilio di Trento nel 1546. Baruc è, dunque, deuterocanonico ed è l'unico appartenente a questa categoria che viene letto alla luce del cero pasquale. Come mai è collocato dopo Isaia e prima di Ezechiele? Inoltre, il brano scelto (Bar 3,9-15.32-4,4) è tutto centrato sulla sapienza di Dio. Perché alternare gli oracoli profetici con la meditazione sulla Sapienza? Questo capitolo, oltre a presentare la figura di Baruc e il suo libro, proporrà una lettura ravvicinata del brano scelto nel lezionario prima di metterlo in dialogo con le letture che lo precedono e lo seguono. Si potrà allora rispondere alle domande appena formulate. Profezia e Sapienza, si scoprirà, devono allearsi nella testimonianza resa a Cristo, "apparso sulla terra", vissuto, morto e risorto "fra gli uomini". 1. IL LIBRO DI BARUC E IL DRAMA DELL'ESILIO A Baruc, il "segretario" del profeta Geremia, il discepolo in cui rivive e continua l'opera del maestro, viene attribuito un libro omologo scritto probabilmente all'epoca dei Maccabei (seconda metà del II secolo a.C.) 2 da un giudeo palestinese di cui non abbiamo alcuna informazione. Ambientato nel periodo dell'esilio in Babilonia (cf. 1,1 e Ger 29,1 LXX), lo scopo del libro di Baruc è aiutare i Giudei della diaspora a vivere a pieno la loro fede, senza mai allontanarsi da quello che costituisce il fondamento e la ragione della loro unità, 1 Il libro di Baruc non compare nella Bibbia ebraica. Nei LXX esso si trova tra i libri profetici, dopo Geremia. La Vulgata, invece, colloca Lamentazioni fra i due libri. 2 Altre proposte sullo sfondo storico del libro sono la conquista di Gerusalemme da parte di Pompeo nel 63 a.C. oppure la distruzione del tempio di Gerusalemme sotto Vespasiano e Tito
Con questo quaderno, il quarto della serie “Ta biblia”, intendiamo mettere disposizione degli amici del Centro di Studi Biblici due conferenze di alcuni anni fa, tenute dal biblista p. Emilio Rasco S.J., forse non tra i più noti, ma certamente di provato valore, come testimoniano la sua biografia e la sua bibliografia. Si tratta di due riflessioni sul vangelo secondo Luca, proposte al convegno di aggiornamento biblico-pastorale dell’aprile 1986: “Luca, il vangelo della salvezza” e “Discepoli e testimoni del Risorto”. Nella sua vita di studioso, p. Emilio si è concentrato prevalentemente sull’opera lucana (Vangelo e Atti), tanto da rimanerne affascinato. Sono cariche di ammirazione per l’autore del terzo vangelo le parole, con cui p. Emilio introduce la sua proposta: Luca non conobbe Gesù con i suoi occhi di carne. Ciò che lo colpì fu il volto del Risorto, il Signore della Gloria, che aveva trasfigurato il suo maestro, Paolo, sulla via di Damasco. La sua fede di convertito - la stessa fede, che guida il suo sguardo di storico - gli ha fatto poi scoprire il Cristo Gesù nel bambino di Betlemme, nell'adolescente dodicenne che si ferma al Tempio, nel profeta dalla vita tutta orientata verso Gerusalemme, la città dove i martiri rendono testimonianza. Luca rimase sconvolto dalla meravigliosa umanità di quel Dio il cui cuore si commuoveva dinanzi ad una madre in pianto e ad un Dio amico dei peccatori evitati da tutti, delle donne disprezzate dalla gente, dei bambini... E la gioia di Dio – gioia di salvare tutti gli uomini – prorompe da tutto il suo vangelo. Una gioia terribilmente esigente. Nessuno può scoprirsi tanto amato e non sentirsi obbligato a corrispondere con un amore che impegni tutta la vita. È il vangelo di colui che sa fondere sviluppo storico e comprensione esistenziale per la Chiesa di tutti i tempi. Ci auguriamo, allora, che queste due conferenze possano aiutare i lettori a scoprire una volta di più il vangelo di Luca, che ci svela in Cristo il volto di un Dio misericordioso. Lo scopo della pubblicazione è quello di consentire ai lettori un incontro vero con il Signore che salva, senza fermarsi ad una sterile erudizione biblica. Con acuta ironia, notava ancora p. Emilio: Il salmo 117 dice: "Dona, Signore, la tua salvezza". È appunto questo il tema della prima conferenza: "Luca, il Vangelo della salvezza". In un libro su Luca del prof. Schweizer, uno svizzero, si narrava che in un certo luogo c'erano due porte, su una delle quali era scritto "Cielo" (era l'entrata del Cielo) e sull'altra era scritto "Conferenze su Luca". Tutti i tedeschi entravano in quella delle conferenze. Speriamo che non andiamo soltanto alle conferenze su Luca, ma piuttosto che le conferenze su Luca ci possano indicare l'altra, la via del cielo.
Trascrizione del codice 342 della Biblioteca del Sacro Convento di Assisi, contenente il Liber di Santa Angela da Foligno, con divisione in capitoli e versetti, traduzione italiana a fronte, apparati critici e commento storico, letterario, teologico, biblico tratto dal codice di Bagnoregio ovvero "Bibbia di San Bonaventura".
Codices Manoscritti & Impressi, 2020
Padua University Library (Italy) preserves only a limited number of Greek manuscripts. Among them, the Patavinus 560 stands out for its content and age. This manuscript contains works of Basil of Cesarea and Plutarch, an almost unique pairing, and its oldest codicological unit was penned in the late 10th century. For almost a century the Patavinus has been considered to be part of the well-known Heid. Palat. gr. 153, a 10th century manuscript containing a selection of Plutarch’s Moralia which Jean Irigoin attributed to the editorial effort characteristic of the intellectual awakening in 10th and 11th century Constantinople. In 2005, Mario Manfredini challenged this view by disproving what he coined an “imaginary hybrid” trough textual and codicological observations. The pre-sent study offers a reassessment of the situation, and bases itself on the comprehensive analysis of the Patavinus and the Palatinus. Both originally independent, the manuscripts were united in one codex in the late 13th/early 14th century. This hybrid was again separated in the 16th century: one part remained in Padua, in the Abbey of Santa Giustina, while the other was transferred to Heidelberg. In appendix, a new evaluation of the Marcianus 344 is offered. This is a 12th century manuscript in which we were able to identify one of the scribes working in the Patavinus+Palatinus.
In questo lavoro ho cercato di tratteggiare l’influenza della cultura semita sulle opere di Eraclito, cercando di innestare l’analisi filologica e filosofica all’interno di un quadro storico generale in grado di contemperare anche lo studio delle condizioni socio-politiche delle colonie greche in Asia minore. Nel saggio ho cercato anche di ripercorrere la storia dei travisamenti filologici che a partire da Aristotele, giungendo ad Heidegger, hanno consegnato un’immagine distorta del filosofo efesino.
Oi Christianoi - Sezione moderna e contemporanea, n. 33 ----- Quale è l’attualità del pensiero di Paolo VI? Il discorso sull’umano alla luce dell’incarnazione: per costruire la civiltà dell’amore; la contestualità culturale della modernità: per comprendere il rigore della verità con cui ha coniugato coscienza storica e coscienza morale; la via mediana del post-Concilio - in un contesto storico complesso e spesso drammatico -: per tradurre l’indole pastorale del Concilio come specifica missione del Pietro della modernità. Paolo VI è il papa della trasfigurazione che visse l’omicidio del suo amico Aldo Moro conoscendo il dolore della Croce, il suo stabat, dramma dell’umanesimo dell’amicizia. Forse l’aggettivo umano è quello che rende meglio il desiderio universale - di questo uomo e di questo papa - di mettere in dialogo l’umanità con il Vangelo di Cristo costruendo ponti tra lo stesso Vangelo e le culture, difendendo i popoli impoveriti, custodendo la fede e la vita.
International Journal of Development and Management Review, 2019
Routledge, 2024
Umbrales de la Comunicación , 2023
Zenodo (CERN European Organization for Nuclear Research), 2021
Sous la dir. C. Laurelut, J. Vanmoerkerke. Occupations et exploitations néolithiques et si l’on parlait des plateaux. Actes du 31e colloque Internéo de Châlons-en-Champagne, octobre 2013. Bulletin de la Société Archéologique Champenoise. Tome 107-2014-n°4, p. 269-280.
ТРЕЗВЕННИЧЕСКОЕ ДВИЖЕНИЕ В РОССИИ НА ПРИМЕРЕ ДЕЯТЕЛЬНОСТИ БРАТЦА ИОАННА ЧУРИКОВА (САМАРСКОГО), 2019
Sosyal Politika Çalışmaları Dergisi, 2021
International Journal of Advances in Data and Information Systems, 2024
International Journal of Infectious Diseases, 2010
Circulation, 2010
Iranian Journal of Animal Biosystematics, 2016
Legume Research- An International Journal, Volume 47 Issue 9: 1497-1505 (September 2024
Journal of Life Cycle Assessment, Japan, 2015
Eurosurveillance, 2014
Anais do Uso Público em Unidades de Conservação, 2015