Nothing Special   »   [go: up one dir, main page]

Academia.eduAcademia.edu

Un Lezionario dei Vangeli di Giorgio Isakiotes, giudice del velum e dell’ippodromo: il codice Amherst (MA), Amherst College Library, MS L4

2022, Scriptorium 74 (2022), pp. 193-217

This contribution is devoted to the codicological and paleographic study of the manuscript Amherst (MA), Amherst College Library, MS L4, a little-studied Greek Gospels Lectionary that was long dated to the 13th or 13th-14th century. The new analysis conducted on the codex allows the author to backdate the manuscript to the last few decades of the 11th century. The writing used to compose the manuscript, which was the work of an anonymous scribe, can be traced to the so-called «late» Perlschrift. Moreover, a purchase note that’s never been reported so far reveals the name of a man, Georgios Isakiotes, judge of the velum and of the hippodrome, who is attested in three seals and who is believed to have lived in the 11th century.

UN LEZIONARIO DEI VANGELI DI GIORGIO ISAKIOTES, GIUDICE DEL VELUM E DELL’IPPODROMO : IL CODICE AMHERST (MA), AMHERST COLLEGE LIBRARY, MS L4 Francesca Potenza Il presente contributo è dedicato allo studio codicologico e paleografico del manoscritto Amherst (MA), Amherst College Library, MS L4, un Lezionario dei Vangeli in lingua greca sinora poco studiato e datato al XIII o al XIII-XIV secolo. La nuova analisi condotta sul codice induce l’autrice a retrodatare tale testimone verso i decenni finali del secolo XI. La scrittura adoperata per vergare il manoscritto, infatti, opera di un copista anonimo, è inscrivibile nell’ambito della Perlschrift tarda ; inoltre, una nota di acquisto finora mai rilevata né letta rivela il nome di un personaggio, Giorgio Isakiotes, giudice del velum e dell’ippodromo, che risulta attestato anche in tre sigilli e che si ritiene vissuto proprio nell’XI secolo. Presentazione del codice e suo contenuto Il codice Amherst (MA), Amherst College Library, MS L41 è un Lezionario dei Vangeli2 (1) Del manoscritto sono disponibili ottime riproduzioni digitali, delle quali mi sono servita per il presente lavoro, nella Digital Collection dell’Amherst College Library : https ://acdc.amherst. edu/view/manuscripts/MS_L4 ; la digitalizzazione del codice si trova anche sul sito del Center for the Study of the New Testament Manuscripts : https ://manuscripts.csntm.org/manuscript/View/ GA_Lect_1563. – Si segnala che tutti i link citati nel testo sono stati consultati per l’ultima volta in data 17/06/2023. (2) Sul Lezionario dei Vangeli (detto anche, meno bene, Evangeliario, corrispondente all’Evangelistario del mondo occidentale latino), ovvero il libro in uso nella Chiesa bizantina con le pericopi evangeliche destinate alla lettura durante la liturgia, basti rinviare a Caspar René Gregory, Textkritik des Neuen Testamentes, I-III, Leipzig, 1900-1909 : I, p. 343-386 ; III, p. 12191225 ; Bruce Manning Metzger, « Greek Lectionaries and a Critical Edition of the Greek New Testament », in Die alten Übersetzungen des Neuen Testaments, die Kirchenväterzitate und Lektionare : der gegenwärtige Stand ihrer Erforschung und ihre Bedeutung für die griechischen Textgeschichte, […], hrsg. von Kurt Aland, Berlin-New York, 1972 (Arbeiten zur neutestamentlichen Textforschung, 5), p. 479-497 ; Klaus Junack, « Zu den griechischen Lektionaren und ihrer Überlieferung der katholischen Briefe », ibid., p. 498-591 ; Elena Velkovska, « Lo studio dei lezionari bizantini », Ecclesia orans, 13, 1996, p. 253-271 ; Paul Canart, « Il libro dei Vangeli nell’Impero bizantino », in I Vangeli dei Popoli. La Parola e l’immagine del Cristo nelle culture e nella storia, [catalogo della mostra : Città del Vaticano, Palazzo della Cancelleria, 21 maggio-10 dicembre 2000], a cura di Francesco D’Aiuto, Giovanni Morello, Ambrogio Maria Piazzoni, Città del Vaticano-Roma, 2000, p. 77-92, a p. 84-88 ; Sysse Gudrun Engberg, « Les lectionnaires grecs », in Les manuscrits liturgiques. Cycle thématique 2003-2004 de l’IRHT, dir. par Olivier Legendre, Jean-Baptiste Lebigue, Paris, 2005 (Ædilis. Actes, 9) [https ://irht.hypotheses.org/612] ; Sebastià Janeras, « Les lectionnaires de l’ancienne liturgie de Jérusalem », Collectanea Christiana Orientalia, 2, 2005, p. 71-92 ; Robert Shell Nelson, « Patriarchal Lectionaries of Constantinople. History, Attributions, and Prospects », in The New Testament in Byzantium, ed. by Derek Krueger, Robert 193 OFFPRINT SCRIPTORIUM LXXIV, 2022 THIS DOCUMENT MAY BE PRINTED FOR PRIVATE USE ONLY. THIS DOCUMENT MAY NOT BE DISTRIBUTED, STORED IN A RETRIEVAL SYSTEM WITHOUT PERMISSION OF THE PUBLISHER francesca potenza di tipo esk3, corredato di notazione ecfonetica ; contiene dunque le letture solo per i sabati e le domeniche, ad eccezione del periodo che va da Pasqua a Pentecoste, per il quale ha letture per tutti i giorni4. Questo il contenuto del Lezionario più in dettaglio5. Ai f. 1r-49r si trovano le letture da Pasqua a Pentecoste tratte dal Vangelo di Giovanni6, cui seguono (f. 49r) una lettura per il vespro (ἑσπέρας) εἰς τὴν γονυκλισίαν (Io 14,23-29)7 e (f. 49r-50r) la lettura τῇ β´ τοῦ Ἁγίου Πνεύματος tratta dal Vangelo di Matteo (Mt 18,10-20) ; ai f. 50r-74r, dal sabato dopo la Pentecoste alla domenica dopo il 14 settembre, si leggono i vangeli σαββατοκυριακά da Matteo8 ; ai f. 74v-103r, dal sabato dopo il 14 settembre alla Quaresima, i vangeli σαββατοκυριακά da Luca9 ; ai f. 103r-115v i vangeli σαββατοκυριακά per la Quaresima10. Shell Nelson, Washington, D.C., 2016 (Dumbarton Oaks Byzantine symposia and colloquia), p. 87-115. (3) Secondo la sigla e la classificazione di Kurt Aland, cf. Kurzgefasste Liste der griechischen Handschriften des Neuen Testaments […], bearb. von Kurt Aland, Berlin-New York, 1994 2 (Arbeiten zur neutestamentlichen Textforschung, 1), p. 313 nr. l 1563. (4) K. Aland, Kurzgefasste Liste (supra n. 3), p. xv. (5) Per i contenuti del codice, oltre ai riferimenti a C. R. Gregory, Textkritik (supra n. 2) che saranno indicati via via, si tenga presente comparativamente anche la descrizione del Lezionario dei Vangeli Messan. gr. 94 (sec. XI, fine) in Donatella Bucca, Catalogo dei manoscritti musicali greci del SS. Salvatore di Messina (Biblioteca Regionale Universitaria di Messina), Roma, 2011, p. 21-22 nr. 5. – Per la citazione dei passi evangelici, l’edizione di riferimento è quella curata da Erwin Nestle e Kurt Aland, cf. Novum Testamentum Graece, begr. von Eberhard und Erwin Nestle, hrsg. von Barbara und Kurt Aland, Johannes Karavidopoulos, Carlo Maria Martini, Bruce Manning Metzger, Stuttgart 2012 28 ; le sigle adoperate per indicare i quattro Vangeli saranno : Mt (= Matteo), Mc (= Marco), Lc (= Luca), Io (= Giovanni). (6) Così come indicate in C. R. Gregory, Textkritik (supra n. 2), I, p. 344-347. Il testo presenta piccole lacune a causa della mutilazione di alcuni fogli : al f. 1, dove si è persa solamente qualche lettera della prima pericope che apre il Lezionario (Io 1,1-17) ; al f. 24, tra la fine della lettura per il giovedì τῆς μεσοπεντηκοστῆς (Io 8,12-20 : si è perso quasi tutto il v. 17, da δὲ τῷ ὑμετέρῳ, i v. 18-19 sono anch’essi frammentari, e il v. 20 si interrompe a ἐν τῷ ἱερῷ καὶ) e l’inizio di quella per il venerdì (Io 8,21-30, di cui il testo è completamente integro a partire da Io 8,22 : ἑαυτόν, ὅτι λέγει) ; ai f. 36 e 37, ove si sono perse esigue porzioni di testo (solo qualche lettera) del vangelo rispettivamente per il martedì (Io 12,19-36) e per il mercoledì (Io 12,36-47) della sesta settimana ; il f. 1r, inoltre, molto consunto, risulta di difficile lettura, giacché la scrittura è fortemente evanida su quasi tutta la pagina. (7) Su questa lettura, cf. infra, p. 201 e n. 51. (8) Cf. C. R. Gregory, Textkritik (supra n. 2), I, p. 347-353. Al f. 73 è stata completamente asportata la colonna esterna con perdita di testo nel passaggio tra la lettura per la domenica della sedicesima settimana (Mt 25,14-30, di cui rimane Mt 25,14-26, fino a πονηρὲ δοῦ-) e quella per il sabato della diciassettesima (Mt 25,1-13, di cui rimane Mt 25,3-13, a partire da -βοῦσαι τὰς λαμπάδας). (9) Cf. ibid., p. 353-361 ; si noti solamente che per la lettura del sabato della diciottesima settimana τοῦ ἀσώτου (ibid., p. 360) la rubrica posta nel margine superiore di f. 97v recita : σάββατον δὲ ἀναγίνωσκε οἷον θέλῃς. (10) Cf. ibid., p. 361-362 ; per le domeniche il codice riporta le letture indicate in Gregory per la liturgia, tranne che per la domenica τῶν Βαΐων, ove si leggono sia la lettura per l’orthros (f. 113r-114r : Mt 21,1-11, 15-17), sia quella per la liturgia (f. 114r-115v : Io 12,1-18). Al f. 110r, per il sabato della sesta settimana, la rubrica recita ἐκ τοῦ κατὰ Μάρκον, benché si tratti di Io 11,1-45, come indicato anche ibid., p. 362. 194 OFFPRINT SCRIPTORIUM LXXIV, 2022 THIS DOCUMENT MAY BE PRINTED FOR PRIVATE USE ONLY. THIS DOCUMENT MAY NOT BE DISTRIBUTED, STORED IN A RETRIEVAL SYSTEM WITHOUT PERMISSION OF THE PUBLISHER un lezionario dei vangeli di giorgio isakiotes Al f. 115v si aprono le letture per la Settimana Santa : i vangeli per l’orthros e per la liturgia dal Lunedì al Giovedì Santo (f. 115v-141r)11 ; la lettura per il Venerdì Santo (f. 141r-146r)12, preceduta dal rinvio (f. 141r) agli εὐαγγέλια τῶν ὡρῶν τῆς μεγάλης παρασκευῆς, che si trovano « alla fine del libro »13 ; le letture per la mattina e per i vespri del Sabato Santo (f. 146r-148r)14 ; gli undici vangeli della Resurrezione (f. 148r-152v)15. Segue poi la cosiddetta « parte menologica » del Lezionario (f. 153r-208v)16. Infine, ai f. 208v-232v, troviamo i dodici vangeli della Passione17 ; ai f. 232v-234r, i vangeli τῶν ὡρῶν18 ; e ai f. 234v-235v il Lezionario si chiude con gli εὐαγγέλια καὶ προκείμενα λεγόμενα κατὰ παννυχίδα τῆς α´ ἑβδομάδος <della Quaresima>19. Dopo il colofone, ai f. 235v-<236>r, una mano seriore20 ha aggiunto una lettura per la festa dei ss. Apostoli (30 giugno) tratta dal Vangelo di Matteo (Mt 9,36-10,8 ; Pl. 14 e 21). Il manoscritto Amherst non è del tutto ignoto : citato essenzialmente nella bibliografia relativa agli esemplari del Nuovo Testamento, questo Lezionario è stato datato al XIII o al XIII-XIV secolo21 ; una nuova analisi condotta sul codice mi induce, tuttavia, a retrodatare tale testimone (11) Cf. ibid., p. 362. Al f. 129v, per l’orthros del Mercoledì Santo si legge ἐκ τοῦ κατὰ Ματθαῖον, ma si tratta di Io 12,17-50 ; inoltre, per l’orthros del Giovedì Santo è prescritta la pericope tratta da Lc 22,1-13, mentre in Gregory si indica Lc 22,1-39 ; per quanto riguarda invece la lettura per la liturgia del Giovedì Santo, la sequenza dei passi evangelici risulta essere Mt 26,1-20, Io 13,317, Mt 26,21-39, Lc 22,43-45, Mt 26,40-27,2 (cf. D. Bucca, Catalogo [supra n. 5], p. 22), ma nella rubrica al f. 132r il riferimento è solamente a Matteo ; seguono poi (f. 140r-141r) due vangeli per la lavanda dei piedi (τοῦ νιπτῆρος) : Io 13,1-11 e Io 13,12-17, ma in entrambe le rubriche si legge ἐκ τοῦ κατὰ Ματθαῖον. Al f. 131 l’asportazione quasi totale della colonna esterna ha causato la perdita di una porzione di testo della già menzionata pericope per l’orthros del Mercoledì Santo : Io 12,17-50, di cui si legge per intero Ιο 12,17-35 (fino a περιπατῶν ἐν τῇ σκοτίᾳ), mentre sino al v. 42 si legge solo qualche lettera per ciascuna riga ; il testo riprende integro da Io 12,42 (a -τόν, ἀλλὰ διὰ τοὺς Φαρισαίους) fino al v. 50. (12) Cf. C. R. Gregory, Textkritik (supra n. 2), I, p. 363. (13) Più precisamente, come si vedrà, ai f. 232v-234r. (14) Cf. C. R. Gregory, Textkritik (supra n. 2), I, p. 363. (15) Cf. ibid., p. 364. (16) Secondo la definizione di Jacques Noret, « Ménologes, synaxaires, ménées. Essai de clarification d’une terminologie », Analecta Bollandiana, 86, 1968, p. 21-24, a p. 22 ; cf. C. R. Gregory, Textkritik (supra n. 2), I, p. 365-384. Sulla « parte menologica » del Lezionario Amherst si tornerà brevemente più avanti (infra, p. 200 e n. 45). (17) Cf. ibid., p. 363, ove però, per il decimo Vangelo, viene erroneamente indicato Mt in luogo di Mc. (18) Cf. ibid. (19) Cf. ibid., p. 361. (20) Cf. infra, n. 38 e 74. (21) Cf. Caspar René Gregory, « Griechische Handschriften des Neuen Testaments bis zum 1. Juli 1912 », Theologische Literaturzeitung, 37, 1912, col. 477 nr. 15 ; Ernst von Dobschütz, « Zur Liste der Neutestamentlichen Handschriften », Zeitschrift für die Neutestamentliche Wissenschaft und Kunde der Älteren Kirche, 23, 1924, p. 248-264, a p. 262 ; Kenneth Willis Clark, A Descriptive Catalogue of Greek New Testament Manuscripts in America, with and Introduction by Edgar Johnson Goodspeed, Chicago, 1937, p. 1-2 ; Supplement to the Census of Medieval and Renaissance Manuscripts in the United States and Canada, originated by Christopher Urdahl Faye, continued and edited by William Henry Bond, New York, 1962, p. 203-204 nr. 24 ; K. Aland, Kurzgefasste Liste (supra n. 3), p. 313 nr. l 1563 ; Jeff Cate, « Greek New Testament manuscripts in California », The 195 OFFPRINT SCRIPTORIUM LXXIV, 2022 THIS DOCUMENT MAY BE PRINTED FOR PRIVATE USE ONLY. THIS DOCUMENT MAY NOT BE DISTRIBUTED, STORED IN A RETRIEVAL SYSTEM WITHOUT PERMISSION OF THE PUBLISHER