Thesis by Giuseppe Schillaci
Nei quasi due secoli del Regnum degli Altavilla in Sicilia, la cultura costruttiva normanna ha pr... more Nei quasi due secoli del Regnum degli Altavilla in Sicilia, la cultura costruttiva normanna ha prodotto un vasto patrimonio storico artistico. Il Romanico siciliano, che ha nelle sue ben note architetture religiose la sua espressione più ricca, consta di un'altra categoria di manufatti fondamentali per la comprensione di quel periodo storico: le architetture militari.
I castelli normanni rappresentarono il segno forte del potere militare dei conquistatori sulla Sicilia musulmana, così come chiese e monasteri ne rappresentarono quello religioso.
I successivi incastellamenti di epoca sveva, angioina ed aragonese hanno poi modificato il patrimonio castrale siciliano, in molti casi sovrapponendosi alle vecchie fortezze o ricostruendole dalle fondamenta al fine di aggiornarle alle nuove necessità militari, in continua evoluzione.
Per questa ed altre ragioni non sono numerosi i castelli normanni che ci sono pervenuti con caratteristiche poco alterate rispetto alla loro configurazione originale. Alcuni di essi, noti e studiati da tempo, hanno fornito basi di confronto per altri manufatti la cui datazione è incerta, ma il cui valore documentale è enorme.
Il castello di Burgio rientra tra questi manufatti di eccezionale interesse storico ed archeologico, ma decisamente poco conosciuti.
In questo lavoro si è voluto analizzare il monumento nella sua materia fisica e nella sua importanza storica, rilevandone le urgenze di conservazione ed esplorando un’ipotesi di integrazione delle parti mancanti.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Thesis by Giuseppe Schillaci
I castelli normanni rappresentarono il segno forte del potere militare dei conquistatori sulla Sicilia musulmana, così come chiese e monasteri ne rappresentarono quello religioso.
I successivi incastellamenti di epoca sveva, angioina ed aragonese hanno poi modificato il patrimonio castrale siciliano, in molti casi sovrapponendosi alle vecchie fortezze o ricostruendole dalle fondamenta al fine di aggiornarle alle nuove necessità militari, in continua evoluzione.
Per questa ed altre ragioni non sono numerosi i castelli normanni che ci sono pervenuti con caratteristiche poco alterate rispetto alla loro configurazione originale. Alcuni di essi, noti e studiati da tempo, hanno fornito basi di confronto per altri manufatti la cui datazione è incerta, ma il cui valore documentale è enorme.
Il castello di Burgio rientra tra questi manufatti di eccezionale interesse storico ed archeologico, ma decisamente poco conosciuti.
In questo lavoro si è voluto analizzare il monumento nella sua materia fisica e nella sua importanza storica, rilevandone le urgenze di conservazione ed esplorando un’ipotesi di integrazione delle parti mancanti.
I castelli normanni rappresentarono il segno forte del potere militare dei conquistatori sulla Sicilia musulmana, così come chiese e monasteri ne rappresentarono quello religioso.
I successivi incastellamenti di epoca sveva, angioina ed aragonese hanno poi modificato il patrimonio castrale siciliano, in molti casi sovrapponendosi alle vecchie fortezze o ricostruendole dalle fondamenta al fine di aggiornarle alle nuove necessità militari, in continua evoluzione.
Per questa ed altre ragioni non sono numerosi i castelli normanni che ci sono pervenuti con caratteristiche poco alterate rispetto alla loro configurazione originale. Alcuni di essi, noti e studiati da tempo, hanno fornito basi di confronto per altri manufatti la cui datazione è incerta, ma il cui valore documentale è enorme.
Il castello di Burgio rientra tra questi manufatti di eccezionale interesse storico ed archeologico, ma decisamente poco conosciuti.
In questo lavoro si è voluto analizzare il monumento nella sua materia fisica e nella sua importanza storica, rilevandone le urgenze di conservazione ed esplorando un’ipotesi di integrazione delle parti mancanti.