Il tema dei poteri signorili nell’Italia tardomedievale è tornato di recente al centro del dibatt... more Il tema dei poteri signorili nell’Italia tardomedievale è tornato di recente al centro del dibattito storiografico, alimentato da ricerche che hanno messo in luce aspetti a lungo trascurati, come la natura dei diritti esercitati, le forme di amministrazione, le pratiche del prelievo o il grado di “pervasività” dei signori. Con particolare riferimento al Mezzogiorno aragonese, il prevalente interesse per la dimensione politica ha lasciato in ombra il ruolo e l’impatto economico della signoria. Qual era la struttura del reddito feudale? Quanto incidevano le varie componenti del prelievo sull’ammontare complessivo della rendita? E in che misura mutava la composizione del bilancio tra aree geografiche o tra differenti tipologie di signori? Questi gli interrogativi da cui ha preso avvio la ricerca, focalizzata sui poteri feudali e sulla rendita signorile nel secondo Quattrocento. In questa chiave, il libro, oltre a ricostruire l’estensione di alcune signorie meridionali, oggetto di confisca da parte della Corona a seguito della grande congiura baronale del 1485, approfondisce il carattere economico del dominio feudale.
L’attenzione per le comunità cittadine del Mezzogiorno bassomedievale è una delle prospettive d’i... more L’attenzione per le comunità cittadine del Mezzogiorno bassomedievale è una delle prospettive d’indagine che più radicalmente ha rinnovato negli ultimi anni gli studi della medievistica meridionale, impegnata a recuperare il ritardo rispetto al resto dell’Italia nelle ricerche di storia urbana. Ciò nonostante, rimangono in ombra i centri minori (spesso infeudati), a vocazione prevalentemente agricolo-pastorale, tanto quelli di antica origine quanto quelli di più recente fondazione, base portante del reticolato insediativo del Regno, ma privi della dignità di civitas, perché non sedi di cattedra vescovile. Tale situazione, in alcuni casi, non fu tuttavia di ostacolo all’esprimersi di una spiccata vivacità e dinamicità sotto il profilo sociale, economico e politico. In questa chiave, il presente lavoro prende in esame una delle tante comunità urbane “minori” del principato di Taranto, Francavilla Fontana (oggi in provincia di Brindisi), fondata agli inizi del XIV secolo lungo l’antico tracciato della via Appia-Traiana. Le sue vicende storiche, sociopolitiche ed economiche, oltre a favorire l’approfondimento del tema delle comunità rurali del Mezzogiorno tardomedievale, offrono l’opportunità di seguire il fenomeno dei borghi nuovi in una provincia periferica del Regno. Il percorso evolutivo è stato indagato sia attraverso la ricostruzione dei processi di diserzione, parziale o totale, da cui furono investiti gli insediamenti contermini favorendo la crescita demografica ed urbana di Francavilla, sia attraverso le fasi più significative del rapporto tra comunità e signore feudale, e tra comunità e corona. La ricerca condotta sulle pratiche politiche delle élites locali, espressione del “protagonismo civico”, si avvale della necessaria riflessione sulle dinamiche aggregative della società urbana meridionale e sulle relazioni di potere sulla terra, ambito di più stretta pertinenza dell’analisi giuridica ed economica.
Uploads
Papers by Luciana Petracca
In questa chiave, il presente lavoro prende in esame una delle tante comunità urbane “minori” del principato di Taranto, Francavilla Fontana
(oggi in provincia di Brindisi), fondata agli inizi del XIV secolo lungo
l’antico tracciato della via Appia-Traiana. Le sue vicende storiche, sociopolitiche ed economiche, oltre a favorire l’approfondimento del tema delle comunità rurali del Mezzogiorno tardomedievale, offrono l’opportunità di seguire il fenomeno dei borghi nuovi in una provincia periferica del Regno.
Il percorso evolutivo è stato indagato sia attraverso la ricostruzione dei
processi di diserzione, parziale o totale, da cui furono investiti gli insediamenti contermini favorendo la crescita demografica ed urbana di
Francavilla, sia attraverso le fasi più significative del rapporto tra comunità e signore feudale, e tra comunità e corona. La ricerca condotta sulle pratiche politiche delle élites locali, espressione del “protagonismo civico”, si avvale della necessaria riflessione sulle dinamiche aggregative della società urbana meridionale e sulle relazioni di potere sulla terra, ambito di più stretta pertinenza dell’analisi giuridica ed economica.