Gli oggetti come dono. Sa Paradura, una realtà a confronto, 2023
L’intento di questa ricerca vuole essere quello di analizzare brevemente il concetto del dono in ... more L’intento di questa ricerca vuole essere quello di analizzare brevemente il concetto del dono in relazione agli oggetti, posto a confronto con una realtà nettamente più ampia: il dono nella tradizione sarda.
Verranno presi in esame alcuni dei testi più conosciuti e inerenti all’argomento, come il Saggio sul dono di Marcel Mauss, il quale fornisce una realtà su più fronti riguardanti il tema scelto. Il dono ha sicuramente dato frutto a studi e concezioni diverse nel tempo, ma quello che più mi interessa è vedere come questo gesto di reciprocità sia capace di mettere in moto relazioni, di creare legami ed eliminare la disuguaglianza tra singoli. Un gesto radicato, in questo caso, in una tradizione storica e portata avanti fino ai giorni nostri, messa in luce da viaggiatori passati che si sono interessati alla bontà della comunità sarda, scrivendo resoconti a noi utili d’innanzi i lori viaggi. Grazie a queste raccolte abbiamo modo di testimoniare come la pratica del dono esca da confini puramente materiali, così come da obblighi e interessi, abbracciando invece realtà e contesti assai diversi, aprendo una via differente che prende in considerazione tutti gli aspetti esistenti, aspetti più “umani”. Trovo che la Sardegna sia per eccellenza l’esempio più consono alla trattazione di questa ricerca, assieme all’istituto della paradura e dell’ospitalità, seppur se ne senta parlare ancora molto poco. Attraverso i miei studi basati su Storia della cultura materiale – e anche parte dell’argomento della mia tesi di laurea -, cercherò di analizzare in breve questo percorso parlando prima degli oggetti, delle loro vite e della relazione che inevitabilmente si crea tra le persone e le cose, per poi soffermarmi in seguito sul concetto della paradura come una via alternativa più pura e completa riguardante questa realtà.
Analisi del Libro XIII 10, 1086 b 13-25, Metafisica, Aristotele, 2020
Aristotele, nel presente capitolo, introduce parlando delle Idee e dei suoi principi. Se non si a... more Aristotele, nel presente capitolo, introduce parlando delle Idee e dei suoi principi. Se non si ammettono sostanze ideali in sé e per sé, si elimina la sostanza; se si ammettono tali sostanze, come saranno i loro principi? Particolari o universali?
«L'essere si dice in molteplici significati, ma sempre in riferimento ad un’unità determinata… nello stesso modo in cui diciamo sano tutto ciò che si riferisce alla salute: o in quanto la conserva, o in quanto la produce… così dunque anche l'essere si dice in molti sensi ma tutti in riferimento ad un unico principio: la sostanza».
La donna nell'Antica Roma. Tra Ovidio e Giovenale, 2021
Ogni epoca storica racchiude in sé figure di donne che, in qualche modo, sono state messe nell’om... more Ogni epoca storica racchiude in sé figure di donne che, in qualche modo, sono state messe nell’ombra dal proprio marito o da una società che non le considerava abbastanza. [...] Analizzando ora un elogio si potrà comprendere, passo dopo passo, quale fosse la posizione della donna nell’antica Roma. Verranno messi a confronto personaggi come Giovenale, il quale – con la sua Satira VI – vedeva la figura della donna sotto una luce del tutto negativa, e personaggi come il poeta romano Ovidio, il quale invece percepiva la figura femminile in modo completamente opposto, arrivando lui stesso a dar loro dei consigli utili e preziosi per risaltare femminilità e bellezza, due realtà contro le quali Giovenale scagliò inevitabilmente una carrellata di versi infuocati.
Gli oggetti come dono. Sa Paradura, una realtà a confronto, 2023
L’intento di questa ricerca vuole essere quello di analizzare brevemente il concetto del dono in ... more L’intento di questa ricerca vuole essere quello di analizzare brevemente il concetto del dono in relazione agli oggetti, posto a confronto con una realtà nettamente più ampia: il dono nella tradizione sarda.
Verranno presi in esame alcuni dei testi più conosciuti e inerenti all’argomento, come il Saggio sul dono di Marcel Mauss, il quale fornisce una realtà su più fronti riguardanti il tema scelto. Il dono ha sicuramente dato frutto a studi e concezioni diverse nel tempo, ma quello che più mi interessa è vedere come questo gesto di reciprocità sia capace di mettere in moto relazioni, di creare legami ed eliminare la disuguaglianza tra singoli. Un gesto radicato, in questo caso, in una tradizione storica e portata avanti fino ai giorni nostri, messa in luce da viaggiatori passati che si sono interessati alla bontà della comunità sarda, scrivendo resoconti a noi utili d’innanzi i lori viaggi. Grazie a queste raccolte abbiamo modo di testimoniare come la pratica del dono esca da confini puramente materiali, così come da obblighi e interessi, abbracciando invece realtà e contesti assai diversi, aprendo una via differente che prende in considerazione tutti gli aspetti esistenti, aspetti più “umani”. Trovo che la Sardegna sia per eccellenza l’esempio più consono alla trattazione di questa ricerca, assieme all’istituto della paradura e dell’ospitalità, seppur se ne senta parlare ancora molto poco. Attraverso i miei studi basati su Storia della cultura materiale – e anche parte dell’argomento della mia tesi di laurea -, cercherò di analizzare in breve questo percorso parlando prima degli oggetti, delle loro vite e della relazione che inevitabilmente si crea tra le persone e le cose, per poi soffermarmi in seguito sul concetto della paradura come una via alternativa più pura e completa riguardante questa realtà.
Analisi del Libro XIII 10, 1086 b 13-25, Metafisica, Aristotele, 2020
Aristotele, nel presente capitolo, introduce parlando delle Idee e dei suoi principi. Se non si a... more Aristotele, nel presente capitolo, introduce parlando delle Idee e dei suoi principi. Se non si ammettono sostanze ideali in sé e per sé, si elimina la sostanza; se si ammettono tali sostanze, come saranno i loro principi? Particolari o universali?
«L'essere si dice in molteplici significati, ma sempre in riferimento ad un’unità determinata… nello stesso modo in cui diciamo sano tutto ciò che si riferisce alla salute: o in quanto la conserva, o in quanto la produce… così dunque anche l'essere si dice in molti sensi ma tutti in riferimento ad un unico principio: la sostanza».
La donna nell'Antica Roma. Tra Ovidio e Giovenale, 2021
Ogni epoca storica racchiude in sé figure di donne che, in qualche modo, sono state messe nell’om... more Ogni epoca storica racchiude in sé figure di donne che, in qualche modo, sono state messe nell’ombra dal proprio marito o da una società che non le considerava abbastanza. [...] Analizzando ora un elogio si potrà comprendere, passo dopo passo, quale fosse la posizione della donna nell’antica Roma. Verranno messi a confronto personaggi come Giovenale, il quale – con la sua Satira VI – vedeva la figura della donna sotto una luce del tutto negativa, e personaggi come il poeta romano Ovidio, il quale invece percepiva la figura femminile in modo completamente opposto, arrivando lui stesso a dar loro dei consigli utili e preziosi per risaltare femminilità e bellezza, due realtà contro le quali Giovenale scagliò inevitabilmente una carrellata di versi infuocati.
Uploads
Papers by Sarah Canepa
Verranno presi in esame alcuni dei testi più conosciuti e inerenti all’argomento, come il Saggio sul dono di Marcel Mauss, il quale fornisce una realtà su più fronti riguardanti il tema scelto. Il dono ha sicuramente dato frutto a studi e concezioni diverse nel tempo, ma quello che più mi interessa è vedere come questo gesto di reciprocità sia capace di mettere in moto relazioni, di creare legami ed eliminare la disuguaglianza tra singoli. Un gesto radicato, in questo caso, in una tradizione storica e portata avanti fino ai giorni nostri, messa in luce da viaggiatori passati che si sono interessati alla bontà della comunità sarda, scrivendo resoconti a noi utili d’innanzi i lori viaggi. Grazie a queste raccolte abbiamo modo di testimoniare come la pratica del dono esca da confini puramente materiali, così come da obblighi e interessi, abbracciando invece realtà e contesti assai diversi, aprendo una via differente che prende in considerazione tutti gli aspetti esistenti, aspetti più “umani”. Trovo che la Sardegna sia per eccellenza l’esempio più consono alla trattazione di questa ricerca, assieme all’istituto della paradura e dell’ospitalità, seppur se ne senta parlare ancora molto poco. Attraverso i miei studi basati su Storia della cultura materiale – e anche parte dell’argomento della mia tesi di laurea -, cercherò di analizzare in breve questo percorso parlando prima degli oggetti, delle loro vite e della relazione che inevitabilmente si crea tra le persone e le cose, per poi soffermarmi in seguito sul concetto della paradura come una via alternativa più pura e completa riguardante questa realtà.
«L'essere si dice in molteplici significati, ma sempre in riferimento ad un’unità determinata… nello stesso modo in cui diciamo sano tutto ciò che si riferisce alla salute: o in quanto la conserva, o in quanto la produce… così dunque anche l'essere si dice in molti sensi ma tutti in riferimento ad un unico principio: la sostanza».
Verranno presi in esame alcuni dei testi più conosciuti e inerenti all’argomento, come il Saggio sul dono di Marcel Mauss, il quale fornisce una realtà su più fronti riguardanti il tema scelto. Il dono ha sicuramente dato frutto a studi e concezioni diverse nel tempo, ma quello che più mi interessa è vedere come questo gesto di reciprocità sia capace di mettere in moto relazioni, di creare legami ed eliminare la disuguaglianza tra singoli. Un gesto radicato, in questo caso, in una tradizione storica e portata avanti fino ai giorni nostri, messa in luce da viaggiatori passati che si sono interessati alla bontà della comunità sarda, scrivendo resoconti a noi utili d’innanzi i lori viaggi. Grazie a queste raccolte abbiamo modo di testimoniare come la pratica del dono esca da confini puramente materiali, così come da obblighi e interessi, abbracciando invece realtà e contesti assai diversi, aprendo una via differente che prende in considerazione tutti gli aspetti esistenti, aspetti più “umani”. Trovo che la Sardegna sia per eccellenza l’esempio più consono alla trattazione di questa ricerca, assieme all’istituto della paradura e dell’ospitalità, seppur se ne senta parlare ancora molto poco. Attraverso i miei studi basati su Storia della cultura materiale – e anche parte dell’argomento della mia tesi di laurea -, cercherò di analizzare in breve questo percorso parlando prima degli oggetti, delle loro vite e della relazione che inevitabilmente si crea tra le persone e le cose, per poi soffermarmi in seguito sul concetto della paradura come una via alternativa più pura e completa riguardante questa realtà.
«L'essere si dice in molteplici significati, ma sempre in riferimento ad un’unità determinata… nello stesso modo in cui diciamo sano tutto ciò che si riferisce alla salute: o in quanto la conserva, o in quanto la produce… così dunque anche l'essere si dice in molti sensi ma tutti in riferimento ad un unico principio: la sostanza».