Drafts by Francesca Porro
Nonostante un gran numero di teorie del complotto siano relazionate alla sfera politica alcune, c... more Nonostante un gran numero di teorie del complotto siano relazionate alla sfera politica alcune, come la teoria di Anatolij Fomenko analizzata in questo scritto, sembrano essere slegate da precisi indirizzi politici per connettersi, piuttosto, al senso di destabilizzazione creato da eventi che hanno colpito duramente l'opinione pubblica.
Nel caso della Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko è interessante notare come il complotto sia intrinsecamente legato alla crisi identitaria del popolo russo dopo il crollo dell'Unione Sovietica e come presenti caratteristiche comuni a molte altre teorie del complotto, anche molto dissimili.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Izumi Kyōka (1873-1939) si presenta, all’interno della storia della letteratura giapponese moder... more Izumi Kyōka (1873-1939) si presenta, all’interno della storia della letteratura giapponese moderna, come una figura importante in quanto figura di transizione. Nonostante, infatti, nelle opere di Kyōka sia facile identificare elementi che richiamano la tradizione narrativa della fine del periodo Tokugawa (1603-1867) il nuovo concetto di amore platonico e l’attenzione posta sui sentimenti individuali lo avvicinano alla corrente del romanticismo giapponese di fine Ottocento.
Considerando la presenza di entrambi questi aspetti caratteristici questo scritto analizza l’opera del 1895 Gekashitsu ,“La sala operatoria”, appartenente alla prima fase di produzione dell’autore, chiamata dal critico Shimamura Hōgetsu (1871-1918) kannen shōsetsu o romanzi ideologici. Il racconto narra dell’operazione che il dottor Takamine deve effettuare sulla contessa Kifune la quale, tuttavia, non vuole sottoporsi all’anestesia per timore di rivelare, sotto l’influenza del farmaco, un suo segreto. Il medico e la paziente decidono, infine, fra l’incredulità dei presenti, di portare avanti l’operazione senza anestesia ma nel momento più delicato la contessa afferra la mano del chirurgo e, dopo alcune parole che rivelano un sentimento profondo verso di lui, si pugnala con il bisturi. In un flashback il lettore viene informato che i due si erano innamorati al primo sguardo nove anni prima ma che, a causa dei diversi ruoli sociali, non avevano potuto vivere il loro amore. La sera stessa, dopo l’operazione, anche il dottor Takamine si suicida e raggiunge l’amata.
L’interpretazione proposta in questo elaborato è basata sull’ipotesi che la contessa Kifune personifichi il mondo della tradizione legato all’epoca Tokugawa, mentre il dottor Takamine rappresenti il Giappone in fase di modernizzazione contemporaneo all’autore.
Per provare la validità di questa ipotesi sono presi in esame i concetti di “modernità” e “tradizione” che nella storia dello studio dei cambiamenti sociali sono stati utilizzati in due visioni distinte per indicare sia categorie in forte contrasto, dove la tradizione era un ostacolo per l’avvento della modernità, sia, in studi più recenti, due sistemi uniti da un rapporto di collaborazione. Come notato da Stephen Vlastos, nel contesto dei primi anni dell’era Meiji il periodo Tokugawa venne identificato come “tradizione” con un senso di cesura e superamento; tuttavia, questa visione, non tiene conto degli elementi di continuità fra i due periodi e crea un nuovo immaginario del periodo precedente l’apertura del Giappone all’ “occidente”.
Tale immaginario e la posizione dell’autore, che vive questo momento di passaggio e la rapida modernizzazione del Giappone, si possono vedere riflessi in vari elementi del racconto. Attraverso un abile uso del linguaggio Kyōka contrappone, ad esempio, alla moderna e fredda sala operatoria, simbolo della medicina “occidentale” e della chirurgia che, come analizzato da Emiko Ohnuki-Tierney, erano elementi ancora relativamente recenti in Giappone all’epoca e ancora considerati con opinioni contrastanti, i giardini in fiore in cui i due innamorati si incontrano per la prima volta. Ma in quella che può sembrare al primo sguardo un’antitesi si può ritrovare, invece, continuità. Il dottor Takamine, infatti, nonostante sia inserito con successo nel nuovo ambiente moderno vive il suo momento di felicità nel passato e rimane comunque legato alla tradizione, la contessa, seguendola fino alla morte essendo per lei ormai impossibile continuare a vivere in un mondo dove non può trovare realizzazione.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Thesis Chapters by Francesca Porro
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Drafts by Francesca Porro
Nel caso della Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko è interessante notare come il complotto sia intrinsecamente legato alla crisi identitaria del popolo russo dopo il crollo dell'Unione Sovietica e come presenti caratteristiche comuni a molte altre teorie del complotto, anche molto dissimili.
Considerando la presenza di entrambi questi aspetti caratteristici questo scritto analizza l’opera del 1895 Gekashitsu ,“La sala operatoria”, appartenente alla prima fase di produzione dell’autore, chiamata dal critico Shimamura Hōgetsu (1871-1918) kannen shōsetsu o romanzi ideologici. Il racconto narra dell’operazione che il dottor Takamine deve effettuare sulla contessa Kifune la quale, tuttavia, non vuole sottoporsi all’anestesia per timore di rivelare, sotto l’influenza del farmaco, un suo segreto. Il medico e la paziente decidono, infine, fra l’incredulità dei presenti, di portare avanti l’operazione senza anestesia ma nel momento più delicato la contessa afferra la mano del chirurgo e, dopo alcune parole che rivelano un sentimento profondo verso di lui, si pugnala con il bisturi. In un flashback il lettore viene informato che i due si erano innamorati al primo sguardo nove anni prima ma che, a causa dei diversi ruoli sociali, non avevano potuto vivere il loro amore. La sera stessa, dopo l’operazione, anche il dottor Takamine si suicida e raggiunge l’amata.
L’interpretazione proposta in questo elaborato è basata sull’ipotesi che la contessa Kifune personifichi il mondo della tradizione legato all’epoca Tokugawa, mentre il dottor Takamine rappresenti il Giappone in fase di modernizzazione contemporaneo all’autore.
Per provare la validità di questa ipotesi sono presi in esame i concetti di “modernità” e “tradizione” che nella storia dello studio dei cambiamenti sociali sono stati utilizzati in due visioni distinte per indicare sia categorie in forte contrasto, dove la tradizione era un ostacolo per l’avvento della modernità, sia, in studi più recenti, due sistemi uniti da un rapporto di collaborazione. Come notato da Stephen Vlastos, nel contesto dei primi anni dell’era Meiji il periodo Tokugawa venne identificato come “tradizione” con un senso di cesura e superamento; tuttavia, questa visione, non tiene conto degli elementi di continuità fra i due periodi e crea un nuovo immaginario del periodo precedente l’apertura del Giappone all’ “occidente”.
Tale immaginario e la posizione dell’autore, che vive questo momento di passaggio e la rapida modernizzazione del Giappone, si possono vedere riflessi in vari elementi del racconto. Attraverso un abile uso del linguaggio Kyōka contrappone, ad esempio, alla moderna e fredda sala operatoria, simbolo della medicina “occidentale” e della chirurgia che, come analizzato da Emiko Ohnuki-Tierney, erano elementi ancora relativamente recenti in Giappone all’epoca e ancora considerati con opinioni contrastanti, i giardini in fiore in cui i due innamorati si incontrano per la prima volta. Ma in quella che può sembrare al primo sguardo un’antitesi si può ritrovare, invece, continuità. Il dottor Takamine, infatti, nonostante sia inserito con successo nel nuovo ambiente moderno vive il suo momento di felicità nel passato e rimane comunque legato alla tradizione, la contessa, seguendola fino alla morte essendo per lei ormai impossibile continuare a vivere in un mondo dove non può trovare realizzazione.
Thesis Chapters by Francesca Porro
Nel caso della Nuova Cronologia di Anatolij Fomenko è interessante notare come il complotto sia intrinsecamente legato alla crisi identitaria del popolo russo dopo il crollo dell'Unione Sovietica e come presenti caratteristiche comuni a molte altre teorie del complotto, anche molto dissimili.
Considerando la presenza di entrambi questi aspetti caratteristici questo scritto analizza l’opera del 1895 Gekashitsu ,“La sala operatoria”, appartenente alla prima fase di produzione dell’autore, chiamata dal critico Shimamura Hōgetsu (1871-1918) kannen shōsetsu o romanzi ideologici. Il racconto narra dell’operazione che il dottor Takamine deve effettuare sulla contessa Kifune la quale, tuttavia, non vuole sottoporsi all’anestesia per timore di rivelare, sotto l’influenza del farmaco, un suo segreto. Il medico e la paziente decidono, infine, fra l’incredulità dei presenti, di portare avanti l’operazione senza anestesia ma nel momento più delicato la contessa afferra la mano del chirurgo e, dopo alcune parole che rivelano un sentimento profondo verso di lui, si pugnala con il bisturi. In un flashback il lettore viene informato che i due si erano innamorati al primo sguardo nove anni prima ma che, a causa dei diversi ruoli sociali, non avevano potuto vivere il loro amore. La sera stessa, dopo l’operazione, anche il dottor Takamine si suicida e raggiunge l’amata.
L’interpretazione proposta in questo elaborato è basata sull’ipotesi che la contessa Kifune personifichi il mondo della tradizione legato all’epoca Tokugawa, mentre il dottor Takamine rappresenti il Giappone in fase di modernizzazione contemporaneo all’autore.
Per provare la validità di questa ipotesi sono presi in esame i concetti di “modernità” e “tradizione” che nella storia dello studio dei cambiamenti sociali sono stati utilizzati in due visioni distinte per indicare sia categorie in forte contrasto, dove la tradizione era un ostacolo per l’avvento della modernità, sia, in studi più recenti, due sistemi uniti da un rapporto di collaborazione. Come notato da Stephen Vlastos, nel contesto dei primi anni dell’era Meiji il periodo Tokugawa venne identificato come “tradizione” con un senso di cesura e superamento; tuttavia, questa visione, non tiene conto degli elementi di continuità fra i due periodi e crea un nuovo immaginario del periodo precedente l’apertura del Giappone all’ “occidente”.
Tale immaginario e la posizione dell’autore, che vive questo momento di passaggio e la rapida modernizzazione del Giappone, si possono vedere riflessi in vari elementi del racconto. Attraverso un abile uso del linguaggio Kyōka contrappone, ad esempio, alla moderna e fredda sala operatoria, simbolo della medicina “occidentale” e della chirurgia che, come analizzato da Emiko Ohnuki-Tierney, erano elementi ancora relativamente recenti in Giappone all’epoca e ancora considerati con opinioni contrastanti, i giardini in fiore in cui i due innamorati si incontrano per la prima volta. Ma in quella che può sembrare al primo sguardo un’antitesi si può ritrovare, invece, continuità. Il dottor Takamine, infatti, nonostante sia inserito con successo nel nuovo ambiente moderno vive il suo momento di felicità nel passato e rimane comunque legato alla tradizione, la contessa, seguendola fino alla morte essendo per lei ormai impossibile continuare a vivere in un mondo dove non può trovare realizzazione.